chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rota d'Imagna Bergamo chiesa sussidiaria S. Gottardo Vesc. Parrocchia dei Santi Siro e Gottardo Vescovi Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1968/1970); ambone - aggiunta arredo (1968/1970) 1496 - 1496(costruzione intero bene); 1588 - 1588(costruzione torre campanaria); 1591 - 1591(parrocchialità carattere generale); 1614 - 1614(parrocchialità carattare generale); 1909 - 1909(parrocchialità carattere generale); 1938 - 1939(completamento interno); 1943 - 1943(completamento interno); 1947 - 1947(parrocchialità carattere generale)
Chiesa di San Gottardo Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Gottardo Vescovo <Rota Imagna>
Altre denominazioni
S. Gottardo Vesc.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1496 (costruzione intero bene)
la chiesa di san Gottardo in Rota Dentro si vuole costruita nel 1496
1588 (costruzione torre campanaria)
la torre campanaria risale al 1588
1591 (parrocchialità carattere generale)
venne eretta parrocchiale il 5 maggio 1591
1614 (parrocchialità carattare generale)
rimase unita con la chiesa matrice di San Siro in Rota Fuori fino al 1614, anno in cui il vescovo Giovanni Emo ne decretò la sua piena autonomia
1909 (parrocchialità carattere generale)
il concerto di cinque campane venne consacrato dal vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi il 20 marzo 1909
1938 - 1939 (completamento interno)
internamente le decorazioni, assieme ad alcuni dipinti, vennero nel 1938/39 realizzati da Tarcisio Brugnetti e Silvio Zambelli: essi comprendono le finte architetture , i quattro Evangelisti nella volta del presbiterio, e le medaglie sulla volta della navata che rappresentano la consegna delle chiavi a San Pietro, San Gottardo vescovo, San Giovanni Bosco, S Francesco Saverio in terra di missione.
1943 (completamento interno)
l’altare maggiore fu realizzato nel 1943 da Giovanni Arnoldi su disegno dell’architetto Mario Marenghi
1947 (parrocchialità carattere generale)
il 29 settembre 1947 il vescovo Adriano Bernareggi consacrava il nuovo altare maggiore, dedicandolo a San Gottardo e sigillandovi le reliquie dei Santi Pietro e Adriano
Descrizione
la facciata austera risulta suddivisa in tre settori da quattro lesene in pietra di Berbenna originanti da un basamento continuo realizzato con la stessa pietra. Il settore centrale, ove trovano posto il portale in granito serizzo con arco mistilineo e la soprastante finestratura, risulta più alto rispetto ai settori laterali e, sopra la cornice in pietra che evidenzia l'andamento a capanna delle falde, presenta un coronamento orizzontale su cui poggiano tre statue. Le specchiature sono intonacate. Internamente la chiesa si presenta ad unica navata, con pianta rettangolare, scandita in quattro campate, delle stesse dimensioni, da lesene terminanti con capitelli a volute dorate che fungono da sostesgno all'alta trabeazione sulla quale si imposta la copertura a volta a botte lunettata. La maggior parte delle decorazioni e dei dipinti, di cui l'interno della chiesa è particolarmente carico, si devono a realizzazioni di Tarcisio Brugnetti e Silvio Zambelli eseguite negli anni 1938-39: essi comprendono le finte architetture , i quattro Evangelisti nella volta del presbiterio, e le medaglie sulla volta della navata che rappresentano la consegna delle chiavi a san Pietro, San Gottardo vescovo, San Giovanni Bosco, S Francesco Saverio in terra di missione. Addossato alla parete di fondo del lato sinistro della prima campata trova posto la fonte battesimale ligneo; il lato destro invece è occupato da una nicchia con contorni in marmo contenente la statura di S. Antonio da Padova col Bambino. Il lato sinistro della seconda invece è stato utilizzato per l'inserimento della griglia del riscaldamento ad aria; il lato destro è occupato da un dipinto. La terza campata è occupata dagli ingressi laterali. Sul lato destro, esattamente all'altezza della lesena tra la seconda e la terza campata si colloca il pulpito in legno intarsiato. Negli spazi della quarta campata, seppur poco profondi, trovano posto du e cappelle con altari realizzati in marmi policromi. L'arco trionfale risulta di molto più stretto della facciata, tantè che ai suoi lati trovano spazio due nicchie contenenti le statue di San Giuseppe e San Rocco. Il presbiterio risulta rialzato, con pianta rettangolare coperto da cupola. La chiesa termina con abside semicircolare coperto con volta a spicchi. La pala di san Gottardo posta al centro dell’abside è attribuibile al pittore Carlo Ceresa, gli altri due quadri accanto raffigurano la vita di San Gottardo.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Coperture
copertura a due falde
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento è in basalto antico con lapidi funerarie del XVII e XVIII secolo
Elementi decorativi
gli elementi decorativi della facciata, lesene e cornici, sono realizzati in pietra di Berbenna
Elementi decorativi
il portale è in granito serizzo con coronamento ad arco mistilineo
Elementi decorativi
il settore centrale della facciata presenta un coronamento orizzontale su cui poggiano tre statue
Elementi decorativi
la maggior parte delle decorazioni e dei dipinti, di cui l'interno della chiesa è particolarmente carico, si devono a realizzazioni di Tarcisio Brugnetti e Silvio Zambelli eseguite negli anni 1938-39: essi comprendono le finte architetture , i quattro Evangelisti nella volta del presbiterio, e le medaglie sulla volta della navata che rappresentano la consegna delle chiavi a san Pietro, San Gottardo vescovo, San Giovanni Bosco, S Francesco Saverio in terra di missione
Elementi decorativi
il lato destro della prima campata è occupato da una nicchia con contorni in marmo contenente la statura di S. Antonio da Padova col Bambino
Elementi decorativi
sul lato destro, esattamente all'altezza della lesena tra la seconda e la terza campata si colloca il pulpito in legno intarsiato con scolpite statuette di Apostoli
Elementi decorativi
negli spazi della quarta campata, seppur poco profondi, trovano posto du e cappelle con altari realizzati in marmi policromi. Nello specifico l'altare del Carmine è in marmo nero con specchiature policromate
Elementi decorativi
due nicchie poste a fianco dell'arco trionfale contenengono le statue di San Giuseppe e San Rocco
Elementi decorativi
la pala di san Gottardo, apposta al centro dell’abside, è attribuibile al pittore Carlo Ceresa, gli altri due quadri accanto raffigurano la vita di San Gottardo
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1968/1970)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato un altare rivolto verso il popolo. L' altare in legno intagliato è opera dell'intagliatore Locatelli Carlo. Lungo il bordo della mensa riporta l'iscrizione "CAROLUS LOCATELLI ROTA DENTRO A.D. MCMLXVIII", indicazione della firma e della data dell'opera
ambone - aggiunta arredo (1968/1970)
L' ambone, realizzato in legno intagliato, è opera di riuso. Trattasi di cattedra catechetica con formella originale del 1800 raffigurante Gesù nel Tempio tra i dottori, adibita ad ambone dall'intagliatore Carlo Locatelli negli anni '60