chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bergamo Bergamo chiesa parrocchiale S. Grata Parrocchia di Santa Grata inter Vites Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Elementi decorativi; campanile altare - aggiunta arredo (1974-1975) VIII - 774(parrocchialità carattere generale); 1304 - 1304(parrocchialità carattere generale); 1360 - 1360(parrocchialità carattere generale); 1399 - 1399(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); 1660 - 1660(parrocchialità carattere generale); 1666 - 1666(parrocchialità carattere generale); 1750 - 1750(costruzione intero bene); 1781 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1781 - 1781(parrocchialità carattere generale); 1888 - 1888(costruzione interno ); 1904 - 1906(completamento interno); 1935 - 1935(rifacimento interno); 1955 - 1956(restauro esterno)
Chiesa di Santa Grata
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Grata <Bergamo>
Altre denominazioni
S. Grata
Autore (ruolo)
Alessandri, Achille (progetto chiesa (1750))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
VIII - 774 (parrocchialità carattere generale)
la prima notizia documentaria relativa ad una cappella dedicata a Santa Grata in Bergamo risale all’VIII secolo. Nel testamento del gasindio regio Taido del 774, infatti, è citata una "basilica Sancte Grate" sita "prope civitate Bergomate"
1304 (parrocchialità carattere generale)
nell’elenco dei rappresentanti delle chiese al sinodo del 1304 è infatti nominato un "pre Pergaminus de Sancte Grate inter vites"
1360 (parrocchialità carattere generale)
nella "nota ecclesiarum" che registra le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi, è nominata la chiesa di Santa Grata "capela civitatis Bergomi" con due benefici
1399 (parrocchialità carattere generale)
a chiesa fu consacrata dal vescovo Brachino Besozzi
1575 (parrocchialità carattere generale)
in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, del 24 settembre, la parrocchiale di Santa Grata inter vites, "extra moeniam constructa", risulta consacrata
1660 (parrocchialità carattere generale)
nel 1660, per indulto di Alessandro VII, venne insignita del titolo di prepositurale
1666 (parrocchialità carattere generale)
nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi,si legge che nella parrocchiale di Santa Grata detta inter Vites situata nel Borgo Canale, erano erette le scuole del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore e del Rosario presso l’altare della Beata Vergine Maria
1750 (costruzione intero bene)
l'attuale chiesa fu progettata dall'architetto Achille Alessandri
1781 (parrocchialità carattere generale)
in occasione della visita pastorale del vescovo Gian Paolo Dolfin avvenuta il 19 agosto 1781, nella parrocchiale risultano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, e la confraternita del Santissimo Rosario presso l’altare omonimo. La scuola della Dottrina cristiana è eretta presso l’altare di Sant’Anna
1781 (parrocchialità carattere generale)
la chiesa venne consacrata dal vescovo Gian Paolo Dolfin, il 24 agosto 1781
1888 (costruzione interno )
venne realizzata la cappella dedicata poi a S. Pellegrino ed affrescata da Giovanni Cavalleri
1904 - 1906 (completamento interno)
la decorazione interna fu eseguita sotto la direzione dell'architetto Fornoni Elia
1935 (rifacimento interno)
viene posata una nuova pavimentazione
1955 - 1956 (restauro esterno)
rifacimento del timpano e restauro della facciata e del campanile
Descrizione
la facciata è intonacata, suddivisa in tre settori da lesene e contro-lesene poggianti su un basamento in marmo di Zandobbio e terminano con capitelli corinzi sopra i quali corre una trabeazione completa di fregio e timpano triangolare. All’interno del fregio è posta una scritta che ricorda la dedicazione alla chiesa. Nel settore centrale è presente, entro leggero sfondato ad arco, il portale in marmo di Zandobbio dotato di colonne a tutto tondo con relative basi e capitelli corinzi che reggono un timpano curvo. Sopra il portale vi è una finestra con relativo davanzale. Nei settori laterali, vi son i ingressi secondari che si limitano in altezza e si raccordano al settore centrale mediante muretti rampanti sormontati da due statue raffiguranti a sinistra S. Lupo e a destra S. Grata. Leggermente arretrato è il campanile che prosegue sovrastando di poco, la cupola della chiesa. Internamente presente pianta a croce greca coperta da tazza circolare. I quattro settori agli angoli della croce sono costituiti da quattro vestiboli: i primi due in controfacciata ospitano gli ingressi secondari, gli altri due posti verso il presbiterio ospitano due ingressi che immettono a sinistra nella sagrestia e, a destra, nella cappella di S. Pellegrino. Sopra ogni vestibolo è presente un matroneo aperto ad arco su due lati verso la chiesa e dotato di balaustra in marmo. I quattro bracci della croce, sono coperti da volte a botte e terminano con parete piana nella quale sono ricavate a sinistra e a destra rispettivamente le cappelle della Madonna del S. Rosario e quella di S. Anna.
Ai lati della prima cappella sono presenti due porte che conducono al campanile e alla sagrestia, mentre ai lati della seconda cappella vi sono due ingressi laterali.
La cappella di S. Pellegrino, ha pianta quadrata con angoli smussati ed è coperta da tazza circolare in opera su quattro arcate. La sagrestia è coperta da una volta che si raccorda ad uno sfondato centrale dipinto. Lesene in stucco poggiano su basamenti in marmo e terminano con capitelli anch’essi in stucco, sui quali corre un cornicione su cui si imposta la volta a botte e la cupola circolare. Nella volta sono state ricavate: tre finestre di cui due sopra le due cappelle e una nella parete in controfacciata; altre quattro poste all’altezza della cupola illuminano la navata. Il presbiterio si apre con arco trionfale in prosecuzione del braccio longitudinale della croce; esso è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata da tre gradini.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta a croce greca
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
il solenne ed armonioso interno è tutto dominato dall'ampia cupola che reca al centro la Gloria di S. Grata, tela tonda di Francesco Polazzo. La decorazione generale fu eseguita nelgli anni 1904-1906 sotto la direzione dell'architetto Elia Fornoni, lo stesso che nel 1888 realizzò la cappella di S. Pellegrino affrescata da Giovanni Cavalleri
Elementi decorativi
nel 1961 Trento Longaretti illustrò quattro sacramenti in piccole tele e affrescò il battistero rinnovato da Luigi Angelini con una vasca in onice di Zandobbio, con uno sbalzo di Claudio Nani e una elegante barriera in ferro.
campanile
le cinque campane in "sol mg." fuse nel 1760 dalla ditta Crespi di Crema, furono qui portate dal monastero benedettino di S. Grata nel 1798, dopo la soppressione. Nel 1931 esse vennero rifuse dalla ditta Bianchi di Varese e consacrate dal vescovo Luigi Maria Marelli il 21 aprile di quello stesso anno
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1974-1975)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in marmo giallo di Verona scolpito, marmo botticino e marmo di Carrara scolpito.