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Torino
Torino
chiesa
parrocchiale
SS. Nome di Maria
Parrocchia di Santissimo Nome di Maria
pianta; presbiterio; Impianto strutturale; facciata ; copertura; cappella feriale; arredi
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
1955 - 1956(progettazione carattere generale); 1956 - 1957(realizzazione intorno); 1965 - 1965(progettazione chiesa); 1968 - 1972(realizzazione chiesa)
Chiesa del Santissimo Nome di Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Nome di Maria <Torino>
Altre denominazioni SS. Nome di Maria
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1955 - 1956 (progettazione carattere generale)

LA CHIESA DEL SS. NOME DI MARIA Nel 1956, in un prato della “Città Giardino”, don Carlo Levrino, incaricato dal cardinale Maurilio Fossati, inizia a costruire la chiesa SS. Nome di Maria, la prima delle dieci parrocchie che si staccheranno da quella di Santa Rita. Per la comodità degli abitanti è un passo avanti, poiché per recarsi alla chiesa di Santa Rita all’epoca si devono percorrere strade campestri, quali via Monfalcone e via Barletta. 28-12-1955: la previsione di crescita della popolazione, da 5.000 a 10.000 abitanti, nel Quartiere “Città-Giardino” fa predisporre da Torino-Chiese un'area per la costruzione per un nuovo centro religioso. Il progetto dell'Arch. Annibale Rigotti comprende la chiesa, a pianta centrale, le opere per il ministero pastorale e la casa canonica. In una prima fase, verranno costruiti grazie al contributo statale, solo il salone parrocchiale, gli annessi e la casa canonica, tralasciando la chiesa.

1956 - 1957 (realizzazione intorno)

04-01-1956 PCCASI (Pontificia Commissione Centrale dell'Arte Sacra) approva il progetto dell'architetto Annibale Rigotti per casa canonica e opere per il ministero pastorale 25-12-1957: inaugurazione del salone chiesa (si tratta di un blocco unico con i locali della casa parrocchiale.

1965  (progettazione chiesa)

Nel 1965, abbandonato il progetto della chiesa a pianta centrale dell'architetto Rigotti, viene affidata la progettazione della nuova chiesa agli ingegneri Piero Contini e Marco Ghiotti. La chiesa parrocchiale sarà realizzata grazie al contributo del mutuo-statale tramite legge 18/04/1962 n.168- Capo II su esercizio finanziario del 1963/64

1968 - 1972 (realizzazione chiesa)

1968: inizio lavori di costruzione. Impresa esecutrice Perello-Carlando 10-09-1972: dedicazione della chiesa presieduta dal Cardinale Michele Pellegrino
Descrizione

La chiesa sorge in un quartiere ad alta densità abitativa costruito agli inizio degli anni Sessanta e caratterizzato da edilizia residenziale popolare realizzata in attuazione alla legge 167 del 1962. Il complesso parrocchiale è costituito da fabbricati indipendenti quali la casa, saloni per le attività oratoriali e chiesa. Realizzati in tempi differenti sono inseriti in un lotto caratterizzato da ampi spazi verdi. L'ingresso all'aula è anticipato da un sagrato che lo separa dal filo stradale.
pianta
rettangolare con sviluppo longitudinale. Ingresso in posizione opposta rispetto all'area presbiteriale. Impianto planimetrico tripartito con piani di calpestio posti a livelli altimetrici differenti: la fascia centrale dell'aula presenta una leggera pendenza verso l'area presbiteriale, posta ad un livello altimetrico inferiore rispetto all'ingresso, mentre le due fasce laterali dell'aula conservano la stessa quota di ingresso.
presbiterio
L'area presbiteriale è definita dalla differente pavimentazione rispetto all'aula. E' caratterizzata da piani impostati a differenti quote dove sono l'altare, il fonte battesimale, l'ambone, la sede. Il tabernacolo è collocato sulla quinta muraria laterale di fondo dell'area.
Impianto strutturale
Struttura a telai in cemento armato con tamponamenti in laterizio e presenza di ampie vetrate aperte nelle murature d'ambito perimetrali.
facciata
Realizzata in mattoni a vista con disegno simmetrico sulla quale si aprono i due accessi principali. Emerge dalla copertura del sagrato una vetrata policroma contenuta nella struttura delle falde del tetto.
copertura
Tetto due falde con struttura in laterocemento e manto in materiale bituminoso.
cappella feriale
La cappella pur essendo integrata nel volume della chiesa ha accesso indipendente. Viene utilizzata come cappella dell'adorazione e per le liturgie feriali.
arredi
Due confessionali lignei sono posti all'ingresso dell'aula.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2000)
Realizzazione del nuovo fonte battesimale in marmo.
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