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restauro
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Grumello del Monte
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Nicola
Parrocchia Santissima Trinità
Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1977)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1555 - 1555(parrocchialità intero bene); 1575 - 1592(parrocchialità intero bene); 1604 - 1604(parrocchialità intero bene); 1690 - 1698(costruzione campanile); 1781 - 1781(parrocchialità intero bene); XX - 1914(restauri intero bene)
Chiesa di San Nicola
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Nicola <Grumello del Monte>
Altre denominazioni Chiesa di San Nicolò
Santuario della Madonna del Buon Consiglio
S. Nicola
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

la storiografia locale ritiene la chiesa fondata dal cardinale Longo nel XIV secolo. La primitiva chiesa è descritta con quattro altari, poco luminosa, avendo due sole finestre, con il presbiterio rivolto ad est, maleodorante a causa delle sepolture, senza cimitero e senza casa parrocchiale.

1555  (parrocchialità intero bene)

la chiesa è documentata e descritta nella visita pastorale del 1555, come luogo nel quale si amministrano i sacramenti sia per la lontananza, sia per il cattivo stato di conservazione dell'allora parrocchiale di S. Siro

1575 - 1592 (parrocchialità intero bene)

Carlo Borromeo la trova sufficientemente ampia nel 1575, mal nel 1579 il vescovo Ragazzoni impone di ingrandirla utilizzando anche il materiale proveniente dalla due chiese rovinate di Santo Stefano e San Pietro, nel 1592 il vescovo Milani scrive nella relazione che i lavori nella chiesa non sono ancora ultimati

1604  (parrocchialità intero bene)

questa chiesa venne consacrata nel 1604 da vescovo Emo.

1690 - 1698 (costruzione campanile)

addossato alla chiesa c'è il campanile costruito in pietra di Sarnico, ornato da mascheroni in marmo di Zandobbio, realizzati dall'artista Pirovano nel 1698, e sormontato dalla statua sempre in marmo raffigurante S. Nicola. Il campanile oggi serve anche la chiesa parrocchiale ed è dotato di un concerto di otto campane in do maggiore.

1781  (parrocchialità intero bene)

per il fatto che vi si seppellivano i morti nella relazione del parroco al tempo della visita del vescovo Dolfin, questa chiesa veniva chiamata la cappella del cimitero e già sin d'allora vi si conservava il quadro venerato della Madonna del Buon Consiglio. Per detta devozione, oggi questo edificio è chiamato anche Santuario della Madonna del Buon Consiglio.

XX - 1914 (restauri intero bene)

la chiesa venne restaurata sia internamente che esternamente.
Descrizione

questa chiesa si affaccia sul sagrato dell'attuale chiesa parrocchiale ed è orientata liturgicamente. é preceduta da un alto pronao in muratura con aperture sul davanti ad arco poggiante su due lesene a forma di colonne addossate alla parete e realizzate in pietra di Sarnico. E' pure dotata di un cancello di chiusura in ferro a due ante. Il pronao è coperta con volta a vela dove è raffigurato S. Nicola in gloria. La chiesa riceve luce, oltre che dall'arco d'ingresso, da due finestre poste sui lati sud e nord, piuttosto alte e dotate di inferriata.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Coperture
Copertura a falde con struttura in legno e manto di copertura in coppi di laterizio
Pianta
la chiesa presenta una pianta ad unica navata, con al centro in opera su quattro arconi una luminosa tazza, preceduta e seguita da due piccole campate ad andamento curvo che la raccordano alla facciata ed all'arco trionfale del presbiterio che è poco profondo a pianta rettangolare, coperto da volta a botte.
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento della chiesa è in marmo grigio e sono state conservate le sei pietre sepolcrali in marmo di Zandobbio con relativa botola, senza alcuna scritta.
Elementi decorativi
La decorazione è tutta pittorica, in stile barocco, con leggere dorature ai capitelli. Nella lunetta sopra la parete di fondo è raffigurato S. Michele Arcangelo e nella tazza grande la scena di Giuda Maccabeo. Sopra una lesena, nella macchiatura a finto marmo, si legge "Bonomia docet", attribuibile al bolognese Francesco Monti.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1977)
viene ristrutturato il presbiterio e sostituita la pavimentazione; inoltre viene posizionato un altare comunitario rivolto verso l'aula in funzione delle direttive dettate dal Concilio Vaticano II
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