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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Badiola
Marsciano
Perugia - Citta' della Pieve
chiesa
parrocchiale
SAN BENEDETTO
Parrocchia di San Benedetto
pianta; facciate; struttura; coperture; pavimenti e pavimentazioni; elementi decorativi
altare - intervento strutturale (2000); ambone - aggiunta arredo (2000); fonte battesimale - intervento strutturale (2000)
XI - XI(costruzione intero bene); XI - XI(denominazione intero bene); 1027 - 1027(menzione intero bene); 1043 - 1043(menzione intero bene); 1047 - 1047 (menzione intero bene); 1163 - 1196(menzione intero bene); 1331 - 1332(menzione intero bene); 1350 - 1350(menzione intero bene); 1489 - 1489(menzione intero bene); 1496 - 1496(menzione intero bene); XVI - XVI(ampliamento intero bene); 1508 - 1508(ricostruzione intero bene); 1512 - 1512 (proprietà intero bene); 1876 - 1876(restauro intero bene); 1876 - 1876(restauro intero bene); 1890 - 1890(completamento intero bene); 1896 - 1907(costruzione campanile ); 1896 - 1907(costruzione campanile ); 1943 - 1943(restauro tetto)
Chiesa di San Benedetto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Benedetto <Badiola, Marsciano>
Altre denominazioni Chiesa di San Benedetto in Badiola
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
Notizie Storiche

XI  (costruzione intero bene)

La costruzione dell'antica chiesa risale ad un periodo anteriore al 1027.

XI  (denominazione intero bene)

Talora la chiesa si trova indicata con la denominazione di San Benedetto di Pietra Valliola.

1027  (menzione intero bene)

La chiesa di San Benedetto è documentata fin dal 1027, in particolare nel diploma imperiale di Corrado II.

1043  (menzione intero bene)

E' citata nella Bolla di Gregorio VII del 1043.

1047   (menzione intero bene)

E' documentata nel 1047 nel diploma di Arrigo III.

1163 - 1196 (menzione intero bene)

Nel diploma di Federico Barbarossa del 1163 e in quello di Arrigo VI del 1196, questa chiesa è chiamata semplicemente "S. Benedetto dell'Abbazia".

1331 - 1332 (menzione intero bene)

E' citata nel Liber Contractuum del 1331-32 come "Villa Abadiole Vallis Uberti".

1350  (menzione intero bene)

E' iscritta nel Liber Beneficiorum come chiesa alle dipendenze del monastero di San Pietro di Perugia.

1489  (menzione intero bene)

La chiesa di "San Benedetto de Castro Badiole" appare nel catasto del 1489.

1496  (menzione intero bene)

Nel 1496, essendo la chiesa diminuita notevolmente di rendite, fu unita alla parrocchia di Pilonico Materno.

XVI  (ampliamento intero bene)

L'edificio fu ampliato nel XVI sec. L'ampliamento fu eseguito su quella già esistente che risale a tempi antichissimi.

1508  (ricostruzione intero bene)

Nel 1508 l'edificio fu visitato dall'abate don Ignazio Manfredi, il quale vedendola angusta, propose al popolo di rifarla. L'edificio fu ingrandito e i lavori furono sostenuti dal monastero di San Pietro di Perugia e dalla popolazione.

1512   (proprietà intero bene)

Nel 1512 la chiesa fu unita ed ammensata al monastero di San Pietro di Perugia da papa Leone X.

1876  (restauro intero bene)

Nel 1876, il parroco don Pietro Contini, vedendola piccola e squallida, pensò di restaurarla. Fece ex novo l'abside e la volta, poiché il soffitto mostrava all'interno ancora la travatura con le pianelle. L'edificio è stato costruito con l'abside verso occidente e non verso oriente come richiede la liturgia.

1876  (restauro intero bene)

Il restauro fu progettato dall'arch. Alessandro Fiorini, detto Bevagna di Chiugiana di Corciano.

1890  (completamento intero bene)

Il 1° maggio 1890 la chiesa risultava essere ristrutturata e migliorata con soffitto a volta e decorata da pitture.

1896 - 1907 (costruzione campanile )

Il campanile fu eretto, in sostituzione di un altro piccolo e cadente campanile a vela, dal 1896 al 1907, ad imitazione di quello della chiesa di Sant'Andrea d'Agliano di Perugia, opera dell'ing. Biscarini.

1896 - 1907 (costruzione campanile )

La costruzione del campanile di Badiola fu iniziata dal capomastro Luciano Ferranti di S. Enea (Perugia) e i lavori proseguirono fino a completamento dello stilobate e poi fu condotta a termine da Giovanni Fiorini, detto Bevagna, di Chiugiana di Corciano, figlio dell'arch. Alessandro Fiorini, che nel 1876 aveva restaurato la chiesa.

1943  (restauro tetto)

Il tetto della chiesa fu restaurato nel 1943.
Descrizione

La chiesa è alla testa di un piccolo agglomerato molto regolare; attualmente ha un sagrato moderno sistemato tutt'intorno e alla destra un tronco "monumentalizzato" in ricordo della pianta di olmo posta al centro della piazza sulla destra della chiesa, sotto la quale la gente si riuniva come passatempo. La canonica possiede ancora sopra il suo portale, la traccia di una meridiana.
pianta
Rettangolare con abside poligonale di pari ampiezza.
facciate
La principale ha un portico sopra il portale con due pilastri a mattoni, affiancato da due muri a scarpa. Sopra c'è un piccolo rosone in travertino e una bella cornice sempre in travertino a dentelli per il timpano. Sul colmo c'è una croce in travertino. La facciata di sinistra è intonacata. Nella casa di fronte, ricostruita modernamente, si trova una terracotta incisa di sepoltura del 1809. Con uno stacco di m. 2 dallo spigolo di fondo della chiesa è ubicato il campanile con lapide commemorativa dei caduti del 1920 e orologio. È presumibile che dietro la chiesa ci fosse la corte dell'abbazia. La facciata di destra è intonacata e in parte coperta dalla canonica che ha tracce di angolate in pietra preesistenti e un portalino seicentesco e tracce della sua struttura quattrocentesca.
struttura
La struttura è in muratura intonacata con paraste che la dividono in quattro campate oltre all'arco trionfale e l'abside. Le paraste sostengono archi ribassati e una volta a botte con lunette che hanno gigli al vertice. Alla terza campata vi sono altari laterali a stucco in nicchia con arco inserito nelle lunette.
coperture
In legno, realizzate nel 2010 con manto tradizionale. La struttura voltata dell'abside è stata rinforzata nell'estradosso con resine epossidiche.
pavimenti e pavimentazioni
In marmoresina con fascia centrale e campiture in graniglia. Il pavimento è stato costruito "a salire" verso l'altare (+ cm 10).
elementi decorativi
Nelle colonne del portico due travertini quadrati rispettivamente con simbolo abbaziale e simbolo della "dipendenza della camera apostolica". Lo stesso simbolo è nell'architrave del portale quattrocentesco. Due teche nel presbiterio, una a sinistra per gli oli, l'altra a destra per le Reliquie. Le pareti delle campate sono state dipinte su muro nel 1980 con scene di San Benedetto, opera di Carlo dell'Amico.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2000)
Il vecchio altare in cotto e scagliola è stato spostato e rivolto all'assemblea.
ambone - aggiunta arredo (2000)
In legno.
fonte battesimale - intervento strutturale (2000)
A sinistra dell'ingresso con ceramiche e travertino.
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