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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Seppio
Pioraco
Camerino - San Severino Marche
chiesa
parrocchiale
S. Maria delle Lacrime
Parrocchia di Santa Maria delle Lacrime
Interno; Impianto strutturale; Coperture
altare - intervento strutturale (1970-1979)
1259 - 1279(preesistenze intorno); 1700 - 1730(costruzione intero bene); 1851 - XIX(ricostruzione intero bene); 1970 - 1971(consolidamento intero bene); 1975 - 2016(costruzione del campanile intero bene); 1997 - 2000(restauro intero bene); 2016 - 2016(evento sismico intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Lacrime
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Lacrime <Seppio, Pioraco>
Altre denominazioni S. Maria delle Lacrime
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (costruzione del campanile)
maestranze marchigiane (consolidamento)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1259 - 1279 (preesistenze intorno)

Testimonianze documentali del XIII secolo attestano l’esistenza della Villa Santa Maria de Sippio: in seguito al sacco subito da Camerino tra il 1259 e il 1279, molti cittadini ed altrettanti abitanti del contado si rifugiarono qui. Alcuni resti di un primitivo altare in pietra, rinvenuti durante lo scavo per le opere di consolidamento della chiesa, attestano l’antica presenza del luogo di culto.

1700 - 1730 (costruzione intero bene)

Il primo impianto di epoca moderna risale agl’inizi del XVIII secolo: è del 1730, infatti, l’organo installato nella cantoria, opera di Venanzio Fedeli, appartenente alla nota famiglia di organari attivi sia in regione che sul territorio nazionale.

1851 - XIX (ricostruzione intero bene)

La natura argillosa e franosa del sito unita al rovinoso sisma del 1781, che compromise fortemente la struttura, determinarono nel 1851 la riedificazione della chiesa nelle forme attuali. Negli ultimi tre secoli, tuttavia, per volontà dei parroci, l’edificio è stato oggetto di continui interventi di consolidamento e restauro.

1970 - 1971 (consolidamento intero bene)

Nel 1971 fu costruito un muro di contenimento a monte della chiesa e furono rinforzate le fondazioni con pali in cemento.

1975 - 2016 (costruzione del campanile intero bene)

Nel 1975 parroco e parrocchiani edificarono l’attuale campanile. La cella campanaria non ha retto al sisma del 2016.

1997 - 2000 (restauro intero bene)

Il sisma del 1997 inflisse alla chiesa lesioni in facciata, a rischio ribaltamento fuori dal piano, e danni all'arco trionfale e al tetto, che verrà ricostruito quasi integralmente. I lavori di restauro furono terminati nel 2000.

2016  (evento sismico intero bene)

I sismi del 2016 hanno danneggiato fortemente la chiesa e determinato il crollo della cela campanaria. Dal novembre dello stesso anno la chiesa , dichiarata inagibile, è chiusa al culto.
Descrizione

Posta al centro di Seppio, eretta lungo la direttrice nord ovest - sud est sulla sommità del poggio che domina l’edificato, libera sui fronti nord ovest e nord est - su quest’ultimo infatti si estende il giardino di pertinenza -, poiché gli altri fronti sono in parte occultati da volumi minori corrispondenti alla casa canonica, alla sagrestia e ad altri vani accessori, la chiesa di Santa Maria delle Lacrime si presenta all’esterno interamente intonacata salvo per lo zoccolo di base, la cornice del portale, le paraste angolari, la trabeazione, la cornice del timpano e la torre campanaria, posta a destra, tutti in laterizio, che caratterizzano il prospetto principale nord ovest, a capanna, che domina la piazza Giovanni Boccati.
Interno
Aula unica con volta a botte in camorcanna, impostata su sesto ribassato, unghiata a tutto sesto in corrispondenza delle quattro finestre poste in alto sulle pareti laterali - unica fonte di luce naturale per l’interno - e costolonata secondo il ritmo dettato dalla serie di paraste che sorreggono la trabeazione decorativa corrente lungo le pareti laterali di aula e scarsella e che incorniciano, nella seconda campata, gli archi a tutto sesto che segnano gl’invasi dei due altari minori, opere lignee seicentesche di notevole pregio. Rialzato dal piano dell’aula, segnato in verticale dall’arco trionfale e totalmente sviluppato nella scarsella a pianta rettangolare con volta a botte in camorcanna, il presbiterio ospita al centro un altare contemporaneo con basamento in marmo alle cui spalle fa controcanto un pregevole altare preconciliare con tabernacolo, sormontato da ricca cornice seicentesca dorata, che si apre sulla retrostante e sopraelevata cappellina, accessibile da porta e scale alla sinistra dell’altare, in cui è ospitata all’interno di altro altare ligneo una Madonna con Bambino di Giovanni Boccati. La porta a destra dell’altare, invece, conduce in sagrestia. In controfacciata una cantoria lignea posta sopra l’ingresso accoglie un pregevole organo di Venanzio Fedeli, datato 1730.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1979)
L'altare preconciliare fu smantellato e la mensa ridotta. L'altare nuovo in muratura ha sostegno centrale a tronco di piramide rivestito con marmo venato e decorato con immagine in bronzo raffigurante due angeli che sostengono un calice e un'ostia. Il tabernacolo è rimasto al centro del dossale del precedente altare.
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