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Giovi
Mignanego
Genova
santuario
sussidiario
Nostra Signora della Vittoria
Parrocchia di Sant' Andrea
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1990); cattedra - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990)
1625 - 1650(fondazione intero bene); 1650 - 1891(ricostruzione intero bene); 1905 - 2017(fondazione campanile)
Santuario di Nostra Signora della Vittoria
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario di Nostra Signora della Vittoria <Giovi, Mignanego>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1625 - 1650 (fondazione intero bene)

Il santuario di Nostra Signora della Vittoria è stato eretto per volontà del Serenissimo Senato della Repubblica di Genova al seguito della vittoria del 10 Maggio 1625, ottenuta per mezzo dell'intervento divino. La battaglia avvenne contro ottomila ugonotti al soldo di Francia e Savoia contro poche truppe di contadini assemblate ed organizzate dal parroco di Montanesi, Gio Maria Lucchini.

1650 - 1891 (ricostruzione intero bene)

Il primo santuario, edificato nel 1650, a sostituire una piccola cappella venne distrutto dagli austriaci nel 1746 e riedificato da Gaetano Pedemonte coadiuvato dalle maestranze locali nel 1751. Tra il 1889 e il 1891 venne restaurato e decorato con nuovi fregi.

1905 - 2017 (fondazione campanile)

L'attuale campanile risale al 1905, ad opera dell'Ing. Adolfo Bisso.
Descrizione

La facciata del santuario presenta un primo registro, circoscritto da due lesene angolari, dove è presente l'ingresso con due finestre laterali sormontate da due specchiature semicircolari e in corrispondenza di essi, al piano superiore, si aprono tre bifore. Questo registro culmina con una cornice molto sporgente, sostenuta dalle due lesene, sulla quale si imposta un ampio frontone semicircolare, contenente nella parte centrale un orologio circolare. Sulla facciata è presente un basamento in pietra e un'articolata decorazione pittorica che mette un evidenza gli elementi architettonici; le bucature sono circondate da lesene in pietra che sostengono degli archi dello stesso materiale. L'ingresso al santuario avviene attraverso un pronao che si apre direttamente sull'aula unica con presbiterio e abside semicircolare.
Coperture
La copertura è costituita da un tetto a doppia falda inclinata, con manto di copertura in lastre di ardesia. Un'unica volta a botte costolonata con catene in acciaio copre l'aula, mentre le due cappelle che si aprono sulle pareti laterali sono coperte da due volte a botte con asse longitudinale perpendicolare a quello della volta principale. Il presbiterio è sormontato da un'ulteriore volta a botte con catene e una semicupola chiude orizzontalmente l'abside.
Impianto strutturale
Il santuario presenta un impianto ad aula unica con due cappelle, che si aprono simmetricamente sulla parete sinistra e e destra, e presbiterio con abside semrcolare. Si accede allo spazio dell'aula attraverso un pronao; il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto al piano di calpestio dell'aula. La struttura portante verticale risulta composta prevalentemente da elementi lapidei e blocchetti di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è costituita da lastre di marmo bianco e nero disposte a scacchiera.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1990)
L'altare consiste in una mensa marmorea poggiante su due basamenti lignei, davanti alla quale è stato posizionato un paliotto in legno e tessuto sul quale è presente una decorazione dorata raffigurante l'Agnello Eucaristico.
cattedra - aggiunta arredo (1990)
La sede del celebrante e dei ministranti sono in legno e sono posizionate rispettivamente, dietro all'altare, la prima e sia a destra sia a sinistra le seconde, il tutto entro la zona presbiteriale.
ambone - aggiunta arredo (1990)
L'ambone è ligneo e si trova entro la zona presbiteriale.
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