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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Chiaves
Monastero di Lanzo
Torino
cappella
sussidiaria
Santi Pietro e Paolo
Parrocchia di Santi Anastasia e Giovanni Evangelista
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
XVIIIinizi - XVIIIinizi(costruzione intero bene); 1769 - 1769(visita pastorale intero bene); 1861 - 1861(testimonianza grafica intero bene); XX inizi - XX metà(testimonianza fotografica intero bene); 1955 - 1959 (demolizione portico); 1955 - 1959(restauro intero bene); 2001 - 2001(restauro intero bene)
Cappella dei Santi Pietro e Paolo
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella dei Santi Pietro e Paolo <Chiaves, Monastero di Lanzo>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione)
Notizie Storiche

XVIIIinizi  (costruzione intero bene)

Non si conosce la data esatta di costruzione della cappella sita nella borgata Cà 'd Maciun (Case dei Cabodi negli antichi documenti) e non è citata in nessuna carta prima del 1700. Si presuppone che la costruzione dell'edificio, date le sue caratteristiche costruttive come la pianta di ridotte dimensioni, la struttura in muratura di pietra e il tetto a doppia falda, un tempo preceduta da portico, possa risalire agli inizi del XVIII secolo.

1769  (visita pastorale intero bene)

L'edificio viene citato per la prima volta nella relazione pastorale dell'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà, in visita a Monastero il 26 settembre del 1769. Egli descrisse la cappella dichiarandola interdetta al culto se non fossero stati eseguiti i seguenti restauri: "Diciamo e dichiariamo come interdetta al culto questa cappella, se non saranno otturati con calce tutti i buchi tanto nelle pareti quanto sul soffitto; i muri esterni, costruiti senza calce, siano intonacati; il terreno che circonda le pareti della cappella sia mantenuto non troppo elevato; le immagini deformi che assomigliano a degli abitanti della Mauritania (neri africani) più che non a dei santi, siano tolte e sostituite da icone decenti con le immagini dei Santi Titolari di questa cappella. Il calice e la patena siano indorati entro l’anno, sotto pena dell’interdizione del loro uso; e sia sostituita entro un mese, sotto la stessa pena, la fodera della casula".

1861  (testimonianza grafica intero bene)

Nelle mappe del Catasto Rabbini l'edificio è raffigurato lungo la strada comunale di Cà 'd Macion, nella parte ovest della borgata omonima, a pianta rettangolare, con facciata rivolta a sud-est, preceduta da portico.

XX inizi - XX metà (testimonianza fotografica intero bene)

La facciata era intonacata ed affrescata con due grandi strisce color arancio che seguendo la linea esterna dei muri salivano a congiungersi ad angolo sotto all'architrave; nello spazio compreso tra questo angolo e la porta d’ingresso un’altra pittura raffigurava i Santi Patroni. Esisteva anche un porticato che di fatto era un prolungamento del tetto sorretto da due colonne di pietra, molto simile a quelli di altre chiesette di montagna, come ad esempio quella dedicata ai Santi Filippo e Giacomo in frazione Cresto.

1955  - 1959  (demolizione portico)

Alla fine degli anni '50 del Novecento, in seguito all'apertura della carrozzabile che sale verso il Passo della Croce, venne abbattuto il porticato.

1955 - 1959 (restauro intero bene)

A seguito della demolizione del portico antistante, la cappella fu oggetto di restauri e interventi di adeguamento. I lavori modificarono ancora una volta l’aspetto dell'edificio, facendone una piccola costruzione a base quadrata intonacata frontalmente e lateralmente, di color bianco.

2001  (restauro intero bene)

L'originaria muratura in pietra è stata riportata a vista e rafforzata da giunti di cemento, mentre all'interno il vecchio altare in muratura intonacata è stato sostituito da uno più grande, anch'esso addossato alla parete di fondo e realizzato in pietra. La cappella è stata provvista di un faro esterno per l'illuminazione notturna.
Descrizione

La cappella si colloca a monte della strada comunale che collega la borgata denominata Ca' 'd Maciun con quella del Cresto, nella frazione di Chiaves. Il fabbricato è posto in posizione sopraelevata rispetto al tracciato stradale, e poggia su un muro di sostegno antistante realizzato in cemento. La costruzione sorge isolata rispetto a quella degli edifici circostanti. La cappella ha pianta quadrangolare, ad aula unica. La facciata è rivolta verso la strada, a sud-est. Il fronte è a capanna, interamente in pietra a vista. Sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, affiancata da due finestre rettangolari. Al centro del prospetto risulta il tamponamento in intonaco di una precedente apertura cuoriforme, su cui è incisa l'intitolazione ai Santi Pietro e Paolo. La struttura portante è in muratura di pietra, intonacata sul lato interno e lasciata a vista all'esterno. L'aula è coperta da una volta a padiglione, ribassata. La copertura a doppia falda presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra, le "lose". Sulla linea di colmo del tetto, in corrispondenza della facciata, si eleva un campaniletto a vela, anch'esso avente struttura in muratura di pietra a vista. Non si riscontrano dissesti né fessurazioni rilevanti, ma unicamente alcuni fenomeni di degrado causati dalla presenza di umidità, sia alle pareti che in corrispondenza della volta. Nel complesso l'edificio presenta un discreto stato di conservazione. La cappella è officiata in occasione della festa dell'intitolazione, dove viene svolta una processione in cui le statue dei Santi titolari vengono trasportate dalla chiesa di San Giovanni Evangelista di Chiaves sino al sacello.
pianta
L'edificio ha pianta quadrangolare, ad aula unica.
facciata
Il fronte è a capanna, interamente in pietra a vista. Sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, in legno a un battente, affiancata da due finestre rettangolari, anch'esse in legno, a doppio battente e corredate da grate in ferro. Al centro del prospetto risulta il tamponamento in intonaco di una precedente apertura cuoriforme, su cui è incisa l'intitolazione ai Santi Pietro e Paolo.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono realizzati in muratura di pietra a vista.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra, intonacata sul lato interno e lasciata a vista all'esterno. L'aula è coperta da una volta a padiglione, ribassata. La copertura a doppia falda presenta orditura in legno e manto in lastre di pietra irregolari, le "lose". La pantalera mantiene a vista la struttura del tetto.
interni
All'interno le superfici verticali sono rifinite ad intonaco liscio e dipinte di bianco. La volta, anch'essa in intonaco liscio, risulta decorata con cornici dipinte nei toni del grigio e campiture azzurro cielo. Il tondo centrale risulta contornato da motivi floreali. La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra. Alle pareti sono affissi alcuni quadretti votivi.
presbiterio
L'altare storico in muratura è stato sostituito alla fine degli anni '50 del Novecento da un altro realizzato interamente in muratura di pietra a vista, anch'esso addossato alla parete di fondo. Il manufatto è a gradini, con tabernacolo centrale e mensa frontale.
campanile
Sulla linea di colmo del tetto, in corrispondenza della facciata, si eleva un campaniletto a vela, avente struttura in muratura di pietra a vista e copertura a doppia falda in lose.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
Aggiunta di nuovo arredo, mensa, posizionato in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare in muratura di pietra. La mensa è realizzata in legno.
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