chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Leofreni
Pescorocchiano
Rieti
chiesa
parrocchiale
SS. Concezione
Parrocchia di San Barnaba
Zona presbiteriale; interni
presbiterio - aggiunta arredo ( 1990 )
1683 - 1986(istituzione Parrocchia carattere generale); 1750 - 1986(costituzione carattere generale); 1929 - 1998(interventi carattere generale); 1986 - 1989(istituzione Parrocchia carattere generale); 2016 - 2019(restauro carattere generale)
Chiesa della Santissima Concezione
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Concezione <Leofreni, Pescorocchiano>
Altre denominazioni Chiesa di San Barnaba Apostolo
Chiesa di San Barnaba Apostolo e dell'Immacolata Concezione
Chiesa di San Barnaba apostolo (Immacolata Concezione)
SS. Concezione
Ambito culturale (ruolo)
maestranze laziali (costruzione)
Notizie Storiche

1683 - 1986 (istituzione Parrocchia carattere generale)

Parrocchia canonicamente costituita il 1° settembre 1986, Riconosciuta civilmente il 7 ottobre 1986 iscritta nel registro delle persone giuridiche della prefettura di Rieti il 31 maggio 1989 – n.279 nota storica: di origine medievale, fu feudo di varie signorie e subì le vicende del territorio Cicolano e Stato Pontificio. In epoca moderna Leofreni è stata insieme a Tonnicoda, uno dei pochi centri del Ducato di Pescorocchiano a fare Università a sé. Nell’Archivio di Stato dell’Aquila si conserva il catasto preonciario del 1683 dove si trovano citati tutti i capi-famiglia dell’epoca. Tra di loro figura anche Fabrizio Mareri (di fronte alla Cappella di S. Antonio, appartenente alla famiglia Attili, vi è un arco dove appaiono le insegne dei Mareri, ossia tre rose che sormontano tre monti).

1750 - 1986 (costituzione carattere generale)

Questa Chiesa dedicata a S. Maria della Concezione è stata costruita dalla popolazione di Leofreni intorno al 1750. Il sito posto nel vocabolo La Piazza ove precedentemente si trovavano una casa con orto, fu infatti donato all’Università locale che ne aveva preciso bisogno dalla duchessa Giustina Ginevra Baldinotti per potervi erigere ed innalzar tempio ad onor di Dio ritrovandosi essa casa in un sito che per tale affare non vi è simile in tutto l’abitato. Oggi è sede della Parrocchia di San Barnaba Apostolo di Leofreni. Nata con Decreto del Vescovo di Rieti Francesco Amadio nel 1986 grazie alla fusione di tre parrocchie: S. Maria della Concezione di Leofreni, S. Giovanni Evangelista di Castelluccio e S. Paolo Apostolo di Roccaberardi.

1929 - 1998 (interventi carattere generale)

Da fonti storiche provenienti dal questionario per le Parrocchie stampato nel 1929 e poi distribuito per la compilazione, nella voce beni parrocchiali si dichiara che nell’anno 1928 sono state fatte delle riparazioni da parte del Genio Civile ed in particolare il rifacimento di due cornicioni e dell’intonaco esterno della Chiesa per una somma di 20.000 lire. Sempre su compilazine del questionario da parte del Parroco, la Chiesa necessitava di interventi per la realizzazione di una Sacrestia che al tempo non esisteva. Archivio Diocesano - Leofreni, Questionario per le Parrocchie. A oggi, la targa documentaria, posta sulla Croce situata in facciata, testimonia un ulteriore intervento di restauro eseguito nell’anno 1998.

1986 - 1989 (istituzione Parrocchia carattere generale)

Attualmente la Parrocchia di Leofreni è intitolata a San Barnaba, anche se anticamente la Chiesa Parrocchiale era quella di Santa Maria, descritta nel registro delle Chiese di Rieti, quando era ancora cappella della vicina pieve di San Paolo (Chiesa di Rieti, Compendio di dati e notizie a cura di Don Luciano Candotti).

2016 - 2019 (restauro carattere generale)

L’ultimo intervento di restauro della Chiesa ha previsto la ripresa di porzioni di intonaci e delle tinteggiature interne alla navata centrale oltre alla sostituzione delle canali di gronda ed inserimento della guaina bituminosa sullo sporto di gronda con la parziale rimozione del manto di copertura.
Descrizione

La Chiesa semplice e regolare in pianta, presenta una volumetria che sorge imponente nei confronti dei locali della Canonica e dell’abitato circostante. Si distingue con uno stile in barocco semplice, velato all’esterno e reso più esplicito seppur nella sua forma essenziale nel suo interno. L’aula risulta essere composta da un’unica navata scandita da lesene e sormontata da una volta a botte con testa di padiglione lunettata. Se ne scandisce il ritmo, intervallato da quattro edicole laterali che ospitano le Statue dei Santi. Nella parete di fondo del Presbiterio è presente l’altare Maggiore addossato con ai lati i due ingressi che collegano la Sacrestia ed il campanile situati sul retro.
Zona presbiteriale
Nella zona presbiteriale che investe l’ultima campata è posizionato l’altare Maggiore, esso è addossato alla parete di fondo ed è del tipo tridentino. Nella parte superiore è presente un gradino di altare su cui è posizionato il Tabernacolo a tempietto, risalente al XVIII secolo, che viene attribuito a maestranze del luogo. Al di sopra dell’Altare Maggiore, una cornice si estende fino alle estremità laterali della parete, su cui si impostano due archi ribassati che decorano le due porte di collegamento sul retro. Dal piccolo ambiente retrostante adibito a Sacrestia si accede anche al Campanile, posizionato sul fondo, all'estremo laterale sinitro. La Piccola Sacrestia è stata realizzata in epoca più recente, rispetto alla fondazione della Chiesa, se ne hanno testimonianze in quanto nell'anno 1929, il Parroco ne lamentava l'assenza, (Questionario delle Parrocchie, anno 1929, Archivio Diocesano, Parrocchia di Leofreni). Al livello superiore la parete è scandita da lesene, sormontate da capitelli compositi con palmette e volute, culminanti con un abaco profilato a cavetto aggettante. Ne impreziosisce e caratterizza l’elemento tipologico del capitello, l’andamento delle volute, che risulta essere particolare in quanto realizzato, in senso contrario rispetto ai canoni architettonici. Infine Culmina la trabeazione una doppia cornice, separata da un fregio liscio su cui è incisa la scritta “Salus Nostra Beata Trinitas”.
interni
Le edicole laterali sono inquadrate da un arco a tutto sesto, sorretto da pilastri, sormontati sa un semplice capitello squadrato, il tutto addossato alla parete laterale di fondo ed in asse in alto in rilievo la cartagloria. Al centro la Mensa a blocco con un paliotto ingentilito da specchiature geometriche policrome e affiancata da dei plinti basamentali. La Pala d’altare è inquadrata dalle due colonne disposte per angolo poggiate su alti zoccoli che sorreggono una cimasa formata da due spezzoni di frontone arcuati con cornici e volute.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo ( 1990 )
Nella zona Presbiteriale è presente un Altare a blocco, addossato alla parete di fondo, del tipo Tridentino, semplice nelle forme e nei decori, sul quale è posto il gradino da altare e in posizione assiale il tabernacolo. La mensa d'altare in marmo è stata aggiunta in posizione centrale con la croce sul lato destro e l'Ambone sul lato sinistro, il tutto sollevato rispetto al piano dell'aula su un gradino rivestito in marmo. La cattedra risulta essere posizionata sulla parete laterale sinistra. Non c'è la presenza di un ambone ma viene utilizzato un leggio mobile in metallo posizionato al lato dellla mensa. Il tutto secondo le direttive del Concilio Vaticano II dell'anno 1962/65. In merito all'intervento di adeguamento liturgico sopra descritto pur avendo effettuato delle ricerche storiche non è stata reperita alcuna documentazione autorizzativa ma si può affermare che i lavori siano stati compiuti approssimativamente negli anni novanta in quanto sono state reperite testimonianze che permettono di inquadrare l'arco temporale.
Contatta la diocesi