chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Romano di Lombardia Bergamo chiesa sussidiaria S. Maria ad Nives Parrocchia di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore Apostolo Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1980/1990) 1613 - 1617(costruzione intero bene); 1619 - 1619(parrocchialità carattere generale); 1634 - 1646(rifacimento intero bene); 1710 - 1710(completamento esterni); 1716 - 1716(costruzione avancorpo); 1721 - 1721(completamento interni); 1763 - 1763(completamento esterno); 1765 - 1765(completamento interni); 1767 - 1767(sopraelevazione torre campanaria); XIX - XIX(parrocchialità carattere generale); 1919 - 1919(parrocchialità carattere generale); 1936 - 1936(costruzione sacrestia); 1951 - 1951(completamento esterni)
Chiesa di Santa Maria ad Nives
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria ad Nives <Romano di Lombardia>
Altre denominazioni
S. Maria ad Nives
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1613 - 1617 (costruzione intero bene)
la chiesa venne edificata, inizialmente come cappella votiva, su un terreno donato da Gio Maria Ripa, ad opera di M. Jeronimo di Rossi de Schalph, della famiglia Polissena
1619 (parrocchialità carattere generale)
il consiglio degli abitanti del Borgo Serio deliberò che la cappella venisse ampliata in modo da potervi celebrare la Messa
1634 - 1646 (rifacimento intero bene)
nel 1634 la chiesa non era ancora "in stato di celebrarvi di continuo" la Messa, tuttavia fu tra questa data e il 1646 che venne eseguito il nucleo più importante. L'impianto architettonico è interamente attribuibile all'architetto romanese Gio Antonio Rossi, detto Polissena
1710 (completamento esterni)
venne completata la facciata
1716 (costruzione avancorpo)
venne costruito un piccolo portico davanti alla chiesa con due colonne in pietra di Sarnico
1721 (completamento interni)
venne installata nella contro facciata la cantoria, ad opera di Paolo Cagnana
1763 (completamento esterno)
venne chiusa la finestra a serliana della facciata per poter procedere all'installazione delle canne e dei mantici dell'organo
1765 (completamento interni)
venne collocato l'organo, opera di Giuseppe Missaglia di Bergamo
1767 (sopraelevazione torre campanaria)
il campanile venne innalzato portandolo agli attuali 19 metri
XIX (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne sottratta al culto ed utilizzata come lazzaretto durante le epidemie di colera
1919 (parrocchialità carattere generale)
dopo la prima guerra mondiale, periodo durante il quale la chiesa venne utilizzata come locale di isolamento e cura delle malattie infettive, la chiesa venne restituita al culto nel 1919
1936 (costruzione sacrestia)
venne realizzata, alla destra del presbiterio, la sacrestia
1951 (completamento esterni)
viene realizzato l'impianto elettrico per l'illuminazione della chiesa e della torre campanaria. In quell'occasione viene sistemata anche l'illuminazione elettrica a luce riflessa della volta della chiesa
Descrizione
la facciata principale è delimitata da due lesene di ordine gigante, in laterizi a vista, con capitelli a volute, intonacati. Esse sorreggono un'alta trabeazione al di sopra della quale poggia il timpano triangolare a conclusione della facciata. Nella specchiatura centrale, intonacata trovano posto, inferiormente, il portale d'ingresso ai cui lati sono due finestre rettangolari con eleganti cornici concluse da trabeazione. Il portale, in laterizi a vista, formato da due sottili lesene, poggianti su alti basamenti, con capitelli a volute che sorreggono una trabeazione su cui poggia un timpano triangolare, quasi a riprodurre in piccolo il motivo principale della facciata. Nella porzione superiore, al centro, si trova un'apertura a serliana con davanzale, colonne e cornici in laterizi a vista; ai lati due nicchie rettangolari poco profonde, probabilmente in origine due finestre. Tutte le aperture della porzione superiore sono state tamponate nel XVIII secolo per poter procedere con la posa, in controfacciata, dell'organo. Internamente la chiesa presenta un'unica navata a pianta rettangolare. La navata è divisa in tre campate da lesene scanalate con semplici basamenti e capitelli a volute; esse sorreggono un'importante trabeazione completa di fregio, conclusa da un cornicione sporgente. Sopra il cornicione, in corrispondenza delle lesene, si impostano gli archi a tutto sesto della copertura che dividono le volte a crociera a copertura delle campate. Nella parte superiore della controfacciata, sotto la trabeazione, è in opera una cantoria lignea, realizzata nel XVIII secolo da Paolo Cagnana, al centro della quale si trova la cassa dell'organo. Nelle lunette della seconda campata si trovano delle aperture ad illuminare l'interno della chiesa, nella specchiatura di sinistra si può notare il profilo del pulpito, demolito nel 1957. Alle specchiature della terza campata sono addossati due altari lignei dedicati rispettivamente: a S. Pantaleone, quello di destra, con tela raffigurante il Santo e a S. Mauro, quello di sinistra, con tela che rappresenta il Santo che guarisce una donna con gruccia. Il presbiterio, coperto da volta a botte, risulta ristretto e sopraelevato di un gradino rispetto alla navata. L'arco trionfale è decorato da un affresco raffigurante Dio Padre, al centro, con l'Annunciata, sulla destra, e l'Angelo Annunciante, sulla sinistra. La volta del presbiterio è anch'essa decorata a fresco, nel riquadro centrale è raffigurata la Traslazione della Santa Casa di Loreto, mentre nel medaglione di destra è l'Immacolata e in quello di sinistra l'Assunta. L'altare maggiore, con mensa e tabernacolo in marmo, presenta un'ancona in stucco con due colonne addossate alla parete che sorreggono la cimasa dell'edicola. Entro quest'ultima, protetta da vetrata è presente la statua della Madonna
Impianto strutturale
edificio a muratura continua
Coperture
copertura a due falde con manto in coppi di laterizio
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento interno è in cotto a recupero del '600 e '700
Elementi decorativi
la facciata principale è delimitata da due lesene di ordine gigante, in laterizi a vista, con capitelli a volute, intonacati. Esse sorreggono un'alta trabeazione al di sopra della quale poggia il timpano triangolare a conclusione della facciata
Elementi decorativi
il portale d'ingresso, in laterizi a vista, formato da due sottili lesene, poggianti su alti basamenti, con capitelli a volute che sorreggono una trabeazione su cui poggia un timpano triangolare, quasi a riprodurre in piccolo il motivo principale della facciata
Elementi decorativi
nella porzione superiore della facciata, al centro, si trova un'apertura a serliana con davanzale, colonne e cornici in laterizi a vista. Questa apertura, come anche le laterali, è stata tamponata nel XVIII secolo per poter procedere con la posa, in controfacciata, dell'organo
Elementi decorativi
la navata è divisa in tre campate da lesene scanalate con semplici basamenti e capitelli a volute; esse sorreggono un'importante trabeazione completa di fregio, conclusa da un cornicione sporgente. Sopra il cornicione, in corrispondenza delle lesene, si impostano gli archi a tutto sesto della copertura che dividono le volte a crociera a copertura delle campate
Elementi decorativi
nella parte superiore della controfacciata, sotto la trabeazione, è in opera una cantoria lignea, realizzata nel XVIII secolo da Paolo Cagnana, al centro della quale si trova la cassa dell'organo
Elementi decorativi
nella specchiatura di sinistra della seconda campata si può notare il profilo del pulpito, demolito nel 1957
Elementi decorativi
alle specchiature della terza campata sono addossati due altari lignei dedicati rispettivamente: a S. Pantaleone, quello di destra, con tela raffigurante il Santo e a S. Mauro, quello di sinistra, con tela che rappresenta il Santo che guarisce una donna con gruccia
Elementi decorativi
l'arco trionfale è decorato da un affresco raffigurante Dio Padre, al centro, con l'Annunciata, sulla destra, e l'Angelo Annunciante, sulla sinistra
Elementi decorativi
la volta del presbiterio è decorata a fresco, nel riquadro centrale è raffigurata la Traslazione della Santa Casa di Loreto, mentre nel medaglione di destra è l'Immacolata e in quello di sinistra l'Assunta
Elementi decorativi
l'altare maggiore, con mensa e tabernacolo in marmo, presenta un'ancona in stucco con due colonne addossate alla parete che sorreggono la cimasa dell'edicola. Entro quest'ultima, protetta da vetrata è presente la statua della Madonna
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980/1990)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato un altare rivolto verso il popolo. L' altare è realizzato in legno