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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Crova
Vercelli
chiesa
parrocchiale
San Pietro
Parrocchia di Santi Pietro Ed Eusebio
Campanile; Coperture; Facciata; Interno; Volta; Struttura architettonica; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
999 - 1142(preesistenze carattere generale); 1186 - XII(notizie storiche carattere generale); 1438 - 1536(notizie storiche carattere generale); 1747 - 1798(fondazione intero bene); 1789 - 1847(notizie storiche intero bene); 1828 - 1858(manutenzione intero bene); 1867 - 1877(notizie storiche intero bene); 1901 - 1901(realizzazione decorazioni); 2001 - 2001(restauro organo); 2003 - 2003(restauro campanile); 2009 - 2009(restauro dipinti)
Chiesa di San Pietro
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro <Crova>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

999 - 1142 (preesistenze carattere generale)

nel testo "Vercelli Sacra" di R. Orsenigo, viene scritto che la "villa di Crova" è di antica fondazione che viene menzionata già nel diploma Ottoniano del 999. Inoltre, scrive che "anche la parrocchia è antichissima" e che "per metà il luogo di Crova apparteneva fin dal sec. XII all'abbazia di Santo Stefano di Vercelli". Infatti, nella bolla papale di Innocenzo II all'abate di Santo Stefano, datata 1 maggio 1142, vi sono elencati tutti i possedimenti dell'abbazia e tra questi compare anche Crova ("medietatem ville quae dicitur Croa").

1186 - XII (notizie storiche carattere generale)

nella bolla papale di Urbano III, datata 1186, viene riportata la dicitura "plebem Crovae". Infatti, i Benedettini dell'abbazia di Santo Stefano fondarono la chiesa di Crova ed assunsero la cura spirituale degli abitanti, incaricando uno di loro a reggere la parrocchia.

1438 - 1536 (notizie storiche carattere generale)

nel libro dei Sinodali, redatto nel 1438, viene scritto che il "plebanato" di Crova, grazie alla sua importanza, comprendeva anche San Germano, Vincino ed il priorato di Capriasco. Nel 1536 il papa Paolo III tolse ai Benedettini l'abbazia di Santo Stefano, collocandovi i canonici regolari lateranensi, e la pievania di Crova venne retta da preti secolari, nominati dall'abate commendatario, che ne conservò il patronato, ma approvati dall'Ordinario.

1747 - 1798 (fondazione intero bene)

nel testo "Vercelli Sacra" viene scritto che: "Vacando l'abbazia nel 1747, coi beni di essa il R. Economato Apostolico fece edificare in Crova la chiesa parrocchiale odierna". Inoltre, l'abbazia venne soppressa nel 1798 e la parrocchia diventò di libera collazione.

1789 - 1847 (notizie storiche intero bene)

nel 1789 la parrocchia di Crova diventò di libera collazione, ma successivamente venne ricostituita l'abbazia di Santo Stefano di Vercelli, in seguito ai cambiamenti politici, e venne affidata all'abate Botto di Rouvre. Di conseguenza, la parrocchia di Crova venne nuovamente ritenuta di patronato dell'abate commendatario dell'abbazia di Santo Stefano, nonostante le forti opposizioni avanzate dal promotore della mensa arcivescovile in occasione della nomina a parroco di don Antonio Ferrero, avvenuta nel gennaio del 1847.

1828 - 1858 (manutenzione intero bene)

nel 1828 vennero avviati alcuni interventi urgenti di manutenzione, conclusi negli anni successivi, e nel 1852 la comunità di Crova citò in giudizio l'Economato Generale R. Apostolico al fine di ricevere dall'abbazia di Santo Stefano di Vercelli il rimorso delle spese sostenute per le riparazioni, in quanto la parrocchiale di Crova risultava patronata dall'abbazia. In merito all'esito di questa vertenza, in "Vercelli Sacra" R. Orsenigo scrive: "Colla mediazione dei rispettivi patrocinanti la lite terminò, previo il regio assenso, come da dispaccio del signor Guardasigilli di S. M. in data 14 dicembre 1857, con una transazione in data 4 gennaio 1858". Inoltre, l'Economato dichiarò di impegnarsi per permettere che "la parrocchiale del luogo di Crova venisse dichiarata di libera collazione all'evenienza della prima vacanza dell'abbazia".

1867 - 1877 (notizie storiche intero bene)

la parrocchia di Crova diventò definitivamente di libera collazione nel 1877, in seguito alla morte dell'abate Botto dell'abbazia di Santo Stefano di Vercelli, avvenuta il 9 ottobre 1877, anche se l'abbazia venne nuovamente soppressa nel 1867. Il parroco di Crova mantenne il titolo di "pievano".

1901  (realizzazione decorazioni)

nel 1901 il prof. Luigi Morganti venne incaricato di realizzare le decorazioni pittoriche interne.

2001  (restauro organo)

nel 2001 venne autorizzato, dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico, il restauro dell'organo dei fratelli Lingiardi di Pavia, risalente al 1851.

2003  (restauro campanile)

nel 2003 venne effettuato un intervento di manutenzione della copertura della torre campanaria della chiesa parrocchiale di Crova.

2009  (restauro dipinti)

nel 2009 vennero approvate le pratiche per il restauro del dipinto raffigurante la "Decollazione di San Paolo" e del dipinto raffigurante la "Caduta di Saulo", entrambi collocati nella chiesa di San Pietro di Crova.
Descrizione

la chiesa parrocchiale di Crova si trova al centro dell'abitato, lungo la strada principale che attraversa il paese. L'impianto planimetrico si sviluppa lungo l'asse Nord-Est/Sud-Ovest, con ingresso rivolto a Sud-Ovest. Il prospetto principale e le pareti laterali sono realizzati in mattoni a vista. Inoltre, il prospetto principale presenta un basamento composto da uno zoccolo in pietra e da una fascia intonacata e tinteggiata di grigio, che comprende i dadi delle lesene soprastanti. La facciata presenta due ordini architettonici, uno superiore ed uno inferiore, ed è tripartita da una successione di superfici convessa-concava-convessa. Le due porzioni laterali, di dimensioni minori rispetto alla porzione centrale, presentano due lesene binate, mentre la porzione concava centrale presenta due coppie di lesene binate. Al centro vi è il portale centinato, rialzato da una gradinata di sette scalini, mentre al livello superiore vi è posta una grande finestra ovale con cornice ornata come il portale sottostane in mattoni a vista. La facciata si conclude con il timpano posizionato sopra la seconda trabeazione. Tra la facciata ed il prospetto laterale sinistro, in posizione angolare, è posizionata la struttura muraria del campanile. La struttura che si eleva oltre l'altezza della copertura della facciata è suddivisa in due livelli: quello inferiore ospita l'orologio, mentre quello superiore la cella campanaria. Il campanile, anch'esso realizzato in mattoni a vista, è caratterizzato dalla presenza di pilastri angolari e cornici marcapiano. La cella campanaria presenta un fornice a tutto sesto per ogni lato ed in ogni arco è visibile una campana, fatta eccezione per l'arcata posta a Nord-Est che si presenta murata. Salendo i gradini che precedono il portale è possibile accedere all'interno della chiesa mediante una bussola. La pianta della chiesa è impostata su un'unica aula con due cappelle laterali, disposte una a destra ed una a sinistra. Il presbiterio è separato dall'aula mediante un gradino ed il coro si conclude con un'abside semicircolare. L'aula è sormontata da una volta a botte lunettata e scandita da arconi cassettonati ed anche il presbiterio è coperto da una stretta volta a botte, mentre l'abside è sormontato da una volta a semicupola. L'interno della chiesa è dominato dalle cromie gialle ed avorio e la pavimentazione è realizzata con piastrelle bianche alternate a piastrelle scure con decorazione geometrica.
Campanile
il campanile è collocato in posizione angolare tra la facciata ed il prospetto laterale sinistro. La struttura è realizzata in muratura portante di mattoni pieni, a vista, e si eleva oltre l'altezza della copertura della facciata. La porzione che supera l'altezza della copertura è suddivisa in due livelli: quello inferiore ospita l'orologio, mentre quello superiore la cella campanaria. Il campanile è caratterizzato dalla presenza di pilastri angolari e cornici marcapiano e cornici marcapiano protette superiormente da un manto di copertura in coppi. La cella campanaria presenta un fornice a tutto sesto per ogni lato ed in ogni arco è visibile una campana, fatta eccezione per l'arcata posta a Nord-Est che si presenta murata. La copertura a falde della torre campanaria è realizzata con un manto di copertura in coppi retto dall'orditura lignea sottostante.
Coperture
la copertura presenta due falde lungo la navata, mentre l'abside semicircolare presenta una copertura a ventaglio con cantonali lignei. Il manto di copertura è realizzato in coppi ed è retto dall'orditura lignea sottostante.
Facciata
la facciata della chiesa parrocchiale di Crova è rivolta verso Sud-Ovest e è realizzato in mattoni a vista come le pareti laterali. Inoltre, il prospetto principale presenta un basamento composto da uno zoccolo in pietra e da una fascia intonacata e tinteggiata di grigio, che comprende i dadi delle lesene soprastanti. La facciata presenta due ordini architettonici, uno superiore ed uno inferiore, ed è tripartita da una successione di superfici convessa-concava-convessa. Le due porzioni laterali, di dimensioni minori rispetto alla porzione centrale, presentano due lesene binate, mentre la porzione concava centrale presenta due coppie di lesene binate. Il portale d'ingresso è collocato al centro della facciata, nella porzione concava e di maggiori dimensioni, ed è rialzato da una gradinata di sette scalini. Sopra al portale, al livello superiore, vi è collocata una grande finestra ovale, che presenta serramenti in ferro ed una cornice ornata come il portale sottostane in mattoni a vista. La facciata si conclude con il timpano posizionato sopra la seconda trabeazione, sopra al quale è posizionata una croce in ferro. La trabeazione dell'ordine inferiore e quella dell'ordine superiore sono protette superiormente da un manto di copertura in coppi.
Interno
il portale d'ingresso conduce ad una bussola, che funge da mediazione tra interno ed esterno. La chiesa presenta una pianta ad aula unica con due cappelle laterali, disposte una a destra ed una a sinistra. Il presbiterio è separato dall'aula mediante un gradino ed il coro si conclude con un'abside semicircolare. Le pareti laterali della navata sono scandite verticalmente da lesene con fusto scanalate e capitello composito, le quali sono sormontate da un'alta trabeazione riccamente decorata. Invece, le pareti dell'abside presentano due aperture ad arco a tutto sesto, realizzate con vetrate colorate, ed una nicchia, tra le due finestre e delle stese dimensioni, che ospita una scultura. Inoltre, le pareti dell'abside e del prsbiterio presentano un'ulteriore fascia ornamentale, decorata con stucchi che rappresentano motivi fitomorfi, e sulle pareti laterali del presbiterio sono collocati due dipinti, uno a destra ed uno a sinistra. Le cromie dominanti all'interno della chiesa sono quelle del giallo e dell'avorio. In particolare i toni del giallo sono utilizzati per la tinteggiatura delle pareti verticali, mentre l'avorio è utilizzato per gli elementi architettonici in evidenza, sia decorativi che strutturali, come gli stucchi, le lesene, i capitelli e la trabeazione, fatta eccezione per il fregio che richiama le cromie gialle.
Volta
l'aula della chiesa è sormontata da una volta a botte lunettata, dotata di finestre all'interno delle lunette, e scandita da arconi cassettonati. L'arcata presenta un pieno in asse ed i lacunari ospitano decorazioni a rosette. Anche il presbiterio è coperto da una stretta volta a botte, caratterizzata da una decorazione in stucco a guilloche, o a treccia, intrecciata a rosette. Invece, l'abside è sormontato da una volta a semicupola con un'alternanza di lacunari ottagonali e romboidali, i quali diminuiscono di dimensione al crescere dell'altezza dal suolo. Le cromie dominanti delle volte sono quelle dell'avorio, ma la volta a botte che copre l'aula della chiesa, oltre alle decorazioni fitomorfe e geometriche in stucco, presenta dipinti raffiguranti Santi, angeli e simboli cristiani.
Struttura architettonica
la struttura dell'edificio è realizzata in muratura portante di mattoni pieni.
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione è realizzata con piastrelle nere, con al centro decorazioni geometriche bianche, alternate a piastrelle totalmente bianche.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
la mensa è collocata al centro del presbiterio e l'ambone è posizionato sulla sinistra.
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