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Chieri
Torino
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio Martire
Parrocchia di San Giorgio Martire
pianta; presbiterio; facciata ; Impianto strutturale; cripta; pavimentazione; arredi
presbiterio - intervento strutturale (1990)
1145 - 1145(attestazione carattere generale); XIV - XIV(costruzione carattere generale); 1412 - 1442(costruzione intero bene); XVIII - 1752(rifacimenti intero bene e facciata); 1829 - 1830(completamento interno); 1871 - 1094(rifacimenti interno)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio Martire <Chieri>
Altre denominazioni S. Giorgio Martire
Ambito culturale (ruolo)
gotico (costruzione)
barocco (ampliamenti )
barocco (facciata)
neogotico (rifacimenti)
Notizie Storiche

1145  (attestazione carattere generale)

La presenza di una cappella nei pressi del castrum sulla rocca di San Giorgio si attesta in una bolla di Innocenzo II del 1145. Di questa fase storica non permangono tracce.

XIV  (costruzione carattere generale)

La costruzione della chiesa di San Giorgio fu avviata verosimilmente nel XIV secolo poiché nel 1349-1359 si hanno notizie di controversie rispetto alla nomina del rettore. Fu Tommaso di Savoia, vescovo di Torino, a disporre che il rettore della chiesa fosse eletto da un consiglio di parrocchiani e per nomina episcopale. Di questa fase resta il campanile, ovvero l'antica torre civica, forse eretto nel XIV secolo.

1412 - 1442 (costruzione intero bene)

Ad inizio XV secolo l'antico edificio fu atterrato. Tra il 1412 ed il 1442 la chiesa venne riedificata sul sito originario per volontà e munificenza della famiglia Villa.

XVIII - 1752 (rifacimenti intero bene e facciata)

Ampliamenti strutturali dell'edificio e costruzione della nuova facciata (post 1752) su disegno di Bernardo Antonio Vittone.

1829 - 1830 (completamento interno)

Tra il 1829 ed il 1830 viene costruita la cantoria e il posizionamento dell'organo neoclassico.

1871 - 1094 (rifacimenti interno)

Tra 1871 e 1904 vi sono adattamenti della decorazione interna secondo gusto neogotico con intervento pittorico di Angelo Kirchmayr e le decorazioni di Vincenzo Pangella.
Descrizione

La chiesa sorge sul colle di San Giorgio, affiancata da un campanile che fu torre civica, sul sito di un'antica cappella del castello nel XV secolo edificata dalla famiglia Villa. Gli ampliamenti delle cappelle laterali e della casa parrocchiale cosi come attualmente configurate appartengono alla fase seicentesca. In occasione di un consolidamento strutturale nel 1752, alla facciata gotica venne anteposta l'attuale facciata barocca opera di B. A.Vittone. Il tracciato concentrico di strade intorno al nucleo urbano originario che conduce alla sommità della collina limita l'uso della chiesa parrocchiale alle celebrazioni domenicali, ai matrimoni e battesimi. Questi ultimi vengono somministrati mediante l'utilizzo di catino mobile. Si accede al sagrato mediante una scalinata monumentale posta sulla terrazza naturale del sito che diviene belvedere. Con accesso indipendente opposto all'ingresso principale dell'aula, si apre una cripta che è utilizzata come cappella dell'adorazione e per le celebrazioni feriali.
pianta
Pianta rettangolare con sviluppo longitudinale tripartita in navate di cui quella centrale di maggiori dimensioni in ampiezza e altezza. La navata centrale termina con un'abside curvilineo. A lato delle navate laterali si aprono tre cappelle per parte di cui quelle rivolte a sud sospese su un passaggio pubblico e collegate strutturalmente all'adiacente casa parrocchiale. Tali cappelle conservano dipinti di G. Crosio allievo del Moncalvo.
presbiterio
L'altare monumentale divide lo spazio del coro, inserito nel vano absidale, da quello del culto. Sul rialzo del pavimento trovano posto l'altare, la sede e l'ambone. Il tabernacolo è parte integrante dell'altare storico e vi è posta la custodia eucaristica. L'abside è finestrata e decorata con vetrate policrome che coronano il grande dipinto della pala d'altare raffigurante Cristo, San Francesco e Santa Chiara proveniente dal convento delle Clarisse e portato in San Giorgio dopo la sopressione Napoleonica.
facciata
In mattoni rossi e priva di finitura ad intonaco, la facciata realizzata da B. A. Vittone rispecchia l'impianto planimetrico tripartito in navate dell'aula. Il portale centrale è l'unico elemento intonacato che emerge dalla cortina di mattoni ed è contenuto tra paraste con capitello sommitale. L'ordine superiore accoglie un oculo sottolineato da cornici laterizie. A lato si erge l'imponente torre con copertura a pagoda visivamente percepibile da qualsiasi punto di Chieri.
Impianto strutturale
Realizzata con muratura portante, è conclusa da concatenazioni di volte a crociera di differente altezza. La muratura dell'abside è alleggerita dalla presenza di ampie finestrature, ed è conclusa da una volta ad ombrello.
cripta
All’inizio del Quattrocento, quando sul sito più elevato di Chieri si iniziò ad erigere la nuova chiesa di San Giorgio Martire, per compensare il forte dislivello esistente fra la facciata e l’abside, sotto quest’ultima e le prime campate delle navate si dovette costruire un ampio vano di compensazione. A partire dal 1625, questa cripta, titolata in allora a San Michele, venne restaurata. La chiesa venne dotata anche di un campanile dalla originale sezione triangolare che emerge dallo spiovente del tetto. La cappella, alla quale si accede dal fianco destro che costeggia la strada, è un ambiente fuori dagli schemi. Quattro pilastri, uniti fra loro da arconi ribassati, lo dividono in nove campi di dimensioni diverse coperti da volte a botte. Nella navate centrale il coro e l’altar maggiore si fronteggiano, mentre gli altari dell’Assunta e di San Luigi vengono a trovarsi nelle navate laterali. Le pareti e le volte della chiesa sono interamente decorate: le prime con finti marmi policromi; le seconde con dipinti figurativi collocati all’interno di ricchissime cornici di tipo vegetale o architettonico.
pavimentazione
La pavimentazione attuale è costituita da piastrellatura cementizia policroma che ha sostituito nel 1902 quella precedente in bargioline.
arredi
Panche disposte a battaglione disposte secondo l'orientamento dell'aula. Sono presenti due confessionali lignei a lato dell'ingresso che non vengono utilizzati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990)
L'adeguamento liturgico ha comportato la rimozione della balaustra marmorea che originariamente divideva l'aula dal presbiterio e la sostituzione degli arredi. Il nuovo altare isolato è predisposto per la celebrazione verso l'assemblea, il leggio è collocato in posizione avanzata e la sede lateralmente.
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