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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pagazzano
Bergamo
chiesa
parrocchiale
Ss. Nazario e Celso
Parrocchia dei Santi Nazario e Celso Martiri
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (19080-1990)
1217 - XIV(parrocchialità carattere genearle); 1568 - 1645(parrocchialità carattere generale); 1725 - 1762(ristrutturazione intero bene); 1783 - 1783(parrocchialità carattere generale); 1820 - 1820(passaggio di proprietà carattere generale); 1877 - 1890(ampliamento intero bene); 1900 - 1900(parrocchialità carattere generale); 1906 - 1910(completamento interno); 1951 - 1951(parrocchialità carattere generale)
Chiesa dei Santi Nazario e Celso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Nazario e Celso <Pagazzano>
Altre denominazioni Ss. Nazario e Celso
Autore (ruolo)
Piccinelli, Antonio (progetto campanile (1890))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1217 - XIV (parrocchialità carattere genearle)

la pieve di Pagazzano "cum parochia sua" è citata in una bolla di papa Onorio III del 1217, tra i territori extra diocesani appartenenti alla chiesa pavese. Questa, pur essendo ubicata all’interno del territorio della diocesi di Cremona, era sottoposta al vescovo di Pavia, tant’è che veniva menzionata nel catalogo delle "Rationes decimarum" della diocesi pavese del XIV secolo. Da questo estimo censuario si ricava inoltre che dalla pieve di Pagazzano intitolata ai Santi Nazario e Celso, dipendeva la chiesa di Santa Maria "de supra Valles de Planengo"

1568 - 1645 (parrocchialità carattere generale)

in alcune relazioni degli anni 1568, 1571 e 1645, è documentato che la chiesa aveva una sola navata e la copertura era a volta a quattro archi. Nel 1571 la chiesa risultava esser senza il campanile, la sagrestia ed il cimitero il battistero; nel 1645 invece la chiesa era dotata di campanile, sagrestia e il cimitero posta accanto

1725 - 1762 (ristrutturazione intero bene)

la chiesa fu sottoposta a numero interventi e modifiche. Esternamente vennero effettuate modifiche alla facciata introducendo il portale in marmo id Zandobbio; internamente venne realizzato l'altare dedicato a S. Antonio da Padova e rifatto il locale della sagrestia con volta in cotto

1783  (parrocchialità carattere generale)

nella relazione dell’arciprete in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Ignazio Maria Fragagnesch, in data 26 settembre del 1783, la chiesa parrocchiale risultava intitolata ai Santi Nazario e Celso

1820  (passaggio di proprietà carattere generale)

il passaggio alla diocesi bergamasca, iniziato la con lettera apostolica di Pio VII, in cui si comunicava all’arcivescovo di Milano la decisione di staccare la parrocchia di Pagazzano dalla diocesi di Pavia per annetterla alla diocesi di Bergamo, si concluse con una comunicazione in data 9 settembre 1820

1877 - 1890 (ampliamento intero bene)

più volte rinnovata nei secoli, la chiesa ebbe l'assetto definitivo con l'ampliamento iniziato l'otto febbraio 1877 e concluso nel 1890 dall'impresa Giovanni e Carlo Piccinelli. La chiesa ampliata aveva così le navate laterali. Inoltre venne innalzato il nuovo campanile e costruita anche la cappella dell'Immacolata

1900  (parrocchialità carattere generale)

la chiesa venne consacrata con il titolo dei Santi Nazario e Celso dal vescovo Guindani che incluse nell'altare maggiore le reliquie dei Santi Clemente, Felice e Pellegrino

1906 - 1910 (completamento interno)

gli interni vennero completati e venne costruito il nuovo organo

1951  (parrocchialità carattere generale)

l'11 agosto 1951 il vescovo Bernareggi consacrò le nuove campane in sostituzione di quelle requisite nel 1942
Descrizione

la chiesa, dedicata ai Santi Nazario e Celso, è situata nel centro storico di Pagazzano, paese ubicato a sud della pianura bergamasca. La facciata intonacata, preceduta da un ampio sagrato pavimentato in ciottoli, è suddivisa in cinque settori, da lesene che sorreggono il cornicione che la divide in due ordini. Nel settore centrale del primo ordine è posto il portale in marmo di Zandobbio, sormontato da stemma vescovile. I settori laterali si presentano lisci ed intonacati. Il secondo ordine è suddiviso in maniera similare a quello inferiore e presenta centralmente una finestra ad arco con contorno in pietra. Nel primo e quinto ordine sono collocate due finestre, una per parte, sempre ad arco. Lesene complete di basi e capitelli sorreggono il cornicione su cui poggia il timpano triangolare che si limita solo alla parte centrale della facciata ed è raccordato alle estremità, mediante muretti rampanti sulle quali sono poste statue di Santi. La chiesa presenta internamente tre navate a pianta rettangolare, ed è suddivisa in quattro campate da lesene cruciformi poggianti su alto basamento, complete di capitelli dorici; sopra i capiteli si imposta la volta a crociera. Nella parete di sinistra della prima navata, troviamo: nella prima campata il Fonte Battesimale, nella seconda campata le tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis, segue la terza campata con l'accesso alla cappella laterale e la quarta campata con tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. Nella quinta ed ultima campata, sulla parete di fondo, è posto l'altare dedicato a S. Giuseppe. Nella parete destra della terza navata troviamo:nella prima campata troviamo un epigrafe che ricorda la dedicazione della chiesa, nella seconda campata tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis, segue la terza campata con l'ingresso laterale e anche nella quarta campata, tele raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. Nella quinta ed ultima campata, nella parete di fondo, è posto l'altare dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Sopraelevato di cinque gradini, è il presbiterio con pianta rettangolare coperta da volta a botte e concluso con un coro absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente alla sagrestia e ad un locale deposito
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a tre navate con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in laterizi
Elementi decorativi
la decorazione generale con molto medaglie si deve a Girolamo Poloni di Martinengo, che si avvalse per le dorature, dell'aiuto di Luigi Bergaminelli (1906)
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (19080-1990)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posizionato un altare rivolto verso il popolo. L' arredo è realizzato in legno intagliato dipinto e dorato
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