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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Lemie
Torino
cappella
sussidiaria
San Bartolomeo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato pittorico; apparato liturgico; campanile
nessuno
XVII metà - XVII fine(costruzione intero bene); 1674 - 1674(affreschi abside); 1820 - 1820(ampliamento intero bene); 1843 - 1843(visita pastorale intero bene); 1866 - 1866(testimonianza grafica intero bene); 1986 - 1986(restauro facciata principale); 1986 - 1986(rifacimento copertura); 2017 - 2017(rifacimento pavimentazione)
Chiesa di San Bartolomeo
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo <Lemie>
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione)
Notizie Storiche

XVII metà - XVII fine (costruzione intero bene)

La cappella fu costruita nella seconda metà del Seicento per iniziativa dei proprietari terrieri dell’alta valle, residenti per lo più a Chiandusseglio.

1674  (affreschi abside)

Il ciclo di affreschi, presente nella zona absidale, datato 1674, vede come committenti i fratelli Biagio e Domenico Cargnino, figli di Battista, e probabilmente priori della cappella di San Bartolomeo. Il ciclo raffigura la Vergine in trono col Bambino e i Santi Antonio Abate, Bartolomeo, Lorenzo e Bernardo d’Aosta; un ampio panneggio verde, stellato di rosso, costituisce lo sfondo della scena.

1820  (ampliamento intero bene)

La cappella originaria venne ampliata di una campata. Nelle cronache parrocchiali si fa cenno a un "raddoppio" dell'edificio verso valle, dove attualmente è collocata l'aula.

1843  (visita pastorale intero bene)

Durante il soggiorno dell'arcivescovo Mons. Fransoni, in Lemie dal 27 al 29 luglio, le cappelle campestri furono visitate dai suoi collaboratori. La cappella di San Bartolomeo in Val d'Ovarda fu visitata e relazionata dal teologo Caviassi.

1866  (testimonianza grafica intero bene)

Nelle mappe del Catasto Rabbini, risalenti al 1866, l'edificio è rappresentato nella sua conformazione attuale, di poco a nord ovest rispetto al rio Ovarda, ed è indicato con il termine Cappella S.Bartolomeo.

1986  (restauro facciata principale)

La facciata principale è oggetto di restauro.

1986  (rifacimento copertura)

La copertura e il manto in lose di pietra è oggetto di rifacimento.

2017  (rifacimento pavimentazione)

La pavimentazione interna in pietra di Luserna è oggetto di rifacimento.
Descrizione

La cappella sorge in Val d'Ovarda, sulla sinistra orografica della valle, a quota 1377 m di altitudine, di poco a sud rispetto al Masso di Barma Frè. Essa è posta lungo un itinerario alpino conosciuto già in epoca medioevale, e sin dai tempi antichi è legata alle attività pastorali nei soli mesi estivi. L'edifico sorge isolato, con facciata principale rivolta a sud-est. La pianta è a base rettangolare, ad aula unica, a cui si aggiunge sul retro abside, anch'essa a base rettangolare, costituente il nucleo originario seicentesco della cappella. Il fronte è a capanna e sull'asse centrale è collocata porta di ingresso affiancata da due finestre rettangolari. La struttura portante è in muratura di pietra. La copertura è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lose. Il campaniletto, a base quadrata, si eleva sulla linea di colmo della copertura, ed è collocato in corrispondenza dell'asse di simmetria della facciata principale. La cappella presenta un discreto stato di conservazione, con alcuni fenomeni di degrado, quali fessurazioni e macchie di umidità, causa infiltrazioni. Non sono rilevabili dissesti statici. La cappella è officiata in occasione della festa del santo titolare.
pianta
La pianta è a base rettangolare, ad aula unica, a cui si aggiunge sul retro abside, anch'essa a base rettangolare.
facciata
La facciata principale ha fronte a capanna, sul cui asse di simmetria è collocata porta di ingresso, in legno ad un battente, affiancata da due finestre rettangolari, corredate da grate in ferro. La superficie è trattata ad intonaco, con finitura a spruzzo in tonalità grigia nella parte bassa, e con finitura liscia in tonalità bianca nella porzione sottogronda. Ai lati dell'ingresso sono presenti sedute monolitiche in pietra. Nella parte alta del prospetto è presente croce dipinta con scritta sottostante "D.O.M."
prospetti laterali
I prospetti laterali sono trattati ad intonaco di tipo rustico, nella tonalità del grigio.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra, intonacata sia sul lato interno, che quello esterno. All'interno l'aula è coperta da volta a botte con lunette, mentre l'abside da volta a botte unghiata. La copertura è a doppia falda, con orditura in legno e manto in lose.
interni
Le superfici verticali dell'aula, così come la volta, sono trattate ad intonaco liscio, in tonalità chiara. Lungo le pareti laterali è collocata cornice all'imposta della volta, al disotto della quale risultano appesi alcuni quadretti ex voto. La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra di Luserna.
presbiterio
Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto all'aula, separato da essa mediante balaustra a colonnine in legno, e si colloca in corrispondenza dell'abside. La parete di fondo, su cui si addossa l'altare storico in muratura dipinta, è interamente occupata dall'affresco raffigurante la "Vergine in trono con il Bambino". La volta e le pareti sono intonacate: il soffitto in tonalità bianca con lunette decorate, mentre le superfici verticali risultano della stessa cromia della restante parte dell'aula. Lungo le pareti laterali è collocata cornice all'imposta della volta. La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra di Luserna.
apparato pittorico
Il ciclo affrescato, ubicato sulla parete di fondo dell'abside, raffigura al centro la Vergine in trono, con in braccio il Bambino, ai cui piedi si dispongono quattro santi. Partendo da sinistra, accanto a Sant'Antonio Abate, figura San Bartolomeo, il santo apostolo titolare della cappella. Bartolomeo "lodato da Gesù per la sua semplicità ed onestà" reca in mano un libro, simbolo del suo apostolato, ed un coltello, riferito ad uno dei modi con cui la storia ricorda il suo martirio, cioè la decoriazione. Alla destra della Vergine stanno invece le figure di un santo diacono martire (forse San Lorenzo), e di San Bernardo di Aosta (o di Menthon), santo di nobile famiglia scomparso nel 1081 e protettore degli alpinisti. Un ampio panneggio verde, stellato di rosso, costituisce lo sfondo della scena.La parete dipinta, come pure le lunette laterali raffiguranti San Giovanni Evangelista e San Bernardo di Chiaravalle, sono datate 1674, realizzate da un pittore non identificato, forse itinerante tra le Valli di Lanzo e Susa a metà del XVII secolo.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
campanile
l campaniletto, a base quadrata, si eleva sulla linea di colmo della copertura, ed è collocato in corrispondenza dell'asse di simmetria della facciata principale. Le superfici sono intonacate, e la cella campanaria presenta aperture ad arco sui quattro lati del volume. La copertura è a falde con manto in lose.
Adeguamento liturgico

nessuno
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