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Chiesa di Maria Ausiliatrice
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Maria Ausiliatrice <Aplecchio, San Pellegrino Terme>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1630 - XVII (parrocchialità carattere generale)
il 15 ottobre 1630: Pelegrino Zanetto Mascheroni “…malato di peste lascia a la chiesuola che si deve fabricare ne la contrada di Aplechio tanta somma di denari che sia suficiente per comprar un calice et tutti li altri paramenti abili per celebrar la Messa”. Non siamo in grado di precisare quando iniziò e quando terminò il lavoro. Si pensa però, che l’opera sia stata intrapresa appena passata la burrasca del contagio
1737 - 1861 (parrocchialità carattere generale)
nei documenti antichi questa contrada è detta: “Aplechio, Apleggio, Pleg, Plegio”. Ha la sua chiesina dedicata a S.Sebastiano e S.Rocco. Il 5 giugno 1737, in occasione della visita pastorale del Vescovo redetti, i canonici convisitatori che son saliti a vederla hanno scritto: “S.Maria Addolorata in contrada di Plegio di diritto patronato di Giov. Battista de Mascheronibus con unico altare”. Nella visita del Vescovo Dolfin del luglio 1780 è detto: “S.Sebastiano e S.Rocco oratorio privato divoto et decente”. Il parroco Regazzoni, dopo la visita di Mons. Speranza del 1861, la descrive così: “Piccolo oratorio con sagrestia fornita appena del necessario arredo per Divin Sacrificio; serve da ancona un buon dipinto del Ceresa rappresentante L’Addolorata e S.Sebastiano”
1940 (restauro intero bene)
la chiesa viene sottoposta a lavori di restauro che interesseranno sia gli interni che gli esterni
Descrizione
posta nella frazione di Aplecchio, la piccola chiesa è preceduta da un porticato coperto da tetto a due spioventi, che copre anche il piccolo sagrato antistante, in cemento lisciato.
La facciata è semplice e presenta centralmente, nella parte inferiore, un portale in rilievo di un gradino rispetto al piccolo sagrato; affiancano il portale, due finestre complete di inferriata.
La chiesa è ad un’unica navata con pianta rettangolare, coperta da volta a botte con cornice di raccordo in stucco; a sinistra della navata è presente un ingresso che conduce alla sagrestia.
L’altare è in rilievo di un gradino rispetto alla navata ed addossata alla parete di fondo, vi è una nicchia contenete la statua della B.V. Maria Ausiliatrice
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
la copertura del tipo a capanna, con orditura in legno e manto in coppi, prosegue, solamente per la larghezza dell'aula, oltre il fronte principale fino ad innestarsi sull'edificio prospicente in modo da creare uno spazio coperto antistante l'ingresso.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo, realizzato in conglomerato