Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli <Cantoira>
Altre denominazioni
Chiesa di Santi Pietro e Paolo Apostoli
Ambito culturale (ruolo)
romanico (preesistenza)
barocco alpino (ampliamento)
Notizie Storiche
XI (costruzione antica costruzione)
La costruzione della parte più antica della chiesa e della torre campanaria vengono fatte risalire all'epoca romanica. L'architettura del campanile è dovuta probabilmente ai monaci di S.Mauro di Pulcherada che possedevano le valli e specialmente la Val Grande detta di Cantoira.
1584 (visita pastorale antica costruzione)
Nella visita pastorale del delegato del vescovo Sarsina, del 25 agosto, vengono descritti gli arredi sacri e lo spazio liturgico dell'antica chiesa parrocchiale. Il tabernacolo era in legno ma non era ricoperto all'interno da un panno di seta di colore rosso come richiedevano i decreti sinodali. Il fonte battesimale, in buono stato, era collocato "in cornu Epistolae", cioè dalla parte destra dell'altare maggiore per chi entra in chiesa. Il visitatore richiese di spostarlo come era stabilito nei decreti sinodali, "in cornu Evangelii". Gli altari laterali , sotto il titolo di Sant'Antonio e San Bartolomeo erano molto indecorosi. Il pavimento doveva essere riparato e e lastricato con nuove pietre lisce. Anche le strutture della chiesa erano in cattivo stato e il tetto era da riparare. I confessionali dovevano essere muniti di un sedile e di una grata di ferro. Il cimitero adiacente era tutto chiuso eccetto l'entrata che si doveva munire di una porta in legno con serratura.
1659 (visita pastorale antica costruzione)
Nella visita pastorale del 25-26 settembre dell'arcivescovo Bergera le condizioni della chiesa erano migliorate rispetto alle visite precedenti. L'altare maggiore era costruito in laterizi con ornamenti in legno indorato, sovrastato dall'icona dei Santi Pietro e Paolo insieme a S.Giovanni Battista e S.Stefano. Il tutto era collocato sotto l'abside voltato, con pavimento e predella. Ai lati c'erano due finestre con grate in ferro. Il fonte battesimale, posto a sinistra dell'entrata laterale, era costituito da un unico vaso; A sinistra dell'altare maggiore c'era quello di San Michele, con un'icona dipinta sul muro che raffigurava la Vergine Maria, l'arcangelo Michele e San Bernardo. Quello di San Sebastiano era collocato sotto una volta imbiancata, e con un'icona della Vergine e dei Santi Sebastiano e Fabiano. Un altro altare era dedicato a Sant'Orsola e compagne martiri. A destra vi erano quelli di Santa Cristina dei confratelli di Santa Croce e del Santo Rosario.
1659 (visita pastorale antica costruzione)
Nella sua visita il Bergera proseguì la descrizione della chiesa: il corpo era costituito da tre navate con le" colonne" imbiancate, il "soffitto in pietra" e c'erano due porte, una principale e una laterale. Il pavimento era rovinato in alcune parti. Sopra la navata sinistra vi era la tribuna con l'oratorio dei confratelli di Santa Croce. La chiesa era illuminata da tre finestrelle a forma di mezzaluna che guardavano all'interno e da altre tre che guardavano al di fuori; era soffittata, imbiancata e pavimentata. Venne ordinato di aprire delle finestre al di sopra delle due porte di accesso. A destra dell'altare maggiore vi era la porta che conduceva alla sacrestia, in buono stato e con la volta imbiancata. La torre campanaria era divisa al suo interno da quattro tavolati, con le campane e la cuspide ornata da una croce. A lato della chiesa vi era la cappella di San Rocco, edificata nel cimitero.
1674 (visita pastorale antica costruzione)
Nella sua visita pastorale, del 10 ottobre, Monsignor Beggiamo constatò che non tutte le prescrizioni date dal Bergera erano state osservate. Constatò che il fonte battesimale era stato diviso in due vasche ma comandò ugualmente di rifarlo in modo tale che fosse sorretto da colonnine e che venisse dipinta l'icona del Battista. Gli altari laterali erano in ordine, ad eccezione di quelli di San Michele e San Sebastiano. Ordinò di chiudere con un muro la piccola porta a sinistra dell'altare maggiore e , così come il passaggio aperto che dal presbiterio metteva in comunicazione la torre campanaria. Il pavimento era sconnesso in alcune parti.
1675 - 1676 (ampliamento coro)
Nei documenti parrocchiali è testimoniata in una "Agionta di parcella" la costruzione del nuovo coro per opera di maestranze locali, e l'elenco dei materiali impiegati, quali legno, ferro e calcina; il coro venne edificato sul lato di levante. La chiesa parrocchiale antica aveva bisogno di un ampliamento e non conteneva più tutta la popolazione.
1713 (ampliamento coro)
Il parroco Giovanni Antonio Genta, costruì a proprie spese un nuovo oratorio nella parte retrostante il coro della chiesa parrocchiale, sul lato a levante, affinché la Confraternita di Santa Croce potesse trasferirsi dalla tribuna e officiare in detto luogo, la quale però rifiutò di spostarsi.
1714 - 1735 (ampliamento intero bene)
Nel marzo del 1714 vennero eseguiti e liquidati i lavori di scavo per la costruzione della nuova chiesa. Essa fu edificata come ampliamento nella porzione a levante rispetto all'antica parrocchiale, con accesso opposto, ribaltandone l'orientamento. L'antica chiesa non fu abbattuta ma data ai confratelli della Santa Croce. Nel 1717 avvenne l'approvvigionamento delle lastre in pietra per il tetto. Nel 1720 vi fu la benedizione con la posa della prima pietra. Nel 1721 vennero reperiti e impiegati materiali locali per la struttura, quali i travi in legno per la copertura e pietre provenienti da Ru per le murature. Nel 1722 furono eseguiti lavori di rifinitura e decorazione. I lavori si arrestarono sino al 1728-1729 quando ripresero per la visita pastorale prevista per l'anno successivo. In ultimo, nel 1732 vennero eseguiti interventi al campanile, con l'acquisto e il posizionamento della campana. La chiesa fu ultimata e inaugurata dal Genta nel 1735 poco prima della sua morte.
1769 (visita pastorale intero bene)
Nella relazione sullo stato di fatto dell'edificio scritta da Ignazio Foieri, in preparazione alla visita pastorale dell'arcivescovo Rorengo di Rorà, al chiesa viene descritta: con una "volta in legno" posta a copertura della navata unica, il pavimento in pietra locale, le pareti in buono stato, e il sacrario posto nella sacrestia. Erano presenti il fonte battesimale e tre confessionali. L'altare maggiore era fatto di legno alla Romana in figura ovale con un'urna senza reliquia. Tra l'altare e il muro posteriore vi era il Coro dei Cantori, quindi una piramide in legno lavorato in vari intagli che si estendeva sino alla volta con al centro l'icona contenente l'effige dei SS.mi titolari Pietro e Paolo e superiormente l'effige della Beata Vergine. La sacrestia era una continuazione della cappella dell'altare maggiore, divisa da essa dalla piramide e sottostante parete in legno. Il cimitero era posto sui lati rivolti a mezzogiorno e sera.
1875 (restauro intero bene)
Il parroco Bottino fece restaurare e ridipingere la chiesa, con l'aiuto economico di tutta la popolazione, così come riportato nella decorazione sul frontespizio della chiesa. Il restauro avvenne sotto il pontificato di Pio IX, e il suo nome fu dipinto nella scritta sopra il portone di ingresso. Viene fatta risalire a questo periodo la decorazione pittorica dell'interno della chiesa.
1960 - 1962 (costruzione cappella feriale)
Nel luogo ove sorgeva l'antico porticato del cimitero, a mezzogiorno, in prosecuzione della navata destra dell'antica chiesa parrocchiale, venne ricavata la cappella feriale, chiudendone lo spazio. I lavori furono eseguiti su progetto dell'architetto Alessandro Chiappini, e intitolato a ricordo di Clotilde Perotto.
1980 - 1989 (apertura finestre interno)
Apertura di finestre rettangolari, sul lato rivolto a nord, in corrispondenza delle lunette superiori per permettere una migliore illuminazione dall'alto della navata.
1990 (risistemazione copertura)
Intervento di risistemazione e funzionale del tetto e del manto di copertura.
1990 - 1995 (restauro intero bene)
Restauro conservativo globale della chiesa comprendente il pavimento del presbiterio, il recupero degli affreschi e della tinteggiatura degli interni e delle facciate esterne. Rimozione di due confessionali in disuso e loro traslazione nei locali dell'antica costruzione romanica. Ricollocamento dell'organo su parete laterale.
2005 (variazione d'uso antica costruzione)
Dismissione ad uso profano dell'antica chiesa parrocchiale con Decreto rilasciato dalla Curia Metropolitana di Torino del 11 luglio 2005.
2005 - 2008 (restauro antica costruzione)
Intervento di restauro conservativo dei locali dell'antica chiesa parrocchiale, poi oratorio della Confraternita di Santa Croce, da adibire a Ecomuseo di storia religiosa locale e sala polifunzionale, su progetto dell'architetto Bairo. Esecuzione lavori di restauro degli affreschi ad opera della ditta Laboratorio di Restauro Rocca, e restauro del portone ligneo di ingresso.
2012 - 2015 (restauro antica costruzione)
Intervento di restauro conservativo della facciata ovest dell'antica parrocchiale e del campanile. Scavo archeologico e analisi stratigrafica.
Descrizione
Il complesso architettonico della chiesa parrocchiale è collocato in località Foieri del comune di Cantoira, a monte e in posizione elevata rispetto al tracciato della strada provinciale che attraversa il paese. L'edificio è raggiungibile percorrendo la via della Chiesa che conduce all'ampio piazzale dove è collocato l'ingresso principale. Rispetto agli edifici circostanti, la costruzione della chiesa è sita in posizione isolata. La facciata principale è rivolta a est. L'antica struttura della chiesa ha subito nel tempo trasformazioni tali da riplasmarne la fisionomia architettonica originaria. L'ampliamento settecentesco, addossato con orientamento opposto all'iniziale fabbrica di epoca romanica, ha caratteristiche non riscontrabili nelle altre architetture sacre della Val Grande. Nel suo insieme risulta costituito da due impianti: quello più antico comprende l'attuale presbiterio, la sacrestia, la torre campanaria e l'ambiente principale dell'oratorio di Santa Croce, oggi dismesso a Ecomuseo del Sacro; l'impianto settecentesco è costituito dall'ampio spazio dove oggi si colloca l'assemblea. Ai lati del presbiterio vi sono due ambienti realizzati in epoca più recente, di cui uno costituisce la cappella feriale. Il corpo della chiesa nuova si imposta su pianta a ottagono fortemente longitudinalizzato, quasi ellittico, con navata unica. La navata è coperta da struttura lignea dipinta, costituita da assi in larice a forma di padiglione con unghie. La continuità delle pareti laterali è interrotta dalla presenza di quattro piccole cappelle rientranti rispetto al muro perimetrale. L'illuminazione naturale avviene dalle aperture collocate nelle unghie della struttura della volta, mentre ai lati del portone in legno si trovano due finestre di forma ovale. In asse con l'ingresso principale vi è una finestra con forma particolare derivante dalla sovrapposizione di figure circolari e rappresentanti, iconograficamente, le "teste delle chiavi di san Pietro". Il presbiterio è separato dalla navata con arco trionfale e ospita l'altare maggiore. Il presbiterio è coperto da una volta a botte con unghie, intonacata all'intradosso e interamente decorata. La sacrestia è separata da presbiterio da una parete lignea decorata con al centro dipinto raffigurante la Vergine con i santi Pietro e Paolo. La facciata principale si articola su tre lati: quello frontale è sormontato da timpano triangolare; sull'asse centrale trova collocazione l'apertura circolare sopra descritta e il portone in legno. La decorazione pittorica ottocentesca richiama il gusto neoclassico. Entrambi i lati obliqui ospitano una porta d'accesso sormontata da un'apertura ovale e una rettangolare. Il tetto è in legno con manto in lastre di pietra locale. La torre campanaria è collocata sul fianco nord della chiesa ed è realizzata in muratura di pietra: ben presenta conservate le sue forme originarie di epoca romanica. Lo stato di conservazione è buono. La chiesa è officiata regolarmente.
pianta
Il corpo della chiesa nuova si imposta su pianta a forma di ottagono fortemente longitudinalizzato, quasi ellittico, con navata unica.
facciata principale
La facciata principale si articola su tre lati: quello frontale è sormontato da timpano triangolare. Sull'asse centrale vi è una finestra con forma particolare derivante dalla sovrapposizione di figure circolari e rappresentanti, iconograficamente, le "teste delle chiavi di san Pietro". Al di sotto è collocato il portone d'ingresso, realizzato in legno a doppio battente. La superficie è intonacata e la decorazione pittorica ottocentesca, nelle tonalità dell'ocra e del rosso, richiama il gusto neoclassico. Nel timpano è dipinta la scritta "D. Joes Bottino, populo adiuvante, hoc templum a. d. Genta erectum. Instauravit anno 1875". Entrambi i lati obliqui ospitano una porta d'accesso sormontata da un'apertura circolare e una rettangolare. Tutte le aperture sono contornate da cornice dipinta nelle tonalità del rosso. Nella parte bassa è presente zoccolatura in lastre di pietra.
facciate laterali
Le facciate laterali della chiesa nuova sono scandite nella parte superiore dalla presenza delle aperture rettangolari poste in corrispondenza delle lunette interne. La superficie è intonacata e la decorazione è analoga a quella impiegata negli altri prospetti.
copertura
Il volume della chiesa nuova ha copertura a doppia falda con struttura in legno e manto in lastre di pietra locale, "lose". L'orditura principale è a capriate con legni di rinforzo.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra intonacata sia sul lato interno che verso l'esterno. La navata è coperta da struttura lignea dipinta, costituita da assi in larice a forma di padiglione con unghie. In pianta, a proseguire il movimento longitudinale della chiesa vi è il presbiterio, separato dall'aula da arco trionfale. Ai lati sono collocati: verso sud la cappella utilizzata per le celebrazioni feriali, e verso nord la zona divisa dal presbiterio da due arcate a tutto sesto. Una scala laterale conduce ad una balconata che si affaccia sul presbiterio è da accesso al sottotetto dell'edificio. Il presbiterio è coperto da una volta a botte con unghie, intonacata all'intradosso e interamente decorata
interni
La continuità delle pareti laterali è interrotta dalla presenza di quattro piccole cappelle rientranti rispetto al muro perimetrale. Quelle di dimensioni maggiori sono collocate in asse con la direzione trasversale della navata: quella di destra è dedicata a Santa Cristina mentre quella di sinistra a San Pancrazio e San Sebastiano. Le altre due cappelle si trovano nelle pareti laterali oblique in prossimità dell'arco trionfale, quella di destra ospita la statua del sacro Cuore di Gesù, quella di sinistra Nostra Signora di Lourdes. Le cappelle sono sormontate da una struttura ad arco che s'imposta ad un livello inferiore rispetto alla trabeazione; ciascuna ospita un piccolo altare in muratura decorato a finto marmo. Sempre sulle pareti laterali sono collocate in nicchia le statue di San Giuseppe e Sant'Antonio, rispettivamente su quella di sinistra il primo e quella di destra il secondo.
L'illuminazione naturale avviene dalle aperture collocate nelle unghie della struttura della volta, mentre ai lati del portone in legno si trovano due finestre di forma ovale. In asse con l'ingresso principale vi è una finestra con forma particolare derivante dalla sovrapposizione di figure circolari. La pavimentazione è in lastre di pietra di Luserna.
apparato pittorico
Le superfici delle pareti sono interamente decorate a finto marmo nelle tonalità del verde, e si alternano alle lesene dipinte in rosato, e alla trabeazione nei toni del bianco e dell'oro. La volta in legno è decorata d'azzurro come un grande cielo stellato, al cui centro campeggia la raffigurazione della Vergine Maria, e ai lati i quattro Evangelisti.
presbiterio
Il presbiterio è in posizione elevata rispetto alla navata. Al centro ospita l'altare maggiore in legno decorato con antistante pedana in marmo a tre gradini. La volta è decorata con un cielo stellato. La parete di fondo è in legno intagliato e decorato, al cui centro è collocato dipinto raffigurante la Vergine con i santi Pietro e Paolo. La pala è riquadrata da un'architettura con colonne, trabeazione e un coronamento a linea spezzata. La pavimentazione è in pietra.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. Confessionale in legno è posto a ridosso della parete obliqua a destra del portone di ingresso.
Campanile
La torre campanaria è realizzata in muratura di pietra ed è alta circa 21 metri, mantenendo le sue forme originarie in stile romanico. Internamente risulta suddivisa in cinque livelli collegati tra loro attraverso scale a pioli che conducono sino alla cella campanaria, dove putrelle metalliche sostengono le campane. I quattro prospetti della torre presentano aperture, che a partire dal terzo livello fino all'ultimo, si costituiscono rispettivamente da monofore, bifore con arcate a sesto pieno, ed ancora monofore di maggiore larghezza. Le aperture dei prospetti sono racchiuse in campiture rientranti, ornate sul lato superiore da una successione di archetti pensili. Le bifore del penultimo livello sono composte da capitelli a forma di "stampella" che poggiano su esili colonnine di pietra. La copertura a piramide è realizzata in lastre di pietra posate di piatto.
cappella feriale
La cappella feriale sorge sul lato sinistro della chiesa. Ad aula unica è stata ricavata sul luogo dell'antico cimitero. La pavimentazione è in pietra di Luserna, le pareti sono lisce e intonacate, con zoccolatura in perlinato. Il soffitto è in legno con travi e assito a vista. La mensa è in pietra e poggia su un masso. al di sopra è collocata la statua della Madonna del Rosario. La parete retrostante è in blocchetti di pietra a vista.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1965)
Rimozione della balaustra a separazione dall'aula. Rimozione del pulpito.
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Aggiunta di nuovo arredo posizionato in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare maggiore. Mensa realizzata in laminato plastico e composta da base, piedistallo e piano posizionata su pedana in legno. Ambone realizzato in laminato plastico, composto da pedana, pannelli frontali e leggio, quest'ultimo con struttura in metallo.