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Torino
Torino
chiesa
parrocchiale
S. Agostino Vescovo
Parrocchia di Sant'Agostino Vescovo
facciata; Pianta; Struttura; copertura; Campanile; prospetti laterali; pavimentazione; presbiterio; interni; decorazioni; arredi
presbiterio - aggiunta arredo (fine anni '60)
ante XI - 1415(preesistenza carattere generale); 1551 - 1563(costruzione intero bene); 1643 - 1643(consacrazione carattere generale); XVIII - XIX(restauro e parziali riplasmazioni intero bene); 1850 ca - 1890 ca(sostituzione pavimentazione); 1887 - 1887(sostituzione altare maggiore); 1903 - 1903(restauro organo); 1912 - 1912(riplasmazione facciata); 1942 - 1943(danneggiamenti carattere generale); 2002 - 2010(restauro e manutenzione interni
copertura e facciata)
Chiesa di Sant' Agostino Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant' Agostino Vescovo <Torino>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Agostino Vescovo
S. Agostino Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
impianto medievale (costruzione )
gotico (campanile)
barocco (decorazione interna )
neobarocco (facciata )
Notizie Storiche

ante XI - 1415 (preesistenza carattere generale)

La chiesa della comunità parrocchiale di Sant’Agostino fu costruita su un edificio preesistente anteriore all’XI secolo e dedicato ai Santi Apostoli Giacomo e Filippo: già il catasto del 1415 la inserisce tra le sei parrocchie del quartiere di Porta Pusterla, una delle ripartizioni amministrative della città, ancora racchiusa nella ristretta cerchia quadrangolare delle mura romane.

1551 - 1563 (costruzione intero bene)

L'edificio attuale risale al 1548, anno in cui gli Agostiniani Calzati, dopo un peregrinare di alcuni anni, presero possesso della chiesa e diedero inizio alla costruzione del convento. Ciò fu possibile grazie alla cessione a loro favore attuata da Giovanni Francesco Broglia, rettore delle chiese dei Santi Giacomo e Filippo e Sant’Agostino. Come altri edifici religiosi dell’epoca, la chiesa si trovava in un avanzato stato di degrado. Dal 1551 iniziarono i lavori di ricostruzione e la chiesa assunse il nome di Sant’Agostino, conservando come testimonianza dell’assetto tardomedievale solo il fusto del campanile, in muratura laterizia. L'edificio risulta terminato nel 1563.

1643  (consacrazione carattere generale)

Nel corso del XVII secolo la chiesa vide il completamento degli interni. La consacrazione dell'edificio avvenne nel 1643. Poco dopo l'altare maggiore fu rinnovato.

XVIII - XIX (restauro e parziali riplasmazioni intero bene)

Nel corso dei secoli XVII, XVIII e XIX la chiesa fu oggetto di lavori di abbellimento e di restauro degli interni, a volte finanziati da privati benefattori, i cui nomi sono leggibili in epigrafi all’interno della chiesa.

1850 ca - 1890 ca (sostituzione pavimentazione)

Sul volgere del XIX secolo fu sostituita la pavimentazione.

1887  (sostituzione altare maggiore)

Intervento di sostituzione e posa di un nuovo altare maggiore su disegno di Carlo Ceppi.

1903  (restauro organo)

Intervento di restauro dell'organo.

1912  (riplasmazione facciata)

Intervento di riplasmazione della facciata.

1942 - 1943 (danneggiamenti carattere generale)

Nel corso delle incursioni aeree del 18 dicembre 1942 e del 13 luglio 1943, subì danni provocati da spezzoni e lo scoprimento del tetto e degli infissi. Altri danni furono arrecati ai soffitti. La casa parrocchiale, adiacente alla chiesa e con fronte su via Santa Chiara, fu colpita dai bombardamenti dell'8 dicembre 1942 e riportò i seguenti danni: parziale crollo di plafoni, sveltamento del tetto e degli infissi. Già nel giugno del 1944 risultano eseguite parziali opere di ripristino.

2002 - 2010 (restauro e manutenzione interni, copertura e facciata)

Intervento di restauro complessivo degli interni, della copertura e della facciata.
Descrizione

La chiesa, frutto di riplasmazioni, sorge sulla via omonima in continuità con la retrostante manica pertinenziale della casa canonica e l'adiacente chiostro, di cui i recenti lavori di restauro hanno rinvenuto le strutture originarie. La facciata, in muratura intonacata, a salienti, si imposta sull'antistante sagrato cinto da cancellata, che la arretra leggermente dal filo strada. La pianta è longitudinale, a tre navate con corpo absidale a terminazione piana.
facciata
La facciata, in muratura intonacata, a salienti, si imposta sull'antistante sagrato conto da cancellata, che la arretra leggermente dal filo strada. Il primo ordine è scandito da paraste su basamenti coronate da trabeazione. Centralmente preceduto da un'imponente scalinata si apre il portale di accesso. Il secondo ordine di larghezza inferiore, raccordato al primo con volute e scandito anch'esso da lesene, ospita un'apertura a serliana ed è' coronato da un timpano triangolare.
Pianta
La pianta è longitudinale, a tre navate di quattro campate con corpo absidale allungato a terminazione piana.
Struttura
La struttura è in muratura. La navata centrale è coperta da volte a crociera. Le navate laterali da volte a vela. L'abside è coperto da due cupole molto ribassate su pennacchi.
copertura
Tetto a doppia falda con manto di copertura in coppi.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è in muratura a vista e si imposta sul fianco destro al termine della navata laterale, in adiacenza all'abside.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono in muratura intonacata al primo ordine. Il secondo ordine, arretrato, è in muratura a vista.
pavimentazione
Le navate sono in cementine; il presbiterio in marmi policromi; il coro in bargioline.
presbiterio
Il presbiterio storico occupa l'abside in posizione rialzata e separato da una balaustra con cancellata dall'aula. Al suo centro è collocato il maestoso altare maggiore in marmo bianco con tempietto e colonnato semicircolare coronato da conchiglia.
interni
Le pareti interne sono organizzate con paraste su ordine unico, che portano una trabeazione aggettante - praticabile; i varchi delle navate laterali, che ospitano altari policromi, sono incorniciati da paraste binate che portano un arco. Al di sopra della trabeazione si aprono finestre a fagiolo.
decorazioni
Le superfici sono decorate da elementi a stucco, finti marmi e dipinti figurativi.
arredi
Sono presenti arredi lignei: il coro ligneo nell'abside, il pulpito ligneo nell'ultima campata, la cantoria lignea policroma.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (fine anni '60)
Il presbiterio attuale insiste sul sedime di quello storico nella zona absidale, in posizione rialzata di un gradino e separato dall'aula da una balaustra. Una mensa con paliotto si trova davanti all'altare maggiore su una pedana lignea addizionale. E' presente un ambone ligneo.
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