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Piani Poggio Fidoni
Rieti
Rieti
chiesa
parrocchiale
S. Maria delle Grazie
Parrocchia di Santa Maria delle Grazie
facciata; interni; impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1976)
1600 - 1928(origini carattere generale); 1966 - 1968(origini intero bene); 1968 - 1969(origini intero bene); 1968 - 1969(origine intero bene); 1970 - 1976(costruzione intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Piani Poggio Fidoni, Rieti>
Altre denominazioni S. Maria delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1600 - 1928 (origini carattere generale)

La località di Poggio Fidoni fu chiamata così probabilmente da Ugone, il signore del poggio che dominò verso la metà del XII secolo. Attualmente seppur Poggio Fidoni presenta poco o niente dell’originario carattere medievale ha invece qualche ricordo cinquecentesco, legato alla dominazione dei Colonna. Nel 1600 lo troviamo alle dipendenze di Rieti, in seguito fino all’anno 1928 fu comune e poi nuovamente aggregato a Rieti. (Palmegiani, Rieti e la Regione Sabina). Attualmente risulta di nuovo frazione facente parte del territorio reatino.

1966 - 1968 (origini intero bene)

La Parrocchia della Madonna delle Grazie in Piani Poggio Fidoni fu eretta con Bolla Vescovile il 01/11/1966 e riconosciuta civilmente con Decreto del Presidente della Repubblica del 05/12/1967 registrato alla corte dei conti del 1/11/1968 Reg.216. La costruzione della Chiesa Santa Maria delle Grazie fu possibile per merito di una permuta avvenuta tra la Mensa Vescovile ed il beneficio parrocchiale di San Michele Arcangelo, in località Poggio Fidoni di Rieti.

1968 - 1969 (origini intero bene)

Per la costruzione del complesso della nascente Parrocchia Madonna delle Grazie venne utilizzato un terreno, ritenuto ottimale, in quanto posto al centro del paese, che a suo tempo risultava di proprietà del Beneficio Parrocchiale di San Michele Arcangelo in Poggio Fidoni, il cui sacerdote Cesare Silvi era a quel tempo Legale rappresentante. Su proposta della Curia di Rieti, venne predisposta una permuta, il terreno per la costruzione della chiesa fu ceduto alla Mensa Vescovile mentre la parrocchia ottenne un immobile di civile abitazione in adiacenza con la chiesa di San Michele Arcangelo in Poggio Fidoni, che per sua posizione poteva assumere la funzione di Casa Canonica.

1968 - 1969 (origine intero bene)

L’immobile pervenne alla mensa vescovile per successione testamentaria del 09/10/1962 a seguito di testamento olografo del defunto Sac. Pietro Medicheschi. Il sacerdote volle lasciare al vescovo di Rieti la casa con la volontà di venderla e di disporre il ricavato per la costruzione della Chiesa di Piano Poggio Fidoni o come casa Parrocchiale. Con la permuta proposta dalla curia vescovile e accettata dal Sacerdote Cesare Silvi, legale rappresentante del Beneficio Parrocchiale di San Michele Arcangelo, si vennero a rispettare così le volontà del testatore. Venne in conclusione ceduto alla Parrocchia di San Michele Arcangelo di Poggio Fidoni in Rieti, l’immobile utilizzato come casa canonica e dotata la mensa vescovile del terreno per la costruzione del complesso Parrocchiale ai sensi della legge del 18/04/1962 n. 168.

1970 - 1976 (costruzione intero bene)

Seppur non sono stati ritrovati ulteriori documenti che attestano con precisione le fasi costruttive della Chiesa, l’incisione visibile in corrispondenza dell’angolo sinistro della guglia in facciata che indica la data del 13-01-1976 ne fornisce una chiara testimonianza che corrisponderebbe quasi con certezza alla data della fine dei lavori della costruzione. La datazione risulterebbe plausibile in quanto, dopo pochi mesi, il giorno 18 marzo 1976 la chiesa fu consacrata dal vescovo Trabalzini.
Descrizione

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita negli anni 70 per la piccola comunità di Poggio Fidoni, territorio facente parte del comune di Rieti. La costruzione fu realizzata secondo il disegno in chiaro stile contemporaneo. L’articolazione tridimensionale e le ampie dimensioni interne libere da sostegni, furono garantite dall’utilizzo strutturale del telaio in calcestruzzo armato che creò il gioco di elementi prismatici, costoloni e forme geometriche intorno ad un ampio spazio accogliente e avvolgente su cui furono ancorate le falde del tetto.
facciata
la facciata è composta dallo sviluppo tridimensionale di piani che seguono il movimentato disegno in pianta che prende vita con l’innalzarsi di alti setti che compongono lo spazio fino al culmine delle coperture.
interni
L’ interno sembra raccogliere i fedeli in un ampio spazio, sorretto da costoloni, che ne evidenziano il disegno geometrico nella semplicità che lo compone. Le nervature a vista della struttura che sorreggono l’intero complesso, sono composte da spesse travi e pilastri in calcestruzzo, semplicemente evidenziate da una tinteggiatura di differente cromia che le distacca dalle pareti di fondo, il tutto sostenuto dal uno stile contemporaneo legato all’essenziale.In posizione centrale, in asse con la mensa d’altare ed inquadrato dalle pareti di fondo dalla forma concava è posizionato lo spazio sacro presbiteriale, con ai margini due cappelle dedicate rispettivamente al Crocifisso e alla Madonna.
impianto strutturale
Le pareti laterali seguono liberamente il disegno in pianta di una figura geometrica a dodici lati e si discostano dalle nervature del telaio strutturale a vista che nell'insieme da vita ad un volume capace di raccogliere in un ambiente semicentrico avvolgente. Ai margini del volume principale dell’aula centrale, si innestano quattro piccoli ambienti in cui sono posizionate le due nicchie con gli altari, l’ingresso in facciata e la sacrestia nella parete di fondo. Ad illuminare l’aula, la grande vetrata policroma posizionata nel timpano della facciata e le altre vetrate di minor dimensione posizionate al di sopra del presbiterio e sulle cappelle.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1976)
Non è stato necessario nessun adeguamento liturgico in quanto di S. Maria delle Grazie è stata costruita secondo le Direttive del Concilio Vaticano II
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