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Chiesa di San Grato in Bertolla
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Grato in Bertolla <Torino>
Altre denominazioni
S. Grato in Bertolla
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (progettazione carattere generale)
Fin dal medioevo, tutto il territorio torinese posto oltre la Stura, rientrava sotto la giurisdizione dell’Abbadia di Stura. La borgata di Bertolla aveva comunque una sua chiesa nata come cappella rurale nel XVIII secolo.
1853 (completamento carattere generale)
La cappella fu ampliata nella prima metà dell'Ottocento ed eretta a chiesa succursale nel 1853. Il nuovo edificio di culto, molto probabilmente, inglobò la cappella settecentesca che costituì il presbiterio della chiesa.
1885 - 1900 (ampliamento intero bene)
Dopo circa un trentennio dalla sua costruzione, la chiesa si rivelò insufficiente per le esigenze della borgata, pertanto dal 1885 si iniziarono i lavori di ampliamento che furono portati a termine nel 1900.
1950 - 1960 (proprietà carattere generale)
Sul finire degli anni ’50 il sistema territoriale legato all’Abbadia di Stura fu smembrato per far fronte al sempre più imponente sviluppo urbano.
Il 3 gennaio 1960 la chiesa di Bertolla divenne ufficialmente l’odierna parrocchia di San Grato.
Descrizione
La Chiesa di San Grato in Bertolla, nata come cappella rurale nel XVIII secolo, fu ampliata nel secolo successivo per divenire chiesa succursale dell’Abbadia di Stura nel 1853. Dalla fine dell'Ottocento, la chiesa assunse le caratteristiche odierne. La pianta a navata unica termina con una zona absidale dove è collocato il nuovo presbiterio. L'edificio in mattoni non presenta un vero e proprio sagrato trovandosi a filo strada. Una piazza rettangolare, adibita a parcheggio, funge da sagrato. Adiacenti alla chiesa, sorgono la casa parrocchiale e le aule adibite ad oratorio all'interno di un cortile.
Pianta
La pianta, a sviluppo longitudinale, termina nella zona absidale dove è posizionato il presbiterio.
presbiterio
Sull'area del presbiterio storico, di cui l'assetto non è più leggibile, si colloca il nuovo, rialzato su un gradino in marmo grigio rispetto all'aula: qui sono presenti un altare e un ambone in pietra. La sede è sul fondo; sulla parete è presente un crocifisso. Fuori dal presbiterio, sulla sinistra è presente il tabernacolo.
facciata
L'ingresso principale è incorniciato da un alto basamento su cui sono poste quattro lesene ioniche di ordine gigante, tra le quali si inseriscono due nicchie semicurve. Al di sopra dell'ingresso è presente una finestra semi-ellittica. Una trabeazione e un timpano, sempre in laterizio, concludono la facciata.
pavimentazione
L'aula è pavimentata in cotto.
Struttura
Struttura in muratura laterizia. Sistema con più volte a botte contigue in cui si innestano unghie. Nello spazio delle unghie, si aprono alcune finestre circolari.
Coperture
Tetto a due falde con copertura in coppi.
decorazione generale
Su un altare laterale si trova il dipinto di Vittorio Amedeo Rapous (1729-1800) che raffigura la Vergine col Bambino, San Giovanni Battista ed i Santi Grato e Defendente, appartenente probabilmente alla preesistente cappella settecentesca.
arredi
Un confessionale ligneo è posizionato sulla parete destra. Addossato al confessionale, nella parte alta della parete, è presente un pulpito ligneo. L'assemblea è disposta longitudinalmente verso l'altare con due file di banchi in legno. A ridosso del presbiterio, quattro banchi in legno sono posti a semicerchio intorno all'altare.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1980 circa)
Il presbiterio attuale insiste su quello storico nella zona terminale dell'aula rialzato rispetto ad essa. Consiste in un rialzo pavimentale dove sono collocati altare ed ambone; tutti gli elementi sono in pietra.