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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Fellette
Romano d'Ezzelino
Padova
chiesa
parrocchiale
SS. Redentore
Parrocchia del Santissimo Redentore
Torre campanaria; Facciata; Struttura
presbiterio - intervento strutturale (2001)
1832 - 1896(informazioni chiesa precedente); 1909 - 1913(costruzione torre campanaria); 1917 - 1931(costruzione nuova chiesa); 1990 - 1990(manutenzione copertura)
Chiesa del Santissimo Redentore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Redentore <Fellette, Romano d'Ezzelino>
Altre denominazioni SS. Redentore
Autore (ruolo)
Zardo Augusto (Progettista torre campanaria)
Rupolo, Domenico (Progettista nuova chiesa)
Leonardi Nazareno (Progettista adeguamento liturgico)
Ambito culturale (ruolo)
neoromanico (costruzione)
neoromanico (costruzione campanile)
Notizie Storiche

1832 - 1896 (informazioni chiesa precedente)

Antecedentemente all’attuale Chiesa esisteva una vecchia Chiesa intitolata al SS. Redentore, consacrata nel 1832 dal Vescovo Modesto Farina nella quale erano stati eseguiti lavori di ampliamento e di restauro. Si accenna alla presenza di tre altari, del battistero, di due confessionali, della custodia degli Olii santi, alle due campane ed alla nuova sacrestia. Il 16 marzo 1896 fu elevata a parrocchia, e il 6 maggio fu concesso il regio placet al primo parroco di Fellette don Giovanni Donazzan.

1909 - 1913 (costruzione torre campanaria)

Il 21 aprile 1909 fu benedetta la prima pietra della nuova torre campanaria, che sarà inaugurata 4 anni dopo, il 6 agosto 1913. Questo campanile è alto 40 metri e in stile romanico

1917 - 1931 (costruzione nuova chiesa)

Nel periodo bellico, i giorni 14 e 15 novembre 1917 furono giorni di grande angoscia. Infatti dal Quartiere Generale arrivò a Fellette l’ordine di tenersi pronti per lasciare il paese. Destinazione: Ravenna. La domenica 18 novembre 1917 per scongiurare da Dio il pericolo di essere mandato profugo, tutto il popolo di Fellette promise l’erezione di una nuova chiesa. Il 7 febbraio 1923 fu benedetta la prima pietra. Esattamente due anni dopo il 7 febbraio 1925 fu inaugurata e sei anni dopo il 7 febbraio 1931 fu consacrata da Mons. Elia Dalla Costa: è in stile neo-romanico a tre navate con tre altari

1990  (manutenzione copertura)

Manutenzione alla copertura
Descrizione

La Chiesa è in stile romanico basilicale, a tre navate con tre altari. La facciata è abbellita da un grande rosone e da un protiro all'entrata maggiore. L'interno della chiesa è costituito da una navata centrale alta e spaziosa, separata dalle navate laterali più strette e basse da una serie di 6 colonne per lato in pietra viva, dove sono incisi i nomi delle persone che hanno sostenuto il loro costo. L'effetto complessivo è dignitoso e armonico. L'insieme decorativo della chiesa è del 1931 ed è stato ravvivato alcuni anni prima dell'anno giubilare della consacrazione della chiesa. La volta della Chiesa è a botte e lunettata. La luminosità è discreta. La cappella battesimale con fonte battesimale stilizzata a fior di loto è situata a metà della navata di sinistra. Dirimpetto alla cappellina battesimale, a metà della navata di destra, vi è quella con l'altare del Divin Crocefisso. Gli altari dell’Immacolata e di Sant’Antonio sono gli altari con i quali terminano le navate rispettivamente di sinistra e di destra. Il presbiterio con volta recante i simboli dei quattro Evangelisti è dominato dal complesso dell’altare maggiore. In occasione della pasqua del 1988 furono sostituite le due vetrate centrali dell'abside con altre policrome rappresentanti ciascuna Cristo Redentore, patrono della chiesa. A sinistra è raffigurato sofferente sulla Croce, mentre a destra è raffigurato nella gloria della Resurrezione. La cappellina feriale è ubicata sull’angolo nord-ovest della Chiesa ed è stata ricavata nell’anno 1996 negli spazi precedentemente occupati dalla Centrale Termica spostata nell’anno in una nuova centrale termica interrata costruita nell’adiacente proprietà parrocchiale. La sacrestia assieme ai servizi igienici ad allo spazio sul retro del presbiterio è ubicata sull’angolo sud-est della Chiesa.
Torre campanaria
Il campanile è alto circa 40 metri ed è di stile romanico. E’ costituito da basamento in pietra e muri in elevazione in mattoni pieni. La sommità piana decorata in stile romanico è raggiungibile tramite una scala interna in legno sorretta da solai di intermezzo in legno passando prima per la cella campanaria dove sono ubicate le tre campane in MI-RE-DO.
Facciata
La facciata della Chiesa è di stile romanico basilicale, è abbellita da un grande rosone centrale con la statua di Cristo Redentore e da un protiro all'entrata maggiore. La facciata si presenta graziosa, ben equilibrata, slanciata verso l'alto anche dalle nicchie delle 5 statue raffiguranti San Luigi e Santa Agnese rispettivamente la prima statua a sinistra e la prima statua a destra, San Giuseppe e San Pietro, rispettivamente la seconda da sinistra e la seconda da destra e la Immacolata.
Struttura
La struttura è realizzata con muratura mista in sassi, pietra e mattoni pieni, fondazioni in sassi e pietra, copertura in legno, con sovrastante manto in coppi e controsoffitti delle volte in arelle.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2001)
La sistemazione della zona presbiteriale si è posta come obiettivo di ridisegnare la stessa dando maggiore solennità alla mensa e all’ambone. Si è provveduto pertanto a realizzare una nuova mensa d’altare, un nuovo ambone ed una nuova pavimentazione in marmo di due tonalità, in marmo bianco tipo il marmo di Carrara, abbinato ad un marmo rosato. E’ inoltre stata rimossa la balaustra esistente.
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