chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Perarolo Vigonza Padova chiesa sussidiaria Sant'Andrea Apostolo Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo Impianto strutturale; Struttura; Torre campanaria presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970) 1064 - XIV(prime informazioni intero bene); 1458 - 1810(visita pastorale intero bene); 1817 - 1844(allungamento navata); 1927 - 1933(visita pastorale campanile)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Perarolo, Vigonza>
Altre denominazioni
Chiesa Vecchia di Sant'Andrea Apostolo (ex parrocchiale)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche
1064 - XIV (prime informazioni intero bene)
La prima chiesa di Perarolo venne edificata nel 1064 sotto la dipendenza della Pieve di Torre, questo appare anche nelle "Rationes Decimarum Italiae", ma non viene citato il patrono. Nell'estimo papale del secolo XIV la nostra comunità cristiana viene valutata 17 lire di "piccoli" e in frammento di decima papale dei secoli XIII e XIV viene finalmente nominato il suo prete, tale Viviano.
1458 - 1810 (visita pastorale intero bene)
n questo periodo la chiesa era sottoposta al priore di S. Margherita di Vigonza, che a sua volta era alle dipendenze delle Benedettine del Monastero della Misericordia di Padova. Le monache, a cui spettava il giuspatronato di elezione del curato della chiesa, privilegio che durò fino alla soppressione Napoleonica del 25 Aprile del 1810. Facendo leva sul loro diritto di patronato il podestà di Padova nel 1666 obbligò le monache ad assumersi parte del restauro della chiesa. L'invito fu rinnovato ottant'anni dopo dal card. Rezzonico nella visita pastorale del 4 settembre 1748 "ecclesiam totam valbe angustam pro parochianorum numero atque humilem invenit" che invitò le monache "ut eambem ecclesiam in ampliorem et becentiorem formam rebigant". Un invito rinnovato ancora da parte del Vescovo Giustiniani il 7 Maggio 1780 in occasione di una sua visita.
1817 - 1844 (allungamento navata)
Solo nel 1817 fu rifabbricato il coro e dal 1841 al 1844 venne eseguito il lavoro di allungamento della navata.
1927 - 1933 (visita pastorale campanile)
Il campanile, che in occasione della visita pastorale del 20 maggio 1827 il parroco annotò essere stato demolito in parte per ordine dell'autorità civile perchè cadente, fu ricostruito nel 1833.
Descrizione
La chiesa vecchia di Perarolo è un edificio di culto costruito in un unico piano fuori terra, dagli esterni molto sobri. La facciata principale, suddivisa in due porzioni orizzontali da una cornice in rilievo, ha tre aperture: il portone principale, una finestra a semicircolare e una finestra tonda in sommità, all’interno del timpano con il quale si conclude la facciata. Internamente intonacata e dipinta di bianco, l’aula liturgica non ospita banchi per i fedeli, ma sedie disposte lungo due file principali, ai lati della navata. Il pavimento interno è in marmittoni di graniglia di marmo. I serramenti sono in legno.
Impianto strutturale
Chiesa a navata unica con presbiterio (voltato a crociera) leggermente rialzato con cappelline laterali ospitate dentro archi a pianta regolare.
Struttura
Le strutture portanti e le tamponature sono realizzate interamente in muratura. Presenti elementi lapidei, marmorei e lignei. La copertura del fabbricato è a due falde inclinate, con manto in coppi.
Torre campanaria
Il campanile, di pianta quadrata, è realizzato in laterizio, tranne che per il basamento, realizzato da blocchi di pietra lasciati a vista. Lungo il fusto della torre non sono presenti aperture. La cella campanaria aperta lascia a vista l’impianto delle campane.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
Presente un altare ligneo movibile e un semplice leggio anch'esso ligneo