chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ariano Irpino Ariano Irpino - Lacedonia chiesa parrocchiale Madonna del Carmine Parrocchia di Madonna del Carmine Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (2016) 1517 - 1517(menzione Intero bene); 1688 - 1697(costruzione Intero bene); 1930 - 1930(ristrutturazione Intero bene); 1962 - 1966(consolidamento Intero bene); 2013 - 2016(ristrutturazione Intero bene)
Chiesa della Madonna del Carmine
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Madonna del Carmine <Ariano Irpino>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1517 (menzione Intero bene)
La più antica testimonianza del Culto alla Vergine del Monte Carmelo in Ariano Irpino risale al 1517, anno in cui il Vescovo Diomede Carafa ordina la visita della Diocesi Arianese compiuta dal visitatore Alberico Uva. Nell’“index” della “Platea Urbis et foranea” redatta in quella visita, è menzionata una “Ecclesia S. Mariae Carmelis prope ecclesia (sic) S. Stefani”
1688 - 1697 (costruzione Intero bene)
La costruzione dell’attuale santuario iniziò nell’anno 1688 per iniziativa di due nobili: Antonio Galtieri e Antonio Vitolo e per il generoso contributo del popolo arianese. In pochi anni la costruzione fu ultimata. Questo dato si deduce dal fatto che già nel 1697 la chiesa potè essere insignita del titolo di regia e godere così della protezione reale.
1930 (ristrutturazione Intero bene)
In seguito al funesto evento sismico del 1930, la Chiesa, che nel corso dei secoli era stata più volte rimaneggiata, subì notevoli danni strutturali. La struttura crollò quasi completamente; rimasero in piedi la facciata e il campanile costruito pochi decenni prima. Quest’ultimo, per i danni subiti dovette essere abbattuto. La Chiesa in pochi anni fu restituita al culto.
1962 - 1966 (consolidamento Intero bene)
L’edificio subì profondi danni anche con il sisma del 21 agosto 1962. Chiusa al culto necessitava di urgenti interventi di consolidamento statico, iniziati nel settembre 1965 e conclusisi il 24 marzo 1966 quando, con solenne cerimonia, fu restituita al culto.
2013 - 2016 (ristrutturazione Intero bene)
Nel 2014, grazie al contributo CEI, la Chiesa ha subito un radicale intervento di consolidamento e restauro che ha interessato tutta la struttura. L’intervento ha riguardato la copertura, gli intonaci esterni con la pulitura delle pietre delle facciata e il campanile. All’interno vi è stato un radicale intervento con rifacimento di intonaci, impianti, controsoffittatura, infissi, impianti e area presbiterale.
Descrizione
La chiesa parrocchiale dedicata al culto della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo sorge nel quartiere dei Tranesi, nel centro storico della città di Ariano Irpino. La costruzione dell’attuale santuario avvenne a partire dall’anno 1688 per iniziativa di due nobili locali e con il contributo del popolo arianese. Fu tanta la sollecitudine che, dopo pochi anni e precisamente nel 1697 la chiesa potè essere insignita del titolo di regia e godere della protezione reale. Subendo varie trasformazioni nel corso del settecento, la chiesa giunse ad avere tre altari, che conservò fino all’ultima ricostruzione e, nel medesimo periodo, fu scolpita da un ignoto artista la statua della Vergine che ancora oggi si venera. Agli inizi del ‘900 fu edificato il campanile che riproduceva, in piccolo, quello della cattedrale. Subì profondi danni sia in seguito al sisma del 1930 che a quello del 1962 ma, puntualmente, in breve tempo è stata restituita al culto.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa è costituito da un tamburo d’ingresso poligonale, un’unica navata centrale, e l’abside poligonale dal quale si accede alla sagrestia ed al campanile.
Facciata
Il prospetto principale è interamente rivestito con del Bronzetto di Apricena proposto con diverse lavorazioni; esso risulta spuntellato sulle lesene, spazzolato sul timpano e rigato sulla restante parte del prospetto. Il timpano viene fatto risaltare da cornici lavorate e da un grande orologio posizionato al suo centro. Il bel portale settecentesco in pietra calcarea di Monteleone spicca nel prospetto dal colore uniforme; un basso rilievo della Madonna è posto al di sotto del timpano di coronamento contornato da due finestre laterali con vetri decorati.
Prospetti
Il prospetto sud-est è anch’esso rivestito con del bronzetto di Apricena bocciardato, che diventa spuntellato sulle cornici delle tre finestre caratterizzate da vetri decorati. Nel prospetto nord-est si eleva il campanile rifinito con intonaco e termina con una cupola a costoloni su tamburo esagonale. Il prospetto laterale sud-ovest è semplicemente intonacato e presenta una zoccolatura in bronzetto puntellato.
Campanile
Il campanile ha una forma esagonale ed è ubicato sul lato nord-est della chiesa. Esso è intonacato e sulla sommità presenta una cupola a costoloni su tamburo esagonale.
Struttura
L’edificio religioso è costituito da un piano interrato dove c’è una sala convegni, la chiesa è al piano terra con il sottotetto inaccessibile. Presenta una struttura in calcestruzzo armato e solai in laterocemento. Il campanile poligonale ha una struttura anch’esso in calcestruzzo armato.
Coperture
Sia la copertura che il solaio del sottotetto sono entrambi in c.a. e laterizi; il manto di copertura da poco ristrutturato è rivestito da coppi in cotto con sottostante guaina bituminosa.
Interni
L’intervento di ristrutturazione della chiesa avvenuto nel 2016 ha comportato un’importante revisione dei prospetti laterali interni della chiesa. Questi risultavano assolutamente privi di uno stile architettonico definito ed omogeneo. I moduli che scandivano la ritmica nei prospetti laterali con pilastri, archi e nicchie sono stati rivisitati riportando in auge alcuni concetti architettonici e linee decorative presenti nell’originario prospetto laterale della chiesa stessa, prima del terremoto; le contropareti realizzate hanno ridisegnato i moduli suddetti donando una nuova identità alla chiesa, fatta di linee semplici e colori chiari; attraverso un gioco di sporgenze e rientranze opportunamente illuminate è stata data una nuova veste agli interni della chiesa. Tranne che nella parte dell’abside, è stata realizzata lungo l’intera navata una zoccolatura perimetrale interna in travertino; dello stesso materiale è rivestito anche il nuovo ingresso. I pilastri rivestiti scandiscono su tutta l’altezza un disegno a fasce. L’abside è caratterizzato dall’imponente tabernacolo in travertino che sembra sorreggere il trono marmoreo della Madonna
Pavimenti e pavimentazioni
Per distinguere aree e percorsi nella chiesa, la pavimentazione è stata trattata attraverso l'utilizzo di due pietre differenti: lastre di pietra di Trani sono state utilizzate per individuare il corridoio centrale della chiesa. Lo stesso materiale riveste sia l'area delle sedute dei credenti che l’abside. La pietra Trieste invece contorna sia il perimetro della navata che il corridoio centrale.
Elementi decorativi
Le finestre della chiesa con l’ultima ristrutturazione hanno conservato i vetri decorati.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2016)
L’adeguamento liturgico dell’area presbiterale operato con il recente restauro modifica il presbiterio preesistente che era già successivo alle riforme conciliari. L’altare rivolto al popolo è di forma squadrata rivestito in pietra di Trieste color noce al cui interno è stato inserito un bassorilievo lavorato in creta bianca raffigurante una pietà. Anche l’ambone è di forma squadrata rivestito in pietra di Trieste con all’interno un bassorilievo raffigurante scene della vita di cristo. La sede è lignea lavorata con legno di faggio.