chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Forno Lemie Torino cappella sussidiaria San Rocco Parrocchia di San Michele Arcangelo pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; sacrestia; apparato liturgico; campanile nessuno XIV - XIV(carattere generale intorno); XVI - XVII(costruzione cappella primitiva); 1700 - 1700(ricostruzione e ampliamento intero bene); 1811 - 1811(fondazione opera pia carattere generale); 1843 - 1843(visita pastorale intero bene); 1866 - 1866(testimonianza grafica intero bene); 1890 - 1896(regio decreto carattere generale); 1891 - 1891(scrittura privata carattere generale); 1937 - 1938(amministrazione carattere generale); 1972 - 1972(restauro intero bene); 1999 - 1999(restauro facciata); 2000 - 2000(intitolazione intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Rocco <Forno, Lemie>
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (antica costruzione)
architettura alpina (ricostruzione)
Notizie Storiche
XIV (carattere generale intorno)
Lo sviluppo dell'attività mineraria e metallurgica nel territorio di Lemie fu interrotto quasi ovunque a metà Trecento a causa dei fenomeni epidemici. Solo a partire dalla fine del secolo, si riprese intensamente lo sfruttamento delle miniere di ferro e rame della zona; per questo motivo alcune famiglie valsesiane e bergamasche, nel 1385, attratti dalle miniere si trasferirono nella borgata di Forno di Lemie, la quale prese il nome proprio da un forno lì collocato, usato per la fusione di minerali ferrosi. A Forno si costituì un insediamento di gente qualificata che divenne un'isola etnica e linguistica con caratteristiche endemiche senza confronti in tutto l'arco alpino.
XVI - XVII (costruzione cappella primitiva)
Nella borgata era presente una primitiva costruzione che può essere ricompresa tra le cappelle alpine costruite nelle Valli di Lanzo, e in particolare nelle borgate di Lemie, tra il XVI e il XVII secolo. L'edificio richiamava nel suo impianto a base quadrata, di ridotte dimensioni, e nella sua tipologia a struttura in muratura di pietra, l'espressione dell'architettura religiosa pastorale, elementare e genuina, tipica del territorio montano delle Valli.
1700 (ricostruzione e ampliamento intero bene)
L'attuale chiesa fu ricostruita e ampliata da Giovanni Battista Giorgis, detto Ramponat, nell'anno 1700, in un periodo di notevole incremento demografico della borgata di Forno.
1811 (fondazione opera pia carattere generale)
Venne fondata l' Opera pia di San Rocco, con lo scopo di fornire istruzione elementare ai poveri. La Congregazione di Carità e dai suoi priori si occupava, inoltre, dell'amministrazione della cappellania.
1843 (visita pastorale intero bene)
La chiesa di San Rocco in borgata Forno venne visitata dall'arcivescovo Mons. Fransoni e dai suoi collaboratori nella giornata del 26 luglio, prima di raggiungere nel pomeriggio l'abitato di Lemie.
1866 (testimonianza grafica intero bene)
Nelle mappe del Catasto Rabbini, risalenti al 1866, l'edificio è rappresentato nella sua conformazione attuale, a pianta rettangolare a navata unica, posto nel concentrico della borgata di Forno, a cui si addossa sullo spigolo sud-ovest, il volume della sacrestia, a base quadrata di ridotte dimensioni.
1890 - 1896 (regio decreto carattere generale)
Decreto di Umberto I dichiarante le cappelle di San Marco e San Rocco non soggette alla legge 17 luglio 1890 sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. L'Opera pia fu eretta in ente morale con decreto prefettizio dell’11 giugno 1896.
1891 (scrittura privata carattere generale)
Vendita di stabili fatta mediante scrittura privata da Destefanis Antonio a favore di Griffone Domenico, Pacotti Antonio e Gabriele Gioanni quali amministratori dell'Opera San Rocco di Forno di Lemie.
1937 - 1938 (amministrazione carattere generale)
I priori della Cappella di San Rocco consegnano al Comune di Lemie il libro mastro e i titoli di investimento, intestati alla cappella stessa e alla scuola, dopo l'estinzione delle Congregazioni di carità, avvenuta con la legge n. 847 del 3 giugno 1937. Le funzioni di assistenza e beneficenza vengono trasferite agli Enti comunali di assistenza di nuova istituzione.
1972 (restauro intero bene)
La chiesa, sia per l'apparato decorativo interno che per le superfici esterne, fu oggetto di restauro nel 1972.
1999 (restauro facciata)
Le decorazioni della facciata principale sono oggetto di restauro.
2000 (intitolazione intero bene)
La chiesa è da sempre intitolata a San Rocco, protettore della peste, ma la popolazione locale ne ricorda e condivide la devozione anche con la SS.Annunziata e Santa Lucia.
Descrizione
La Chiesa di San Rocco si colloca nel concentrico della borgata di Forno di Lemie, antico insediamento di minatori valsesiani e bergamaschi, risalente al XIV secolo, posto sulla destra orografica della Valle. L'edificio sorge isolato rispetto ai fabbricati circostanti. L'impianto è a base rettangolare ad aula unica, su due campate, a cui si addossa sullo spigolo sud-ovest una primitiva costruzione, ad oggi ospitante la sacrestia, a base quadrata e di ridotte dimensioni. La facciata principale è rivolta ad est. Il fronte è a capanna; sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, affiancata da due finestre rettangolari. Al centro del prospetto è collocata un'apertura semiovale. La struttura portante è in muratura di pietra intonacata; all'interno l'aula, il presbiterio e la sacrestia sono coperti da volte a crociera. La copertura è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lose di pietra. E' presente un campaniletto a vela che si eleva dalla falda del tetto rivolta a mezzogiorno, in corrispondenza della facciata principale. La chiesa presenta complessivamente un discreto stato di conservazione. I fenomeni di degrado si riscontrano maggiormente sulle superfici esterne, causa dilavamenti e distacchi dell'intonaco provocati dagli agenti atmosferici. Non si rilevano fenomeni di dissesto o lesioni strutturali. La cappella è officiata regolarmente in occasione della Festa di San Rocco, a cui si affiancano le devozioni per la SS.Annunziata e per Santa Lucia.
pianta
La chiesa ha pianta a base rettangolare, ad aula unica, suddivisa in due campate. Sullo spigolo sud-ovest è collocata la sacrestia, avente pianta a base quadrata, di ridotte dimensioni.
facciata
La facciata principale è rivolta ad est. Il fronte è a capanna, con lesene angolari e modesto timpano triangolare alla sommità. Sull'asse centrale è collocata la porta di ingresso, in legno a doppio battente, affiancata da due lesene di pari altezza dell'apertura, e da due finestre rettangolari, corredate da serramenti in legno e grate in ferro. Al centro del prospetto è collocata un'apertura semi-ovale, contornata da una decorazione floreale, con ai lati due dipinti raffiguranti rispettivamente l'Annunciazione sulla sinistra e San Rocco sulla destra. Il timpano è decorato con l'iconografia di Dio Creatore attorniato da angeli all'interno di una cornice quadrilobata. La superficie, trattata ad intonaco liscio, è tinteggiata di colore bianco. I fenomeni di degrado e dilavamento lasciano intravedere la presenza di decorazioni e pitture sottostanti nelle cromie del giallo e del rosato. E' presente zoccolatura in intonaco arricciato, di colore grigio.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono trattati ad intonaco di tipo rustico.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra intonacata sia sul lato interno che quello esterno; all'interno l'aula, il presbiterio e la sacrestia sono coperti da volte a crociera. La copertura è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lose di pietra. In corrispondenza dell'arco tra la prima e la seconda campata è collocato tirante metallico.
interni
Le pareti verticali sono scandite dalla presenza di paraste che suddividono lo spazio in due campate. Le superfici sono interamente decorate con cornici nei toni del giallo e del rosa e fondi di colore celeste. La parte bassa presenta zoccolatura in tinta marrone. Sulla parete laterale destra è presente ,nella prima campata, dipinto murale raffigurante la Crocifissione di Cristo con la Madonna, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista. All'imposta della volta è presente cornice perimetrale, decorata a finto marmo, che si interrompe in corrispondenza della pala d'altare e della controfacciata. La volta a crociera che copre la prima campata è decorata nelle quattro unghie con tondi, su fondo celeste, raffiguranti i quattro padri della Chiesa: Sant'Agostino, San Gregorio, San Girolamo e Sant'Ambrogio. La volta in corrispondenza dei presbiterio, invece, presenta le quattro unghie con tondi dipinti, su fondo celeste, con la raffigurazione iconografica dei quattro Evangelisti. Sulla controfacciata è collocata cantoria con soppalco e parapetto in legno, decorata, con disegni di strumenti musicali, nelle stesse tonalità utilizzate per le superfici dell'aula. La pavimentazione dell'aula è realizzata in battuto di cemento.
presbiterio
Il presbiterio è collocato nella seconda campata, rialzato di un gradino rispetto all'aula, dalla quale è separato mediante balaustra in legno. L'altare storico a gradini in muratura dipinta è addossato alla parete di fondo. Il paliotto frontale è in tessuto ricamato. La pala d'altare raffigura l'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele alla Vergine e l'immagine di San Rocco, in basso a destra. In alto campeggia la rappresentazione di san Michele Arcangelo. Ai lati della tela sono presenti due dipinti murali, rispettivamente la Madonna Consolata sulla sinistra, Santa Lucia e un Santo con abito chiericale, il pastorale e alcuni serpenti ai piedi (San Giulio?), sulla destra.
Sulle pareti laterali sono raffigurate l'Assunzione della Vergine Maria, su quella a sinistra, e la sua incoronazione con a lato Sant'Antonio da Padova, su quella di destra.
La pavimentazione è in lastre di pietra di Luserna.Sulla sinistra dell'altare è presente apertura che collega con la sacrestia.
sacrestia
La sacrestia è un piccolo ambiente di forma quadrata, dal quale si accede dal presbiterio della chiesa, a lato dell'altare. Le superfici verticali e la volta a crociera sono intonacate con finitura liscia. La pavimentazione è in assi di legno.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. E' presente un confessionale, posto a sinistra della porta di ingresso, al di sotto della cantoria.
campanile
Il campaniletto a vela si eleva dalla falda del tetto rivolta a mezzogiorno, in corrispondenza della facciata principale. Ha struttura portante in muratura di pietra intonacata.