chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Almenno San Salvatore Bergamo chiesa sussidiaria S. Giorgio Martire Parrocchia di San Salvatore Elementi decorativi; Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1980-1990) 1171 - 1171(parrocchialità carattere generale); 1350 - XIV(parrocchialità carattere generale); 1450 - XV(parrocchialità carattere generale); 1575 - 1575(parrocchialità carattere generale); XVIII - XIX(manutenzione intero bene); 1934 - 1934(restauro interno); 1954 - 1954(restauro esterno); 1955 - 1955(demolizione portico)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Giorgio Martire <Almenno San Salvatore>
Altre denominazioni
S. Giorgio Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1171 (parrocchialità carattere generale)
l'esistenza della chiesa viene attestata per la prima volta in una pergamena conservata presso l'archivio storicio della Curia vescovile di Bergamo
1350 - XIV (parrocchialità carattere generale)
nella seconda metà del XIV secolo guadagnò il privilegio di sepoltura presso un proprio cimitero
1450 - XV (parrocchialità carattere generale)
nella seconda metà del Quattrocento la guerra tra Venezia e Milano decretò l'inizio del lento declino della chiesa.
1575 (parrocchialità carattere generale)
in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta l’8 ottobre la chiesa del Santissimo Salvatore era definita "ecclesia preposituralis simul et curata" e qualificata come "caput plebis". Risulta inoltre che entro la circoscrizione parrocchiale era compresa la chiesa di San Giorgio
XVIII - XIX (manutenzione intero bene)
viene rifatto la copertura ed aggiunto il portico alla facciata
1934 (restauro interno)
viene eseguito un restauro pittorico delle superfici affrescate interne
1954 (restauro esterno)
restauro delle superfici murarie
1955 (demolizione portico)
viene demolito il portico posto in facciata
Descrizione
la chiesa di S. Giorgio, isolata nei campi, appare come una cattedrale senza la città che le conferisce il mistero e la sua poesia. L'edificio è preceduto da un sagrato in ghiaia e da un piccolo marciapiede in lastre di pietra e ciottoli. La facciata esterna presenta una doppia coloritura dovuta ai diversi materiali usati nelle due fasi di costruzione dell'edificio ed è divisa in tre settori dai contrafforti interni longitudinali della chiesa. Centralmente è collocato il portale in pietra sormontato da una lunetta . Più in alto è posta una finestra ad arco. Nei settori laterali sono poste due strette finestre rettangolari. Il tetto con struttura in legno a due spioventi conclude la facciata. La parte posteriore esterna dell'abside, risulta di grande eleganza e leggerezza per le sottili colonnine che delimitano delle nicchie ed incorniciano piccole finestre. Internamente presenta una pianta rettangolare suddivisa in tre navate da arcate poggianti su pilastri. Le pareti della navata sono riccamente decorate da affreschi; nella parete di sinistra è collocata una statua raffigurante un Santo. Sulla parete di destra è posto invece un ingresso laterale. Il presbiterio è introdotto da un triplice arco impostato su pilastri cruciformi e voltato con una crociera a costoloni nella campata centrale
Elementi decorativi
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a tre navate con pianta rettangolare
Coperture
tetto a falde con struttura portante in legno a vista all'interno dell'aula e manto di copertura in coppi
Elementi decorativi
l'atmosfera interna è caratterizzata dagli affreschi che decorano le pareti, realizzati in varie fasi tra la fine del XII secolo e 'inizio del XV secolo. L'arco trionfale, per allusione al sacrificio eucaristico, ospitava l'Ultima Cena di cui rimangono pochi brani d'affresco. Le navate minori ospitavano opere a sfondo devozione, principalmente Madonne e Santi
Elementi decorativi
Gli affreschi, di particolare freschezza e leggibilità, posti nell'angolo tra la parete di destra e la controfacciata formano un trittico inusuale. Raffigurano nel riquadro di sinistra S. Giorgio che uccide il drago davanti alla Principessa riccamente vestita, che, curiosamente, tiene nella mano destra una tavoletta con le lettere dell' alfabeto e nel riquadro di destra Sant'Alessandro, il patrono di Bergamo. I due cavalieri addobbati secondo un canone rinascimentale, montano entrambi cavalli bianchi. La simbologia della raffigurazione, nella sua composizione, fa riferimento alla pace tra le fazioni guelfe e ghibelline del 1385. L'affresco è datato alla fine degli anni ottanta del XIV secolo
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980-1990)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo è realizzato in legno con lavorazioni ad intagliato