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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Narni
Terni - Narni - Amelia
chiesa
sussidiaria
S. Agostino
Parrocchia dei Santi Giovenale e Cassio
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura; Facciata; Elementi decorativi; Campanile; Fondazioni
nessuno
1203 - 1203(costruzione intero bene); 1266 - 1266(passaggio di proprietà intero bene); 1300 - 1300(ricostruzione intero bene); 1411 - 1447(costruzione ala sinistra); XVII - XVIII(rifacimento intero bene); 1683 - 1683(rifacimento nucleo centrale); 1940 - 1945(danneggiamento coperture); 1946 - 1947(rifacimento intero bene); 1958 - 1958(rifacimento coperture); 1968 - 1968(rifacimento coperture); 1975 - 1975(danneggiamento coperture); 1977 - 1980(restauro nucleo centrale); 2013 - 2013(ristrutturazione ala sinistra)
Chiesa di Sant'Agostino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Agostino <Narni>
Altre denominazioni S. Agostino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione)
Notizie Storiche

1203  (costruzione intero bene)

L'origine della chiesa è legata alla fondazione di un monastero benedettino, a cui è annesso un edificio religioso intitolato a Sant'Andrea detta della Valle.

1266  (passaggio di proprietà intero bene)

Dopo alcuni decenni la chiesa e il monastero annesso passano di proprietà ai frati eremitani di Sant'Agostino per interessamento del vescovo di Narni Orlando

1300  (ricostruzione intero bene)

Vengono intrapresi importanti lavori di ampliamento e modifica che portano ad una quasi totale riedificazione dell'antica chiesa di Sant'Andrea che in questa fase assume la nuova dedica a Sant'Agostino.

1411 - 1447 (costruzione ala sinistra)

La Confraternita di San Sebastiano si insedia nella chiesa di Sant'Agostino ed edifica la cappella omonima con relativo oratorio addossandoli alla navata sinistra.

XVII - XVIII (rifacimento intero bene)

Le navate laterali e il coro vengono dotati di nuovi altari conformi alle norme liturgiche tridentine.

1683  (rifacimento nucleo centrale)

Giovanni Francesco Colli da Narni realizza il soffitto ligneo della navata centrale e lo dipinge con la "Gloria di Sant'Agostino" celando, in tal modo, le capriate scoperte della copertura.

1940 - 1945 (danneggiamento coperture)

Durante la Seconda guerra mondiale, un violento bombardamento della zona industriale di Narni causa lo sfondamento del tetto della chiesa.

1946 - 1947 (rifacimento intero bene)

Pe riparare i danni del bombardamento vengono effettuati alcuni lavori per la sistemazione sommaria del tetto e la sostituzione delle finestre

1958  (rifacimento coperture)

Il Genio Civile di Terni appalta i lavori necessari per il restauro del tetto e vengono effettuate alcune altre riparazioni.

1968  (rifacimento coperture)

Vengono effettuati alcuni lavori per la sistemazione dei tetti delle navate laterali per disposizione e contributo del Ministero dei Lavori Pubblici. Successivamente la chiesa viene chiusa al culto.

1975  (danneggiamento coperture)

Una violenta tromba d'aria smantella il tetto e sfonda le finestre

1977 - 1980 (restauro nucleo centrale)

Iniziano i lavori per la sistemazione delle coperture. Si segnalano i lavori di restauro al dipinto del soffitto della navata centrale a cura della Soprintendenza dell'Umbria.

2013  (ristrutturazione ala sinistra)

Vengono effettuati lavori per il rifacimento delle coperture dell'oratorio annesso alla chiesa. La chiesa risulta ancora chiusa al culto.
Descrizione

Si tratta di una grande chiesa che sorge all'interno del centro storico della città di Narni. Un tempo annessa ad un importante convento agostiniano risulta chiusa al culto da ormai diversi decenni per problemi alla copertura. L'interno si sviluppa su tre navate secondo uno schema dello spazio unito, continuo e dilatato: la navata centrale è assimilabile a un parallelepipedo accentuatamente verticale, forato da archi altissimi oltre i quali le pareti laterali lisce replicano come un'eco la stessa semplice figura avviluppando il vano principale con un fondale atmosferico reso incommensurabile dalla penombra e dall'assenza di nessi strutturali leggibili. Il coro, a pianta quadrata, è coperto da volta a crociera con costoloni a sezioni semiottagona su colonnine pensili angolari. Le trasformazioni furono iniziate nel XV secolo. Al XVI e XVII secolo sono ascrivibili gli altari laterali. Forse un restauro generale e un ammodernamento della chiesa fu compiuto per iniziativa di fra Giovenale Sisti, il quale nel 1693 a sue spese fece costruire il chiostro del convento. Una riconsacrazione della chiesa è ricordata nel 1728 ad opera del vescovo Nicola Terzago. A questa data si attribuisce la decorazione del presbiterio e il rifacimento delle suppellettili.
Coperture
La copertura della chiesa è costituita da una struttura lignea a capriate a doppio spiovente, con un'orditura secondaria in legno e pianelle. All'interno le navate sono coperte da un controsoffitto piano in tavolato ligneo decorato con dipinti.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa presenta un pavimento antico piastrelle di cotto quadrangolari.
Pianta
Chiesa presenta una pianta impostata su tre navate, separate da pilastri a base quadrata, la navata centrale si conclude con un coro quadrangolare.
Struttura
La chiesa presenta una struttura continua in muratura realizzata a sacco, con pietrame di pezzatura irregolare.
Facciata
La chiesa presenta una grande facciata in pietra ad opera incerta lasciata a vista. Al centro si apre un portale ad arco tondo costituito da un unico strombo stondato e continuo convergente verso una fascia piana e liscia delimitata esternamente da una modanatura torica che si ripiega e rigira a segnare l'imposta dell'arco e i due blocchi basamentali ai lati dell'ingresso. Presenta una profonda strombatura in cui rimangono tracce di una decorazione dipinta. Sul lato destro della facciata è presente una nicchia con un dipinto raffigurante la Madonna con il Bambino. Nella parte alta è presente un'ampia finestra quadrata che ha alterato una preesistente apertura ad oculo. In alto il fronte termina con un semplice timpano a doppio spiovente privo di decorazioni.
Elementi decorativi
L'interno presenta una decorazione prevalentemente settecentesca, nell'abside emergono ancora numerosi frammenti di affreschi del '300 e del '400. Sul soffitto è raffigurata la Glorificazione di Sant'Agostino di Federico Benincasa, dipinto nel XVIII sec. Ci sono altri interessanti dipinti tra cui un affresco di Piermatteo d'Amelia ed uno di Michelangelo Braidi. Sul fianco sinistro si apre la Cappella di San Sebastiano che presenta affreschi di Lorenzo e Bartolomeo Torresani.
Campanile
Nella parte presbiteriale è presente una torre campanaria a base quadrata. Realizzato in pietra squadrata in alto presente una cella campanaria con apertura ad arco su ognuno dei lati.
Fondazioni
La parte absidale sporge oltre il limite della collina su cui sorge Narni e poggia su alti contrafforti che fanno da sostruzione al coro.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa si presenta attualmente interessata da lavori di restauro al termine dei quali si provvederà alla sistemazione dell'arredo liturgico.
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