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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sarnico
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Martino Vescovo
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1974)
XVII - 1705(preesistenze carattere generale); 1705 - XIX(costruzione intero bene); 1887 - XIX(ampliamento inetro bene); 1923 - 1923(ampliamento intero bene); 1938 - 1939(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Sarnico>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - 1705 (preesistenze carattere generale)

Adiacente alla chiesa .Parrocchiale, si trovava una piccola cappelletta che anticamente (1630 circa) fu fatta erigere dai fedeli in onore di S. Rocco, affinché li proteggesse dai contagi pestilenziali.

1705 - XIX (costruzione intero bene)

Nel 1705 l'allora parroco Giovanni Maria Albricci II, fece abbattere questa cappelletta e, nello stesso luogo, venne edificata una chiesa più grande che doveva servire anche come nuovo luogo di sepoltura. Il vero scopo era quello di creare un cimitero, distogliendo l'abitudine di seppellire i morti sul sagrato antistante la chiesa; a questo proposito furono fatte costruire all'interno cinque fosse di cui tre adibite a luogo di sepoltura e due ad ossario. Dal 1705 fino all'inizio del XIX secolo, periodo in cui fu costruito il nuovo cimitero, i morti furono seppelliti nella chiesa di S.Rocco.

1887 - XIX (ampliamento inetro bene)

nel 1887 vennero proposti diversiprogetti di ampliamento e di sistemazione del portico. Si proponeva "il prolungamento di due campate in avanti della chiesa, con la sistemazione del portico col frontone triangolare superiore da renderlo simmetrico alla stessa facciata della chiesa Parrocchiale

1923  (ampliamento intero bene)

Nel 1923 il parroco Pietro Bonassi face iniziare i lavori di ampliamento in base al progetto del 1887, e l'anno seguente, la nuova chiesa, allungata di almeno tre metri, veniva inaugurata con feste solenni. Durante i lavori, fu abbattuto un tratto della parete destra della chiesa per far posto alla grotta della Madonna di Lourdes

1938 - 1939 (restauro intero bene)

la chiesa subì interventi di restauro e rifacimento delle decorazioni interne
Descrizione

La chiesa di S. Rocco costruita a fianco della parrocchiale, è preceduta da un porticato sopraelevato di due gradini, chiuso da un parapetto in muratura, con una copertura in arenaria sagomata sorretta da quattro colonne sulle quali corre un architrave, il tutto in arenaria finemente lavorata. La facciata vera e propria della chiesa si presenta liscia e priva di decorazioni fatta eccezione per il timpano triangolare con profili che la corona; una porta con contorno in pietra costituisce l'ingresso principale della chiesa mentre due finestre ai lati del portale, sempre con contorno in pietra, illuminano la chiesa. Inoltre è presente sopra il portico una finestra rettangolare con cornice in pietra. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata con transetto leggermente più largo, coperto da volta a vela poggiante su quattro arcate. A destra del transetto, la chiesa presenta una grotta di Lourdes con il piccolo altare. Ai lati dell'altare maggiore due porte con contorno in pietra conducono una nella sagrestia e l'altra in un vano adibito a biblioteca.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata.
Pianta
chiesa a pianta rettangolare.
Coperture
il portico,coperto con tetto ad una falda con struttura in legno e copertura in coppi.
Elementi decorativi
durante i lavori di restauro avvenuti nel 1974 , sulla parete dietro l'altare, venne posta la grande tela raffigurante una Madonna con Bambino e a lato i due Santi Caterina da Siena e Domenico Gusman. Il gruppo centrale, nella frequente e tipica composizione piramidale, è contornato dalle quindici storielle dei misteri del Rosario.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1974)
in concomitanza di lavori di restauro e secondo le direttive del Concilio Vaticano II venne rifatto il pavimento del presbiterio e posizionato un altare comunitario rivolto verso il popolo. Tale altare venne costruito nella seconda metà del XIX secolo ed è in legno di noce con lavorazioni ad intaglio
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