chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Villa Pitignano Perugia Perugia - Citta' della Pieve cappella sussidiaria Santa Croce Parrocchia di Santa Maria Assunta di Villa Pitignano pianta; facciate; struttura/alzato; campanile ; pavimenti e pavimentazioni nessuno XI - XI(costruzione intero bene); 1295 - 1295(restauro intero bene); XIV - XIV(menzione intero bene); 1350 - 1350(menzione intero bene); 1361 - 1361(accatastamento intero bene); 1361 - 1361(proprietà intero bene); 1444 - 1444(menzione intero bene); 1485 - 1485(menzione intero bene); 1500 - 1500(menzione intero bene); 1572 - 1572(unione parrocchie); 1655 - 1655(passaggio di proprietà intero bene); XVIII - XVIII (restauro intero bene); 1763 - 1763(descrizione intero bene); 1805 - 1805(costruzione campanile); 1820 - 1820(relazione visita pastorale); 1890 - 1890(chiusura al culto chiesa); 1937 - 1937 (restauro intero bene); 1937 - 1937(riapertura al culto intero bene); 1944 - 1944(distruzione intero bene)
Cappella di Santa Croce
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di Santa Croce <Villa Pitignano, Perugia>
Ambito culturale (ruolo)
medievale (impianto originale)
Notizie Storiche
XI (costruzione intero bene)
La costruzione dell'edificio risale all'inizio del sec. XI.
1295 (restauro intero bene)
Da un'iscrizione, a caratteri gotico-romani, su una lapide andata perduta e posta sul fianco destro della chiesa, di cui parla lo storico Adamo Rossi nel "Giornale di erudizione artistica" del 1872, risulterebbe che l'edificio fu restaurato nel 1295, al tempo di papa Bonifacio VIII.
XIV (menzione intero bene)
Agli inizi del XIV sec. è menzionata la chiesa di Santa Croce, posta fuori del castello.
1350 (menzione intero bene)
La chiesa di S. Croce di Pitignano, dipendente dalla Pieve di S. Sebastiano, è iscritta nel Liber Beneficiorum.
1361 (accatastamento intero bene)
I beni della chiesa di Santa Croce furono accatastati nel 1361.
1361 (proprietà intero bene)
La chiesa nel 1361 era ancora sotto l'autorità di Pieve San Sebastiano.
1444 (menzione intero bene)
Appare nell'estimo del 1444.
1485 (menzione intero bene)
La chiesa è menzionata in un contratto d'affitto, per i suoi beni, datato 1 ottobre 1485.
1500 (menzione intero bene)
La chiesa anche nel 1500 fece il catasto dei suoi beni.
1572 (unione parrocchie)
Dalla visita pastorale del vescovo Della Rovere del 1572, risulta che in quello stesso anno la chiesa fu unita alla Parrocchia di Santa Maria in Pitignano.
1655 (passaggio di proprietà intero bene)
La chiesa di Santa Croce nel 1655 fu ceduta al vescovo di Perugia.
XVIII (restauro intero bene)
L'edificio fu tatto restaurare durante il sec. XVIII dalla nobile Diana Floramonti.
1763 (descrizione intero bene)
Dalla visita pastorale fatta da mons. Amadei nel 1763, risulta che nell'edificio esistevano tre altari.
1805 (costruzione campanile)
Il campanile fu fatto nuovo a timpano a spese di Galeotto Balioddi dopo il 1805.
1820 (relazione visita pastorale)
Dalla visita pastorale di monsignor Cittadini del 1820, risulta che lo stesso vescovo trovò la chiesa malandata come le case vicine.
1890 (chiusura al culto chiesa)
Dalla visita pastorale del 1890 di mons. Foschi, vescovo di Perugia, risulta che la chiesa fu chiusa per le tumulazioni fattevi in circostanze del colera e quindi non fu più officiata.
1937 (restauro intero bene)
Nel mese di aprile del 1937 l'edificio fu restaurato a spese dei signori Palazzetti e tutti i lavori furono affidati all'impresario Beniamino Fioroni.
1937 (riapertura al culto intero bene)
Il giorno dell'Ascensione, 6 maggio 1937, vi si celebrò la messa e la processione.
1944 (distruzione intero bene)
Durante gli eventi bellici tra il 22 e il 28 giugno 1944, la chiesa, che era stata restaurata da pochi anni, fu distrutta.
Descrizione
La chiesa è situata presso Villa Pitignano, frazione del comune di Perugia lungo la dorsale che a nord segue il Tevere, lungo una strada secondaria che sale a settentrione, in un contesto paesaggistico agreste. Di antiche origini, già degradata nell'Ottocento e restaurata nel 1937, nelle drammatiche giornate del passaggio del fronte, dal 22 al 28 giugno 1944, l'edificio, da cui si domina la valle del Tevere, fu occupato dall'esercito tedesco che vi collocò una postazione di artiglieria, alla quale rispose l'artiglieria alleata posizionata nei pressi di Pieve San Sebastiano, che distrusse completamente la cappella e gli edifici rurali circostanti. Da allora i ruderi di S. Croce, e i plessi affiancati, non sono più stati soggetti a restauro, quindi la chiesa è oggi ridotta a rudere, di cui permane la parte bassa delle facciate e il campanile a vela.
pianta
A forma rettangolare, con due campate ancora visibili e accesso laterale sul lato sx.
facciate
La principale, ridotta in macerie, permette di individuare l'impostazione simmetrica con portale al centro e due finestre del pellegrino basse quadrate. La facciata sx in pietra ha le aperture tamponate, una porta bassa e due finestre oblunghe. Nel retro permane invece il campanile a vela e la facciata dx è quasi completamente ricoperta di vegetazione.
struttura/alzato
La chiesa presenta le pareti in pietra e laterizio e palesa al suo interno la stratificazione del segno connessa all'evoluzione dello spazio: sul fondo, sotto una trave in legno, si notano le pietre più grandi che lasciano ipotizzare l'antecedenza di tale setto rispetto alle parti contigue dove si nota l'utilizzo del laterizio negli elementi d'angolo e una pietra di più minute fattezze. Senza copertura, senza alcuna decorazione, nella parete di fondo si possono notare tracce di possibili nicchie e nel lato l'imposta delle volte che trovano nelle paraste ancora visibili i necessari supporti. Nella parete di sx permane un peculiare armadio in ferro.
campanile
A vela con doppio fornice posto sula parete di fondo.