chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Caprarica del Capo Tricase Ugento - Santa Maria di Leuca santuario sussidiario Madonna di Fatima Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Impianto strutturale; Scale altare - aggiunta arredo (1980) 1952 - 1952(costruzione intero bene); 1957 - 1957(elevazione santuario); 1980 - 1980(adeguamento liturgico intero bene); 2014 - 2014(manutenzione straordinaria intero bene)
Santuario della Madonna di Fatima
Tipologia e qualificazione
santuario sussidiario
Denominazione
Santuario della Madonna di Fatima <Caprarica del Capo, Tricase>
Altre denominazioni
Chiesa della Madonna di Fatima Chiesa Santuario Madonna di Fatima
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
1952 (costruzione intero bene)
Costruita sulla propaggine delle serre salentine da maestranze locali su disegno del committente, don Tommaso Piri, parroco di Caprarica di Tricase (1950-1968), fu consacrata e dedicata alla Madonna di Fatima dal mons. Giuseppe Ruotolo, vescovo di Ugento, l’11 giugno 1952.
1957 (elevazione santuario)
Il medesimo ordinario la elevò a dignità di santuario il 13 ottobre 1957, arricchendola di indulgenze, nel 40° anniversario delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima in Portogallo. Nel medesimo anno,l’11 marzo, era stato collocato all’esterno della chiesetta il monumento a papa Pio XII benedicente com’era apparso dopo il bombardamento bellico al quartiere romano di S. Lorenzo.
1980 (adeguamento liturgico intero bene)
L’amenità del posto ha contribuito a farne un luogo di spiritualità e durante il parrocato di don Eugenio Licchetta (1968-2011) si è provvisto all’adeguamento alle norme liturgiche post-conciliari.
2014 (manutenzione straordinaria intero bene)
Durante il parrocato di don William Del Vecchio la chiesa è oggetto di diversi lavori di manutenzione straordinaria, come il consolidamento degli intonaci, la pulizia delle facciate e il rifacimento dell'impianto elettrico secondo le norme vigenti.
Descrizione
La facciata si presenta molto semplice; sul portalino d’ingresso a due colonne e timpano triangolare si apre una finestra circolare modanata; il prospetto termina con un frontone triangolare i cui lati sono leggermente lavorati con decorazioni a pietra tenera leccese. Il prospetto è completato dalla vista frontale del campanile parallelepipedo, completato da una guglia piramidale. L’interno, costituito da una sola navata, ha il piccolo presbiterio leggermente sopraelevato; sulla parete di fondo, una nicchia con cornice modanata in pietra e arco a tutto sesto mostra il complesso statuario in cartapesta raffigurante l’apparizione della Vergine a Fatima che sostituisce la tela preesistente. Quattro finestre rettangolari, con vetri istoriati policromi, permettono l’illuminazione naturale dell’ambiente sacro. L’ampio sagrato, racchiuso da una balaustra in di conci di carparo a vista, e al quale di giunge salendo una larga scalinata, è usato per le liturgie all’aperto nella stagioni favorevoli.
Coperture
volte a spigoli con pavimento solare rivestito di basoli di pietra morbida connessi con malta.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo.
Pianta
chiesa a pianta rettangolare e campanile a pianta quadrata.
Impianto strutturale
La tecnica costruttiva è quella tradizionale con l’uso di conci di carparo locale delle cave di Alessano regolarmente squadrati, assemblati, lasciati a vista nelle murature esterne, intonacati e tinteggiati all’interno. Le decorazioni e le modanature sono in pietra leccese più morbida.
Scale
Per giungere al sagrato del santuario occorre salire un’ampia gradinata costituita da due ordini di scale separati da un piano intermedio. L’accesso per i diversamente abili avviene lateralmente continuando a percorrere la strada fino all’altezza del sagrato.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
l’altare tridentino aggettante sul muro del presbiterio è stato sostituito con una mensa eucaristica in pietra, adeguata allo spazio disponibile e lievemente lavorata.