chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Torino Torino chiesa parrocchiale S. Monica Parrocchia di Santa Monica pianta; presbiterio; cappella feriale; Impianto strutturale; copertura presbiterio - intervento strutturale (1993) 1904 - 1977(preesistenze intero bene); 1978 - 1980(progettazione intero bene); 1981 - 1983(inizio lavori intero bene); 1983 - 1983(completamento intero bene); 1991 - 1993(riorganizzazione interna aula liturgica); 2005 - 2005(restauro facciate esterne)
Chiesa di Santa Monica
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Monica <Torino>
Altre denominazioni
S. Monica
Autore (ruolo)
Dellapiana, Ugo (Progettista)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche
1904 - 1977 (preesistenze intero bene)
Il progetto per il nuovo centro parrocchiale prevede la realizzazione della chiesa come ampliamento di una cappella poco capiente all'interno dell'istituto della Natività di Maria Santissima che nasceva come Orfanotrofio in zona Millefonti e veniva inaugurata nell'aprile 1904. Nel corso degli anni l'istituto fu oggetto di importanti opere di ampliamento, sopralzo e ristrutturazione e l'attività all'assistenza all'infanzia perduro' fino al 1977 trasformandosi poi in asilo privato.
1978 - 1980 (progettazione intero bene)
10-12-78: inizio progettazione per un nuovo centro religioso in via Vado angolo via Spotorno su terreno donato dalla “Piccola casa della Divina Provvidenza - Cottolengo”.
17-12-79: redazione del progetto da parte degli architetti Ugo Dellapiana e Beatrice Tessore. Tale progetto prevede l'ampliamento della cappella esistente, la progettazione ex-novo delle opere per il ministero pastorale e della casa canonica, per i quali si chiede il contributo statale.
23-01-1980: PCCASI (Pontificia Commissione Centrale dell'Arte Sacra) approva il progetto. Il centro religioso sarà realizzato grazie al contributo del mutuo-statale tramite legge 18/04/1962 n.168- Capo II su esercizio finanziario del 1979.
1981 - 1983 (inizio lavori intero bene)
16-03-1981: inizio lavori. Impresa esecutrice: geometra Mario Franzo
Tra l'ottobre del 1991 e il gennaio 1993 si alternano una serie di proposte tra la comunità parrocchiale di Santa Monica e la sezione Arte dell'Ufficio Liturgico diocesano per decidere una nuova disposizione interna dell'aula liturgica al fine di consentire una maggiore capienza dei fedeli. Il progetto viene affidato all'architetto Franco Fusari. Si discute su due soluzioni: una prima che prevede una distribuzione longitudinale, suggerita dalla CL-AS; una seconda che va a riconfermare l'asse diagonale ingresso-altare (sul quale l' originario progettista ha impostato la costruzione).
Verrà realizzata questa seconda soluzione.
2005 (restauro facciate esterne)
CL/381-05 La Commissione Diocesana – Sezione Arte Sacra approva il progetto di restauro delle facciate esterne (manutenzione ordinaria e straordinaria) su progetto dell'architetto Giovanni Amore.
Descrizione
Sorge su un'area donata dalla "Piccola Casa della Divina Provvidenza - Cottolengo". Contestualmente al lotto è donata anche la chiesa "Natività della Vergine Maria" che diviene cappella feriale di Santa Monica. Il piccolo edificio affaccia su via Vado e via Spotorno, una recinzione definisce l'area del sagrato proteggendolo dal traffico viario delle strade adiacenti. Collocato sull'angolo, l'accesso alla chiesa è segnato da una pensilina protesa verso la via. L'aula ha un piano di pavimentazione complanare al piano di calpestio esterno ed è direttamente collegata con la cappella feriale. Un recente intervento riconfigurativo ad opera dell'arch. F. Fusari ha mutato l'originale impianto progettato dall'arch. P. Dellapiana, oggi appare illuminata internamente da aperture zenitali sapientemente ritagliate sul soffitto, l'aula si caratterizza per essenzialità di forme e controllo della luce.
pianta
L'aula ha impianto quadrato, con disposizione lungo l'assse diagonale. Il presbiterio occupa l'angolo del quadrato opposto all'ingresso.
presbiterio
L'assetto dell'area presbiteriale è recente, è ben definita per il rialzo del piano di pavimentazione che genera livelli di calpestio diversi ed il ribassamento del soffitto in cui sono inserite sorgenti luminose. Sulla giacitura piu elevata è posto l'altare ai lati del quale trovano luogo l'ambone e la sede. Dall'alto è appeso un crocefisso metallico che contiene nella sua maglia 12 quarzi di differenti colori.
Il fonte battesimale ed il cero sono accolti in prossimità del presbiterio, anch'essi su un piano di calpestio rialzato ma indipendente.
cappella feriale
L'altare storico della cappella feriale accoglie la custodia eucaristica. Il tabernacolo è percepibile dall'ingresso all'aula poichè posto sul suo asse. Sopra all'altare un immagine ricorda il Beato Cottolengo al cui Ordine apparteneva la cappella. L'ambiente, provvisto di altare frontale e banchi, è utilizzato per l'adorazione eucaristica.
Impianto strutturale
Struttura in cemento armato e tamponamento in muratura. Pilastri e travi non sono mai evidenti ma sempre occultati da una fodera muraria intonacata. Soffitto piano con ribassamenti in cartongesso e materiale fonoassorbente sull'area presbiteriale.
copertura
Copertura piana in cemento armato con strato di impermeabilizzazione bituminoso a vista.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1993)
Tutti gli arredi, la controsoffittatura e la pedana presbiteriale, sono stati realizzati in occasione del adeguamento liturgico.