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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Treviolo
Bergamo
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio
Parrocchia di San Giorgio Martire
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1990)
929 - 929(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1626 - 1687(costruzione campanile); 1665 - 1670(costruzione intero bene); 1740 - 1740(parrocchialità carattere generale); 1880 - 1880(rifacimento interno); 1888 - 1893(restauro interno); 1923 - 1923(completamento campanile); 1927 - 1927(restauro interno); 1940 - 1940(rifacimento sagrato )
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio Martire <Treviolo>
Altre denominazioni S. Giorgio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

929  (parrocchialità carattere generale)

prima attestazione dell’esistenza di una chiesa a Treviolo con il titolo di "basilica sancti Georgii" (Pergamene archivi Bergamo 1988). La piccola chiesa doveva dipendere allora dalla cattedrale di Sant’Alessandro in Bergamo

1575  (parrocchialità carattere generale)

l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visitando la parrocchia di San Giorgio a Treviolo, trovò che la cura era di circa 350 anime. Erano presenti la scuola del Corpo di Cristo e dei disciplinati di Sant’Anna

1626 - 1687 (costruzione campanile)

viene costruito il campanile

1665 - 1670 (costruzione intero bene)

costruzione dell'attuale chiesa

1740  (parrocchialità carattere generale)

consacrazione della chiesa per mano del vescovo Antonio Redetti con lo stesso titolo di S. Giorgio martire

1880  (rifacimento interno)

realizzazione della pavimentazione interna in marmo di Zandobbio

1888 - 1893 (restauro interno)

l'interno viene rinnovato nelle tinte e nelle dorature

1923  (completamento campanile)

sulla cuspide, rinnovata su progetto dell'ing. Giuseppe Locatelli, viene issata la grande statua in rame

1927  (restauro interno)

la chiesa è sottoposta internamente ad interventi di restauro

1940  (rifacimento sagrato )

nuova pavimentazione del sagrato in cemento policromo
Descrizione

la chiesa, orientata liturgicamente, è anticipata da un ampio sagrato pavimentato con disegno geometrico in parte con la stre di pietra ed in parte in ciotoli. La facciata è costituita da quattro lesene in pietra artificiale che si innalzano a tutta altezza reggendo con capitelli, la trabeazione con cornicione completo di gocciolatoio che serve da base ad un alto timpano settecentesco nel quale un’apertura ogivale accoglie la statua della Madonna. Sopra il timpano sono collocate le statue di S. Pietro e Paolo e tre angeli in ceppo. Al centro nella parte inferiore, è collocato il portale in marmo decorato da due colonne complete di basi e capitelli che reggono un timpano barocco spezzato al centro dalla statua di S. Giorgio che uccide il drago. Sempre nel settore centrale, in alto è posta una finestra con contorno in marmo. I due settori laterali presentano due nicchie contenenti le statue di S. Antonio e S. Luigi. Due corpi larghi quanto le lesene, rivestiti in pietra artificiale, concludono la facciata raggiungendo la quota delle due nicchie accennate in precedenza. Sopra questi corpi sono collocate due statue di Santi. Internamente è ad unica navata suddivisa in quattro campate. Nella prima campata sono collocati due affreschi. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare dedicato a S. Antonio, a destra quello dedicato a Cristo che porta la croce. Nella terza campata sono posti a sinistra e a destra gli ingressi laterali. Nella quarta campata a sinistra è posto l’altare della Madonna, a destra quello dell’Educazione della Vergine. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino. La sagrestia, come gli altri locali di servizio, sono raggiungibili sia da due ingressi posti ai lati dell’arco trionfale, sia da due ingressi posti ai lati del presbiterio
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in copi
Campane
il concerto di otto campane in "do cal.", fuso dalla ditta Bizzozero e consacrato dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi, fu reintegrato dopo la spoliazione bellica dalla ditta Colbachini con la fusione delle tre campane maggiori che furono consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi
Elementi decorativi
il portale d'ingresso ha colonne in marmo di Rezzato e reca scolpita nel cartiglio la data 1767, mentre gli angeli che lo adornano sono ottocenteschi
Elementi decorativi
gli affreschi della volta centrale, nell'alta abside e nelle cappelle laterali sono opera di Vincenzo Orelli (1778-1790)
Elementi decorativi
la vasca battesimale fu decretata dal vescovo Giovanni Emo attorno al 1620
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1990)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in marmo bianco. L'altare, disegnato dall'architetto Bruno Cassinelli è realizzato dalla ditta Remuzzi
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