chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Carona Bergamo chiesa sussidiaria S. Giovanni decollato Parrocchia di San Giovanni Battista Impianto strutturale; Pianta; Coperture altare - aggiunta arredo (1985-1995) 1450 - 1450(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1780 - 1780(parrocchialità carattere generale); XIX - XIX(parrocchialità carattere generale); 1851 - 1861(parrocchialità carattere generale); 1900 - 1950(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni decollato
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Giovanni decollato <Carona>
Altre denominazioni
S. Giovanni decollato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1450 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa dedicata a S. Giovanni decollato, venne eretta parrocchiale dal vescovo Barozio che la smembrò dalla chiesa di S. Bartolomeo in Branzi e la consacrò con l'antico titolo
1575 (parrocchialità carattere generale)
venne visitata il 4 ottobre da S. Carlo durante la sua visita apostolica e veniva descritta con tre altari vagamente decorati a stucco
1666 (parrocchialità carattere generale)
nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia posta sotto l’invocazione di San Giovanni Battista di Carona, sita in Valle Brembana Superiore e dipendente dalla pieve di "San Martino oltre la Gogia", risultava essere "mercenaria delli vicini del comune". Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1780 (parrocchialità carattere generale)
in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 7 luglio 1780, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, istituita l’anno 1723 e amministrata da un sindaco e da un tesoriere, la scuola del Rosario, presso l’altare omonimo, e la scuola della Dottrina cristiana
XIX (parrocchialità carattere generale)
la chiesa per molto tempo non venne utilizzata perché versava in cattive condizioni statiche e per questo motivo si decise la costruzione della nuova chiesa parrocchiale
1851 - 1861 (parrocchialità carattere generale)
nel registro dello Stato del clero relativo all’anno 1861, la parrocchia di San Giovanni Battista di Carona risultava sottoposta alla vicaria di San Martino oltre la Goggia, entro la quale erano infatti riconfluite, già dal 1851 le parrocchie anticamente comprese nella vicaria di Branzi. A quest’epoca la comunità di Carona contava 630 anime, ed era retta da un parroco affiancato da un coadiutore. Entro la circoscrizione parrocchiale era compreso l'oratorio dipendente di San Rocco
1900 - 1950 (restauro intero bene)
in questo lasso di tempo venne restaurata e vennero eseguiti interventi di consolidamento strutturale
Descrizione
preceduta da un breve sagrato, presenta una facciata dalle linee semplice ed intonacata. Al centro è posto il portale con contorno in pietra sormontato da due piccole e strette finestre. Più in alto e centrali sono collocate tre finestre strette ad arco. La facciata presenta una parte centrale più alta conclusa da tetto a due spioventi con gronda in muratura. Internamente si presenta con pianta rettangolare a tre navate separate da colonne su cui si impostano gli archi che sorreggono il cornicione e la volta a botte che copre la navata centrale. Le navate sono divise in tre campate. Nella prima campata le pareti si presentano lisce ed intonacate. Nella seconda campata sono posti a sinistra e a destra gli ingressi laterali. Nella terza ed ultima campata sono presenti due finestre, una per parte. Sulla parete di fondo delle navate laterali sono collocati a sinistra e a destra due altari dedicati rispettivamente alla Madonna e a S. Antonio da Padova. Il presbiterio è rialzato di due gradini rispetto alla navata, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è a pianta rettangolare ed è coperto anch’esso da volta a botte. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente al campanile e alla sagrestia
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a tre navate con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1985-1995)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. L'arredo, dalle semplici forme, è realizzato in legno