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Papiano
Marsciano
Perugia - Citta' della Pieve
chiesa
parrocchiale
SANTI MARIA E MICHELE ARCANGELO
Parrocchia dei Santi Maria e Michele Arcangelo
pianta; facciate; struttura; scale; coperture; pavimenti e pavimentazioni; elementi decorativi
fonte battesimale - intervento strutturale (1980); presbiterio - intervento strutturale (1980)
X - XI(costruzione intero bene); 1163 - 1163(menzione intero bene); XIV - XIV(menzione intero bene); XIV - XIV(denominazione intero bene); 1331 - 1332(menzione intero bene); 1350 - 1350(menzione intero bene); 1489 - 1489(menzione intero bene); XX - XX(ricostruzione intero bene); 1930 - 1930(inaugurazione intero bene); 1942 - 1942(sistemazione tetto); 1942 - 1942(inesistenza campanile)
Chiesa dei Santi Maria e Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Maria e Michele Arcangelo <Papiano, Marsciano>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Maria e Michele Arcangelo in Papiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
Notizie Storiche

X - XI (costruzione intero bene)

La chiesa, chiamata un tempo S. Angelo, fu costruita tra il X e XI sec. come si vede dalle parti rimaste.

1163  (menzione intero bene)

La chiesa è menzionata nel 1163, in un diploma di Federico Barbarossa, in cui veniva confermata al monastero di San Pietro di Perugia.

XIV  (menzione intero bene)

All'inizio del Trecento sono presenti a Papiano le chiese di Sant'Angelo che è parrocchia di Santa Maria e di San Pietro.

XIV  (denominazione intero bene)

Quando all'inizio del 1300 fu costruita la chiesa di Santa Maria, quella di Sant'Angelo fu chiamata la chiesa maggiore.

1331 - 1332 (menzione intero bene)

La chiesa è citata nel Liber Contractuum del 1331-1332.

1350  (menzione intero bene)

E' iscritta nel Liber Beneficiorum.

1489  (menzione intero bene)

La chiesa appare nel catasto del 1489.

XX  (ricostruzione intero bene)

L'edificio è stato ricostruito prima del 1930.

1930  (inaugurazione intero bene)

L'inaugurazione della nuova chiesa avvenne nel 1930.

1942  (sistemazione tetto)

Il tetto della chiesa fu ripassato nel 1942.

1942  (inesistenza campanile)

Al posto del campanile c'è una torretta sopra una torre del vecchio castello del XIV sec., lontano dalla chiesa.
Descrizione

Ha pianta basilicale a tre navate, priva di transetto e terminante con tre absidi. La campata davanti all'abside centrale è marcata da pilastri massicci che definiscono l'arco trionfale e il presbiterio. Le navate sono definite dal sistema pilastro-colonna-pilastro. Ogni due arcate vi sono delle lesene che terminano con arconi trasversali. La chiesa è suddivisa con quattro campate quadrate coperte con volte a crociera con costoloni rotondi. La navata centrale è visivamente alta il doppio delle navate laterali con un cornicione fino all'arco trionfale. Nel presbiterio esistono due cantorìe ad arco in posizione di matroneo. Tutti gli elementi architettonici sono in cemento prefabbricato. La chiesa è stata consacrata e aperta al culto nel 1932. Voluta dal parroco don Emanuele Cavalletti, nativo di Papiano, è stata iniziata nel 1925 e terminata nel 1930. Oggi alla chiesa si arriva con i mezzi, percorrendo un viale che apparteneva ad una villa limitrofa. Questa sistemazione è del dopo guerra. Il campanile è stato realizzato molto lontano dalla chiesa, sul versante opposto alla collina della chiesa, sopraelevando il maschio del castello (la proprietà oggi è comunale e data in uso alla parrocchia). Il campanile in progetto con la chiesa venne sospeso a livello delle fondazioni ancora oggi visibili. Sul lato destro della chiesa, il titolo di Santa Maria, che proviene dalla soppressa chiesina che si trovava sullo stesso versante della collina, ma più vicino all'antico abitato.
pianta
Basilicale a tre navate, priva di transetto e terminante con tre absidi. La campata davanti all'abside centrale è marcata da pilastri massicci che definisco l'arco trionfale e il presbiterio. Le navate sono definite dal sistema pilastro-colonna-pilastro.
facciate
La principale è in mattoni a vista ed elementi decorativi di cemento prefabbricato. Una parte centrale a capanna con lesene ad angolo che formano un grande arcone. Il portale ha un protiro con due colonne e lunetta in mattonelle dipinte raffigurante San Michele; sopra il portale una bifora di pari ampiezza. Le navate laterali hanno spioventi su archetti e delle monofore ad arco sopra un decoro floreale. Le pareti laterali sono in mattoni faccia a vista con cornice di cemento e finestre ad arco. Sulla destra in prolungamento della facciata c'è l'antica chiesa di San Michele in pietra a faccia a vista con campanile a vela nell'angolo estremo. Il fianco destro che era abside della chiesa, conserva finestra, feritoia e finestra a croce sulla cuspide del tetto.
struttura
Ogni due arcate vi sono delle lesene che terminano con arconi trasversali. La chiesa è suddivisa con quattro campate quadrate coperte con volte a crociera con costoloni rotondi. La navata centrale è visivamente alta il doppio delle navate laterali con un cornicione fino all'arco trionfale. Nel presbiterio esistono due cantorìe ad arco in posizione di matroneo. Tutti gli elementi architettonici sono in cemento prefabbricato.
scale
La chiesa è dotata di una grande scalinata che conduce al sagrato.
coperture
Ricostruita nel 1984 in legno con capriate, travi e travetti. Il manto è tradizionale. In soffitta, sopra le volte, ci sono dei cavalletti con travi a doppio T in sostituzione dei tiranti.
pavimenti e pavimentazioni
Sono stati eseguiti nel 1956 da don Paolo Giombini. I pavimenti sono in graniglia a vari disegni geometrici e colori con uno stemma cardinalizio al centro.
elementi decorativi
Dietro l'altare maggiore c'è un organo con armadio ligneo. Sul lato sinistro della chiesa è stato creato un monumento-memoria a ricordo delle Processioni a San Venanzo alla Madonna dei Bagni.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale (1980)
A destra dell'ingresso, sulla parete della navata, è realizzato in travertino e marmo (pietra rossa).
presbiterio - intervento strutturale (1980)
Il vecchio altare in marmo è stato portato avanti e rivolto verso l'assemblea. L'ambone è stato realizzato in stile. La sede è in legno con struttura fissa, ampia quanto il gradino del vecchio altare rimasto con la sede eucaristica.
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