chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Chioggia Chioggia chiesa sussidiaria Santissima Trinità Parrocchia di S. Giacomo apostolo Impianto strutturale; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1528 ca. - 1555 ca.(inizio lavori intero bene); 1703 - 1707(completamento intero bene); 1719 - 1721(costruzione altare sinistro); 1727 - 1735(costruzione altare destro); 1742 - 1742(completamento pavimentazione); 1828 - 1828(consacrazione carattere generale); 1859 - 1865(ristrutturazione intero bene); 1922 - 1955(ristrutturazione intero bene); 1985 - 2008(ristrutturazione intero bene); 2008/12/20 - 2008/12/20(restauro intero bene); 2016 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Santissima Trinità <Chioggia>
Altre denominazioni
Chiesa dei Battuti
Autore (ruolo)
Tirali, Andrea (progettista)
Studio V D V (progetto di restauro e direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche
1528 ca. - 1555 ca. (inizio lavori intero bene)
Il complesso della Santissima Trinità si è sviluppato a partire dal 1528 per iniziativa della Confraternita dei Battuti del Santissimo Crocifisso di Chioggia. Nel 1555 circa il complesso fu costruito in pietra.
1703 - 1707 (completamento intero bene)
Sul posto della chiesa cinquecentesca - abbattuta -, dal 1703 al 1707 venne costruita l'attuale chiesa a croce greca su progetto di A. Tirali. Nel 1707 la benedizione solenne per mano del vescovo A. Grassi. Anche l'altare maggiore fu disegnato da A. Tirali.
1719 - 1721 (costruzione altare sinistro)
Dal 1719 al 17121 venne costruito l'altare sinistro in onore della Madonna.
1727 - 1735 (costruzione altare destro)
Dal 1727 al 17135 venne costruito l'altare destro in onore di Santa Teresa.
1742 (completamento pavimentazione)
Nel 1742 venne completato il pavimento in marmo, in sostituzione del precedente in mattoni.
1828 (consacrazione carattere generale)
Nel 1828 il vescovo M. Provedi consacrò la chiesa e l'altare maggiore in onore della Trasfigurazione.
1859 - 1865 (ristrutturazione intero bene)
Attorno la meta dell'800 la chiesa venne restaurata nella sua totalità.
1922 - 1955 (ristrutturazione intero bene)
Nel primo quarto del '900 venne nuovamente restaurato il tetto e la volta interna, il lucernario eliminato. Nel 1955 la chiesa venne riaperta al culto.
1985 - 2008 (ristrutturazione intero bene)
Nel terzo quarto del '900 inizia la lunga stagione dei restauri. Nel 1983 venne restaurata nuovamente tutta la copertura; dal 1997 al 2004 si procedette al risanamento di tutta la parte muraria; dal 2005 al 2008 si mise mano a tutto l'arredo sia marmoreo che ligneo.
2008/12/20 (restauro intero bene)
Il 20 dicembre 2008, dopo i restauri, venne riaperta la chiesa della Santissima Trinità.
2016 - 2017 (restauro intero bene)
Vennero eseguiti i seguenti interventi: rifacimento del cupolino, della cupola, del tetto della sacrestia e del deposito; rifacimento degli intonaci interni ammalorati e in parte sostituiti da placcature in compensato marino; rimozione della dipintura e pulizia di alcune cornici lapidee interne; risanamento e sostituzione di alcune parti lapidee dei due altari; stilatura dei mattoni a faccia vista di una porzione del paramento est; rifatto l'impianto di riscaldamento autonomo
Descrizione
La chiesa della Santissima Trinità sorta per iniziativa della Confraternita dei Battuti del Santissimo Crocifisso di Chioggia è tra gli edifici religiosi di maggior valore artistico della Diocesi di Chioggia. La chiesa si è sviluppata a partire dal 1528, poi in pietra sulla metà del Cinquecento. Nel 1703-1707, su progetto di A. Tirali, venne costruia l'attuale in luogo della precedente.
Ha una pianta centrale a croce greca e presenta degli apparati decorativi di straordinaria rilevanza artistica. Nel terzo quarto del '900, fino al 2017, inizia la lunga stagione dei restauri che porterà la chiesa della Santissima Trinità agli antichi splendori.
Impianto strutturale
La facciata principale della chiesa, orientata verso nord, è del tipo a capanna, monofastigiata, ed è composta da un unico grande corpo in muratura a faccia vista terminante superiormente con un timpano triangolare e con piccolo oculo centrale.
Al centro della facciata è presente un rosone quadripartito, mentre poco più in basso si trovano tre sculture raffiguranti le insegne della confraternita. La facciata termina con due finestre centinate poste lateralmente e con il portale in marmo, sovrastato dal timpano triangolare.
La muratura perimetrale esterna di tutta la chiesa è caratterizzata anche dalla presenza di 'fori da ponte' ovvero fenditure un tempo utilizzate per inserire i pali dei 'ponti' (cioè delle impalcature), mentre lateralmente sono presenti anche due mazzocche (blocchi rettangolari in pietra d'Istria) con capochiave a vista e tirante metallico interno. Infine negli angoli della fabbrica sono presenti dei conci in pietra d'Istria.
Pianta
La chiesa dispone di un'unica aula a pianta centrale a forma di croce greca e con quattro bracci; di cui quelli di nord e sud sono di lunghezza leggermente maggiore rispetto a quelli di est ed ovest. L'ingresso avviene dal lato nord, nel quale è presente una piccola bussola in vetro, e nel quadrato (incrocio tra i due assi) è invece presente una cupola che appoggia su quattro pennacchi sferici.
Sulla parete di fondo si trova l'altare maggiore, costituito da un gruppo scultoreo in marmo raffigurante la Santissima Trinità.
Struttura
La muratura è realizzata con mattoni pieni, e questi sono lasciati a vista esternamente mentre sono intonacati di candido internamente. L'ambiente quadrato centrale è sorretto da quattro coppie di colonne libere corinzie, ribattute a parete da lesene sempre corinzie, mentre la muratura della parete d'ingresso è scandita da lesene con capitelli corinzi e base attica, e sorregge una trabeazione decorata da dentelli. L’aula è separata dall'oratorio grazie a una transenna costituita da quattro colonne libere in stile corinzio. L'aula inoltre è illuminata da quattro rosoni presenti nelle lunette cieche di ogni braccio, ma anche da quattro lunette e da finestre centinate. L'intradosso di copertura dell'aula è formato da una cupola, sorretta da quattro pennacchi sferici, e contenete un piccolo dipinto su tondo centrale, mentre quello dei bracci nord e sud sono formati da una volta a crociera, infine quello dei due bracci laterali est ed ovest è formato da volte a botte.
Coperture
La copertura esterna del tiburio ottagonale di copertura della cupola, è rivestita con coppi di laterizio su otto falde inclinate, mentre quella dei bracci della chiesa è coperta da due falde inclinate in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula, così come anche quella del podio dell'altare maggiore, è in lastre ottagonali di marmo rosso e marmo bianco, disposte a scacchiera, e completate con inserti quadri in marmo ocra. Al centro dell'aula, come proiezione della cupola centrale, vi è un grande rosone policromo, costituito da marmi neri, rossi e bianchi disposti a raggiera, con un ulteriore tondo centrale di marmi grigi, bianchi e rossi, che racchiudono una lapide funeraria centrale in marmo nero.
Elementi decorativi
L’altare maggiore è costituito da un gruppo scultoreo in marmo, raffigurante la Santissima Trinità e contenente anche un reliquiario a cassa, mentre altri due altari laterali, in marmo policromo, sono decorati con sculture e pale. Nelle pareti laterali sono presenti stalli del coro in legno che rivestono la muratura, ma sono anche presenti due cantorie in legno dorato e decorato con dipinti e sculture. Di pregevole fattura il pulpito ligneo ottocentesco posto a ovest dell'ambiente centrale. Con l’ultimo restauro (2017) le pareti della chiesa sono state rivestite di compensato marino per occultare e attenuare gli effetti dell’umidità di risalita.
Adeguamento liturgico
nessuno
Non è stato attuato nessun adeguamento liturgico stabile: L'altare, la sede, l'ambone e le sedie per i fedeli sono mobili.