chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rieti Rieti chiesa parrocchiale Regina Pacis Parrocchia di Regina Pacis facciata; interni; zona presbiteriale; interni presbiterio - intervento strutturale (1963) 1957 - 1960(origini carattere generale); 1960 - 1960(sviluppo insediativo carattere generale); 1960 - 1963(costruzione carattere generale); 1987 - 1988(costruzione carattere generale); 2000 - 2003(costruzione carattere generale); 2003 - 2019(restauro carattere generale)
Chiesa di Regina Pacis
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Regina Pacis <Rieti>
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche
1957 - 1960 (origini carattere generale)
La Parrocchia di Regina Pacis fu la prima a sorgere fuori le mura della città di Rieti. Istituita nella Pasqua del 1957 e intitolata a Maria Regina della pace per il nuovo quartiere di fuori Porta Cintia dal Vescovo Monsignor Raffaele Baratta. L’area in cui sorge è posta tra viale Maraini e Fondiano, un piccolo nucleo residenziale considerato periferia che fino ad allora faceva parte del territorio della Parrocchia di San Donato, che dal rione Porta Cintia estendeva la sua giurisdizione su tutto il contado extra moenia. L’antica chiesa sul lato destro di via Cintia venne sconsacrata e venduta, in quanto, non più operativa dal 1943, dall’allora vescovo Migliorini che aveva ritrasferito in Cattedrale la parrocchia di San Donato, con il titolo di San Donato in Santa Maria.
1960 (sviluppo insediativo carattere generale)
Don Carlo Di Fulio Bragoni, fu il fondatore di Regina Pacis affiancato dal vice parroco Don Vincenzo Santori, che gli successe alla sua morte, provvedendo ad edificare il nuovo complesso parrocchiale in piazza Matteocci, di cui hanno via via curato il completamento e l’abbellimento. Si avviava così l’edificazione della canonica, dei locali parrocchiali e della chiesa, di cui la posa della prima pietra avvenne il primo marzo 1960. Il progetto dell’edificio sacro fu eseguito dall’arch. Costardoni di Roma e dall’ingegner Barnini di Rieti. L’esecuzione dei lavori fu affidata alla ditta Marchioni Eusanio e figlio Vincenzo.
1960 - 1963 (costruzione carattere generale)
Il 7 dicembre 1963, il vescovo Monsignor Raffaele Baratta poté finalmente procedere alla benedizione della chiesa. L’aula liturgica era ancora spoglia, essenziale, priva delle opere di abbellimento che solamente negli anni successivi furono realizzate sotto la guida del nuovo parroco, Monsignor Vincenzo Santori, per mano dell’artista reatino Arduino Angelucci.
1987 - 1988 (costruzione carattere generale)
Realizzazione dell’artista Angelucci sono il trittico nella cappella del Sacro Cuore, che raffigura al centro l’immagine del Cristo secondo l’icona del buon pastore con ai lati i santi Antonio di Padova e Rita da Cascia. Una seconda opera, anch'essa di Angelucci nella cappella in cui è posto il fonte battesimale, riguardante il mosaico del Buon Pastore. La morte non permise in seguito al professor Angelucci di vedere realizzato un secondo mosaico posizionato nell’abside, realizzato sulla base di un suo disegno e per volere della comunità, raffigurante la glorificazione di Maria Regina tra gli angeli, che a conclusione dell’Anno Mariano 1987/88 venne innaugurato. In ultimo l’inserimento delle figure di Maria e di San Giovanni nella zona del presbiterio.
2000 - 2003 (costruzione carattere generale)
Nell'anno 1996 venne inaugurata la nuova Via Crucis, con i pannelli delle quattordici stazioni realizzati, da dei bozzetti dello stesso professor Angelucci oltre alla realizzazione della porta della chiesa, con artistici pannelli in bronzo che vi riproducono scene mariane ed i quattro santuari francescani, Greccio, Fonte Colombo, Poggio Bustone e La Foresta.
2003 - 2019 (restauro carattere generale)
Di recente realizzazione, l’intervento di restauro che ha riguardato il rifacimento della tinteggiatura della facciata principale e del portone di ingresso, la realizzazione di una nuova rampa di accesso, posta centralmente alla scalinata esterna e ad una seconda piccola rampa di accesso al presbiterio. La messa in opera di un riscaldamento a pavimento e di una nuova pavimentazione.
Descrizione
La Chiesa di Regina Pacis fu costruita negli anni 60 per l’allora nascente quartiere, essa fu la prima chiesa urbana ad essere impiantata al di fuori del nucleo storico della città di Rieti. La Chiesa fu realizzata con struttura a telai di cemento armato. La volumetria risulta nascere dal concatenarsi di elementi prismatici, costoloni e forme geometriche che danno vita ad un ampio spazio concentrico culminante al centro con la lanterna a base pentagonale, da cui lati si innestano le falde del tetto sottostante. Le molteplici superfici che creano il disegno della copertura si irradiano dalla lanterna dando vita ad una composizione centrica, quasi sospesa, che pare riportata a terra dai soli filiformi pilastri e cinta da tiranti metallici.
facciata
La parete di fondo viene inquadrata dai due setti ai margini, che in posizione anteriore si innalzano fino alla copertura, la loro ubicazione permette inoltre di concentrare il punto di vista al centro, rivolto verso la zona sacra del presbiterio.
interni
Lo spazio interno si compone come fosse una vera e propria quinta scenica in cui le fasce bianche orizzontali e verticali sulla parete di fondo, scandiscono i disegni geometrici e i simboli sacri rappresentati all’interno.
zona presbiteriale
Nell’area presbiteriale, in posizione centrale ed in asse con la mensa d’altare, inquadrato da una cornice a forma esagonale è posizionato un mosaico dai forti colori, raffigurante la madonna con il bambino e gli angeli mentre in basso il crocifisso con forme stilizzate da schermature geometriche in blu e oro, pongono in risalto l’esile corporatura di Gesù crocifisso. Intagli e imbotti di legno sovrapposti a vetrate scure, alternati da superfici di marmo bianco e verde, impreziosiscono il tutto dando vita a un proprio e caratteristico carattere stilistico nato dalla mano dell’artista Angelucci.
interni
Lungo le pareti laterali una fascia bianca orizzontale divide in due volumi lo spazio. Il vuoto sottostante è scandito da una fila di pilastri che sorreggono la muratura cieca superiore, aperta solo verso il presbiterio da una piccola parete vetrata. Le scelte architettoniche interne , attraverso una rivisitazione in stile contemporaneo, rimandano chiaramente ai canoni classici, che con l’intervallarsi di pieni e vuoti scandiscono lo spazio sacro.
in origine Prospiciente lo spazio presbiteriale sono presenti le 14 formelle rappresentanti la via crucis, esse risultano inquadrate all’interno di pannelli turchesi sorretti da schermature in marmo bianco e legno che rimandano ai decori presenti. Originariamenete furono posizionate sulla parete di fondo mentre in tempi recenti sono state ricollocate lungo le pareti laterali a causa di un pericoloso distacco dell'installazione di supporto determinata da un'infiltrazione d'acqua piovana.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1963)
Non è stato necessario nessun adeguamento liturgico in quanto la Chiesa di Regina Pacis è stata costruita secondo le Direttive del Concilio Vaticano II