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Gandosso
Bergamo
chiesa
sussidiaria
Madonna del Castello
Parrocchia dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria
Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Campane; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
1590 - 1590(parrocchialità carattere generale); 1659 - 1659(parrocchialità carattere generale); 1781 - 1781(parrocchialità carattere generale)
Chiesa della Madonna del Castello
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Castello <Gandosso>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1590  (parrocchialità carattere generale)

dalle visite pastorali dei Vescovi di Bergamo risulta esistente una cappelletta della B. V. del Castello

1659  (parrocchialità carattere generale)

ella Visita Pastorale di Gregorio Barbarigo a Calepio nel 1659 si dice che a Gandosso c'è l' Oratorio detto “La Chiesa Nuova”: dal confronto con altri documenti dell’epoca si deduce che questa Chiesa Nuova è proprio la Madonna del Castello

1781  (parrocchialità carattere generale)

nella relazione fatta dal rettore della parrocchia di Gandosso in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 23 giugno 1781, si annotava che entro i confini della parrocchia c’era l’oratorio intitolato alla Santissima Vergine Maria
Descrizione

il santuario della Madonna del Castello, costruito sul crinale del monte omonimo a poca distanza dalla Parrocchiale è orientato con l’abside a nord ed è preceduta dal sagrato pavimentato in selciato delimitato da un parapetto in muratura. La facciata è preceduta da un portico con pareti intonacate e accoglie centralmente l’ingresso ad arco, rialzato di un gradino e chiuso da cancellata in ferro battuto. L’ingresso è affiancato da due finestre ad arco, una per lato, complete di davanzale e inferriate. Conclude l’ architettura del portico il cornicione e il timpano triangolare. La facciata vera e propria è intonacata e ospita centralmente l’ingresso. Internamente presenta navata unica, con pareti intonacate e arricchiate da quadri raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. Le pareti sono concluse da trabeazione, cornicione e volta a botte intonacata. Una finestra posta nella parete di destra della navata, illumina l’interno. L’arco trionfale che divide la navata dal presbiterio, è costituito da lesene terminanti con capitelli, trabeazione e cornicione. Il presbiterio è rialzato di due gradini ed è coperto da volta a botte. L’altare è posto sulla parete di fondo del presbiterio. Sopra di questo è posto un affresco raffigurante la Madonna con Bambino in Trono
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di due gradini presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con la parete di fondo piana
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
Campane
concerto di 3 campane in MI4 fuso nel 1899 dalla Fonderia Pruneri. Dopo la requisizione bellica vengono poste due nuove campane in "fa 4" e "sol 4" rifusi nel 1951 dalla Fonderia Broili
Elementi decorativi
all’interno è custodito il settecentesco ciclo pittorico delle Via Crucis attribuita a E. Albrici ed alcuni singolari Ex voto
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1990)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. L'arredo è realizzato in legno
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