chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Perugia Perugia - Citta' della Pieve oratorio sussidiario S. Lucia Parrocchia dei Santi Andrea e Lucia Nella Cattedrale pianta; facciate; struttura/alzato; preesistenze; pavimenti e pavimentazioni nessuno 1285 - 1285(esistenza chiesa); 1550 - 1553(giurisprudenza chiesa); 1760 - 1769(trasformazione intero bene)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Chiesa di Santa Lucia <Perugia>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Lucia in Colle Landone S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
medievale (impianto originale)
neoclassico (riedificazione)
Notizie Storiche
1285 (esistenza chiesa)
La chiesa di Santa Lucia di colle Landone è documentata dal 1285.
1550 - 1553 (giurisprudenza chiesa)
La costruzione della Rocca Paolina demolì molte case di pertinenza della parrocchia, per cui il cardinale Fulvio della Corgna, tra il 1550 e il 1553, concesse la chiesa al collegio del Clero Urbano. L'edificio venne ristrutturato e fu chiamato di Santa Maria del Clero.
1760 - 1769 (trasformazione intero bene)
Nel 1760 venne trasformata nelle forme esistenti. All'interno lavorano i principali artisti attivi nel Settecento, fra i quali si ricordano Valentino Carattoli, che nel 1769 esegue gli ornati prospettici delle pareti e delle volte, attorno i dipinti di Francesco Appiani e Carlo Spiridione Mariotti.
Descrizione
La piccola chiesa di Santa Lucia in Colle Landone, nota anche come del Collegio dei Parroci, si trova su l’importante asse di via Baglioni, parallela al corso principale della città. Annessa nel lato destro al Palazzo Sensi, ha sopra l’aula liturgica un appartamento destinato un tempo ad ospizio dei sacerdoti poveri infermi. L’isolato in cui è sita è tagliato nel retro dal vicolo di via Alunni, sede fino alla sua chiusura del brefotrofio, della città, il cui fronte a valle si relaziona con il grande polo di Santa Maria della Misericordia in via Oberdan, l’ospedale storico della città che ha fatto sempre sentire il suo peso nell’assetto urbanistico della città. Uniformemente inserita nel contesto spaziale urbano, la chiesa, che trova poco più avanti a sé due importanti palazzi ottocenteschi, presenta un aspetto formale caratteristico evidenziato dal portale e dalla finestra centrale architravati, elementi che palesano la funzione ecclesiale che al suo interno si apre nel vigore rappresentativo dell’estetica barocca, connotazione formale che fa del bene un gioiello nascosto della città.
pianta
Rettangolare, con sedute a panca perimetrali, altare sul fondo nell’area presbiteriale rialzata su due gradini,. L’ingresso principale è disegnato da un vano chiuso da una doppia porta a modo di bussola, mentre sull’angolo sinistro nel fondo della chiesa si aprono nelle due facciate intersecanti due aperture che conducono ai locali attigui disposti separatamente nelle due direzioni.
facciate
Esternamente la chiesa è intonacata di grigio e presenta ad livello più basso un portale settecentesco, preceduto da quattro gradini. Addossata all’adiacente palazzo sul lato destro, la facciata laterale è similare in alto al prospetto principale, mentre in basso è senza alcuna apertura nella prima partizione, con un ingresso secondario comunque architravato e finestre nella parte più interna del piccolo vicolo che scende verso via Oberdan. Nel retro si addossano le abitazioni in mattoni che schermano il corpo ecclesiastico.
struttura/alzato
La chiesa è dominata nella parete di fondo dalla tela dedicata alla santa patrona e dal sottostante altare di legno marmorizzato intagliato con 2 colonne e finimenti corintii dorati.
Le pareti, tutte riccamente decorate, sono ritmate dal disegno di pilastri scanalati fra colonne spirali corintie colorite a chiaroscuro azzurro, che nei due lati si tripartiscono e trovano al centro una tela, che, come nella parete di fondo, attualmente è protetta da un tendaggio facilmente movibile. Lo spazio è coperto da una volta a padiglione ribassata completamente decorata con immagini prospettiche e al centro un medaglione con immagine mariana. Nella controfacciata, ai lati del portale ligneo, due sportelli lignei inseriti nella continuità delle decorazioni, proteggono una intercapedine, mentre in alto al centro della parete una grande finestra svasata è tagliata da una catena strutturale.
preesistenze
Il setto che interseca esternamente la parete di fondo e che disegna i locali contigui palesa l’antica configurazione del bene con un arco, spezzato, che lascia intuire un livello più basso dell’originario piano di calpestio.
pavimenti e pavimentazioni
Piastrelle anni Cinquanta, con al centro inserti a terra di due antiche tombe.