chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Belforte del Chienti Camerino - San Severino Marche chiesa sussidiaria S. Maria delle Grazie Parrocchia di Sant'Eustachio Interno; Impianto strutturale; Coperture altare - intervento strutturale (2000) 1500 - 1599(costruzione intero bene ); 1824 - 1824(ricostruzione intero bene); 1990 - 1995(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Belforte del Chienti>
Altre denominazioni
S. Maria delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche
1500 - 1599 (costruzione intero bene )
La chiesa fu costruita nel XVI secolo, così come suggerisce lo stemma lapideo di papa Sisto V posto al centro della facciata.
1824 (ricostruzione intero bene)
La chiesa fu ricostruita nel 1824 nella conformazione attuale. Nell’occasione fu realizzata la vela campanaria.
1990 - 1995 (restauro intero bene)
La chiesa è stata oggetto di restauro dal 1990 al 1995.
Descrizione
Eretta nel XVI secolo lungo la direttrice nord ovest - sud est nella campagna meridionale più prossima al colle di Belforte del Chienti, libera su tutti i lati, la chiesa di Santa Maria delle Grazie è fulcro dell’edificato rurale che occupa la sponda sud del Chienti nota come “Villa Pianiglioli” o solamente Pianiglioli e domina l’antistante sagrato col prospetto principale nord ovest, intonacato, a capanna, caratterizzato da un portaletto con cornice ad arco a sesto ribassato eseguita in laterizi e, soprattutto da una serie di lapidi scolpite a rilievo che sono state inserite nello spazio tra il portale, le falde del tetto e due piccole monofore murate le cui soglie emergono ancora in alto, ai lati del portone: se il centro della composizione è occupato dallo stemma di Sisto V cui rispettivamente ai lati si affiancano le immagini di San Paolo a sinistra e di Santa Marta a destra, il vertice superiore è dominato dall’immagine della Madonna contornata da undici roselline in cotto, identiche alle altre quattro poste sopra le monofore e sopra lo stemma papale.
Interno
La ristrutturazione del 1824 ha trasformato la precedente aula unica rettangolare con scarsella terminale, affiancata da sagrestia e vano tecnico, in uno spazio simile ad una pianta a croce greca con quadranti angolari di risulta: ciò è dovuto all’inserimento di quattro pilastri posti ai vertici di un quadrato individuato al centro dell’aula che determina nove campate di cui la centrale è coperta con cupoletta intradossata al contrario di quelle che costituiscono i bracci della croce, coperte con volte a botte in camorcanna e di quelle agli angoli, coperte con soffitto piano. Il presbiterio è introdotto da un gradino trapezoidale al centro del quale è posto l’altare in muratura e si sviluppa interamente nella scarsella rettangolare coperta con volta a botte impostata su arco ribassato; la parete di fondo è lasciata con opera muraria a vista. Ai lati dell’altare gli accessi alla sagrestia e al vano tecnico. L’aula è naturalmente illuminata dalle due finestre ad arco poste in alto al centro dei fronti laterali.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari.
Coperture
Tetto a due falde in laterocemento rivestito esternamente in coppi.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (2000)
A seguito dell'ultimo restauro è stato posizionato l'altare in marmo rivolto ai fedeli. La mensa è sorretta da pilastro centrale rivestito in travertino.