| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa di Santa Lucia e Santa Fede <Valdobbiadene> |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | 1456 (costruzione intero bene) Tra il XII e XIII secolo anche in Valdobbiadene si diffonde la memoria di molti Santi, venerati in vari oratori dislocati sul territorio, alcuni tutt’ora esistenti. E’ il caso anche dell’oratorio di Santa Lucia, sita in Località detta “Riva” di Valdobbiadene. Qui, ad opera dei Benedettini, sorse un oratorio dedicato a Santa Felicita, la monaca seguace delle regole di San Benedetto, vissuta in un monastero di Padova, presso S.Giustina. Qui, come pure anche a Romano degli Ezzelini, il nome “Santa Felicita” andò modificandosi nelle varie forme dialettali, e si trasformò in “Affidata”, “Fidata”, Fidà”, per diventare in epoca più recente “Fede”. Essendo riusciti ad ottenere una preziosa reliquia di Santa Lucia, l’oratorio in loc. Riva venne intitolato, quindi, a Santa Lucia (come primo posto) e Santa Fede. Tale oratorio, originariamente datato 1456, come la maggior parte dei fabbricati del paese. 1920 (ricostruzione intero bene) La chiesa venne seriamente danneggiata durante la Prima Guerra Mondiale, e fu quindi ricostruita nel 1920, arrivando così fino ai giorni nostri |
| Descrizione |
La chiesa di Santa Lucia è una chiesetta di borgata edificata lungo l’asse Nord-Sud. La chiesa è illuminata da una finestra semi-circolare posta sopra la porta ed un’altra uguale in centro al prospetto Ovest. A nord è collocato il presbiterio, raccordato al corpo della navata con un arco e rialzato di tre gradini rispetto a questa. Sulla parete nord del presbiterio è addossato un altare in pietra sormontato da tabernacolo ligneo sormontato dalla statua di Gesù e ai lati due statue raffiguranti Santa Lucia e Santa Fede. Anche il presbiterio è illuminato da due finestre circolari poste sui prospetti Est ed Ovest. Ad est della navata è collocato il corpo della sacrestia, dalla quale si accede anche al campanile a torre. Il campanile è dotato di orologio. La sacrestia è illuminata da due finestre rettangolari poste a sud e a nord.
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| Adeguamento liturgico |
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