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Chiesa di San Domenico
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Domenico <Carenno>
Altre denominazioni
S. Domenico
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche
1745 (costruzione intero bene)
costruita in memoria delle vittime della cosiddetta “peste manzoniana” di quasi un secolo prima (1630), molto probabilmente su un luogo di culto preesistente
Descrizione
posta fuori dal centro abitato, la chiesa, raggiungibile tramite una scalinata in pietra è preceduta dal sagrato è collegato al cancello d’ingresso, tramite un marciapiede pavimentato in in ciottoli. La facciata intonacata è preceduta da un portico in opera su colonne poggianti su alto basamento. Il portico è aperto ad arco nel settore centrale ed è concluso da tetto con struttura in legno a tre spioventi e manto in coppi. La facciata vera e propria ospita centralmente l’ingresso con contorno in pietra, affiancato da due finestre rettangolari con contorno in pietra e complete di inferriate. In alto e centrale è posta una finestra rettangolare. L’edificio è concluso da copertura a due falde. L’interno ad unica navata è coperto da volta a botte ed è diviso in due campate da lesene che sorreggono il cornicione perimetrale. Le pareti della navata sono riccamente decorate con affreschi che rappresentano le quattro virtù cardinali: a sinistra giustizia e fortezza, a destra prudenza e temperanza. Il presbiterio è rialzato di un gradino ed è coperto da volta a botte; una finestra posta a sinistra lo illumina. Un ingresso a destra conduce alla sagrestia. Addossato alla parete di fondo è posto un altare in legno
Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare. Il presbiterio, rialzato di un gradino presenta anch'esso pianta rettangolare e si conclude con la parete di fondo piana
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
al suo interno si trova un particolarissimo ciclo di affreschi raffiguranti teschi e scheletri. I soggetti principali sono scheletri a grandezza naturale, disposti in quattro “quadri”. In ciascuna nicchia dipinta si trovano due figure: quelle con il mantello verde sono le cinque Virtù cardinali Prudenza e Temperanza sulla parete destra, Giustizia e Fortezza sulla sinistra (distinguibili dagli oggetti che portano in mano) che accompagnano gli altri quattro scheletri che rappresentano invece i peccatori
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II viene posato, al centro del presbiterio un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in ferro