chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Mariano Corciano Perugia - Citta' della Pieve chiesa parrocchiale SAN MARIANO Parrocchia di San Mariano pianta; facciate; fondazioni; impianto strutturale; coperture; pavimenti e pavimentazioni; elementi decorativi ambone - aggiunta arredo (1967); presbiterio - intervento strutturale (1967) 1046 - 1046(costruzione intero bene); XIII - XIII(menzione intero bene); XIII - XIII(titolazione intero bene); 1331 - 1331(menzione intero bene); 1350 - 1350(menzione intero bene); 1457 - 1457(passaggio proprietà); 1565 - 1565(esistenza fonte battesimale); 1577 - 1577(descrizione intero bene); XIX - XIX(crollo torre campanaria); 1827 - 1827(restauro torre campanaria); 1827 - 1827(restauro intero bene); 1832 - 1832(passaggio proprietà); 1854 - 1860(ampliamento intero bene); 1867 - 1867(consacrazione intero bene); 1880 - 1880(ricostruzione intero bene); 1882 - 1882(ricostruzione intero bene)
Chiesa di San Mariano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Mariano <San Mariano , Corciano>
Autore (ruolo)
Biscarini, Nazareno (impianto attuale)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
chiese leonine (Leone XIII) (impianto attuale)
Notizie Storiche
1046 (costruzione intero bene)
La costruzione della chiesa risale all'anno 1046, forse era una cappella e fu intitolata a San Mariano. Di lì a poco, finì per conferire il proprio nome al nucleo abitato.
XIII (menzione intero bene)
La chiesa fu membro per qualche tempo dell'Abbazia di Pomposa, come si vede da un antico catasto che si conserva nell'archivio di San Pietro di Perugia.
XIII (titolazione intero bene)
Al titolo di San Mariano, originario della struttura, si è sovrapposto per un po' di tempo quello di Santa Maria, che probabilmente è da ricondurre alla dipendenza della chiesa dall'Abbazia di Pomposa.
1331 (menzione intero bene)
La chiesa è citata in un atto del 1331 e cioè il Liber Contractuum.
1350 (menzione intero bene)
Anche nel Liber Beneficiorum è citata la chiesa di Santa Maria, dipendente dal monastero di Pomposa.
1457 (passaggio proprietà)
Dal 1457 la chiesa passò sotto la giurisdizione del Monastero di Montemorcino della Congregazione Olivetana, eretto a San Mariano in cima al poggio che sovrasta il castello nel XIV sec.
1565 (esistenza fonte battesimale)
Nel 1565 si ha notizia dell'esistenza del fonte battesimale.
1577 (descrizione intero bene)
Dalla visita pastorale del vescovo Francesco Bossi del 1577, risulta che la chiesa era costituita da due altari in pietra, di cui il maggiore al centro e l'altro ubicato in una cappella a volta.
XIX (crollo torre campanaria)
All'inizio del XIX sec. la torre campanaria crollò.
1827 (restauro torre campanaria)
Nel 1827 si stava provvedendo alla risistemazione del campanile e i lavori furono finanziati grazie alle donazioni effettuate da vari benefattori.
1827 (restauro intero bene)
In quel periodo vennero rinforzate le pareti pericolanti, per consentire alla struttura di reggere per qualche tempo.
1832 (passaggio proprietà)
La chiesa fu sotto la giurisdizione del Monastero di Montemorcino fino al 1832, anno della soppressione dell'ente monastico.
1854 - 1860 (ampliamento intero bene)
L'ampliamento dell'edificio iniziò tra il 1854 e il 1860.
1867 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata da Leone XIII, quando era ancora arcivescovo di Perugia, il 20 dicembre 1867.
1880 (ricostruzione intero bene)
Verso il 1880 venne fatta una radicale ristrutturazione dell'edificio.
1882 (ricostruzione intero bene)
I lavori si conclusero nel 1882.
Descrizione
Ha pianta a croce latina con presbiterio rialzato di due gradini e braccia del transetto terminanti in forma absidale. L'ingresso è sovrastato da cantorìa con bussola sottostante in muratura. A sinistra dell'ingresso c'è il vecchio fonte battesimale ricavato all'interno di una torre circolare del castello a mo' di cappellina. L'interno è di ordine composito con sei colonne a tutto tondo, quattro all'incrocio del transetto e due all'ingresso. Sulle pareti quattro lesene per parte che definiscono quattro nicchie con arcate longitudinali. A sinistra, al centro della navata, un pulpito, in alto, in pietra serena finemente lavorata. La navata è coperta con volta a botte con archi trasversali, corrispondenti alle lesene, e arco trionfale all'ingresso del transetto. L'incrocio è con volta a vela e le absidi con calotta. L'abside maggiore, leggermente più profonda, ha dei lacunari a stucco. Un cornicione unico corre perimetralmente per tutta la chiesa e su di esso sono impostate quattro finestre ad arco, che prospettano sulla navata, oltre al rosone. Tutti gli archi trasversali sono tirantati. Le absidi del transetto hanno un rosone nella calotta lunettata: quella di sinistra ha l'accesso alla sacrestia mentre quella di destra ha accesso ad un piccolo magazzino comunicante con l'esterno. La chiesa è situata sulla parte alta della collina dell'antico castello, sul crinale del quale vi si accede. Possiede un ampio sagrato costruito nel 2003. Sulla sinistra il fronte del castello con ingresso alla canonica. Il lato destro della chiesa presenta ancora in vista le tracce dell'edificio preesistente. Sopra il portale, nella lunetta, terracotta con le ali e la stella simbolo degli Olivetani, presenti a S. Mariano con un loro convento. La vecchia chiesa era quindi una loro fondazione.
pianta
A croce latina con presbiterio rialzato di due gradini e braccia del transetto terminanti in forma absidale. L'ingresso è sovrastato da cantorìa con bussola sottostante in muratura. A sinistra dell'ingresso c'è il vecchio fonte battesimale ricavato all'interno di una torre circolare del castello a mo' di cappellina.
facciate
La principale ha portale in travertino circondato da architetture e decori in mattoni con un fronte centrale su due ordini con cornice e rosone. Il portale è attorniato da arco con leggero risalto, sovrastato da rosone, entrambi con strombatura. Ai lati del primo ordine, due lesene leggermente arretrate sovrastate da due piramidi sopra il cornicione. A destra, il campanile più arretrato rispetto al filo della facciata. A sinistra, la canonica, che ingloba la vecchia torre circolare ma con facciata rettificata. La facciata di destra è in pietra a faccia vista con le finestre a lunetta molto strombate. Un corridoio, con bassa copertura, collega il transetto di destra con il campanile. La stessa muratura evidenzia in parte, la muratura dell'antica chiesa.
fondazioni
Sul retro della chiesa sono stati fatti scavi che hanno portato in luce parte delle murature del castello di S. Mariano. La chiesa è piena di pietre lavorate di reimpiego e mostra sulla destra, sopra il tetto del piccolo corridoio di accesso al campanile, la base di una preesistenza in pietra lavorata.
impianto strutturale
L'interno è di ordine composito con sei colonne a tutto tondo, quattro all'incrocio del transetto e due all'ingresso. Sulle pareti quattro lesene per parte che definiscono quattro nicchie con arcate longitudinali. A sinistra, al centro della navata, un pulpito, in alto, in pietra serena finemente lavorata. La navata è coperta con volta a botte con archi trasversali, corrispondenti alle lesene, e arco trionfale all'ingresso del transetto. L'incrocio è con volta a vela e le absidi con calotta. L'abside maggiore, leggermente più profonda, ha dei lacunari a stucco. Un cornicione unico corre perimetralmente per tutta la chiesa e su di esso sono impostate quattro finestre ad arco, che prospettano sulla navata oltre al rosone. Tutti gli archi trasversali sono tirantati. Le absidi del transetto hanno un rosone nella calotta lunettata. L'abside del transetto di sinistra ha l'accesso alla sacrestia mentre quella di destra ha accesso ad un piccolo magazzino comunicante con l'esterno.
coperture
Lignee, di recente restauro, con manto in coppi e tegole.
pavimenti e pavimentazioni
In marmo rosso con guida centrale in marmo chiaro. Presbiterio in travertino.
elementi decorativi
Le prime due arcate contengono due tele raffiguranti il martirio di S. Mariano, copia del duomo di Gubbio, ove è conservato il corpo di S. Mariano. A sinistra dell'ingresso una lapide a muro ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta il 15 dicembre del 1867, parroco Giuseppe Morettini. Targa dietro l'altare, sul retro del tabernacolo, per il restauro a cura di Giovanni Battistelli.
Adeguamento liturgico
ambone - aggiunta arredo (1967)
In legno, con bassorilievi, dono degli studenti dell'Istituto d'Arte "Bernardino di Betto" di Perugia.
presbiterio - intervento strutturale (1967)
Opera di ristrutturazione iniziata nel 1963 e completata nel 1967. Altare in marmo con archetti. Fonte a destra in marmo.