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Perugia
Perugia - Citta' della Pieve
chiesa
sussidiaria
San Michele Arcangelo
Parrocchia di Santo Spirito in Porta Eburnea
pianta; facciate; struttura/alzato; preesistenze; pavimenti e pavimentazioni
intero corpo - aggiunta arredo (2010)
XI - XI(esistenza chiesa); 1285 - 1285(riconoscimento titolo); 1770 - 1796(trasferimento dipinto); 1800 - 1807(ristrutturazione intero bene); 1801 - 1801(esistenza lapide); 1809 - 1809(esistenza lapide); 1821 - 1821(consacrazione chiesa); 1827 - XIX(costituzione confraternita); 1843 - 1843(esistenza lapide); 2006 - 2006(restauri interni)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Perugia>
Ambito culturale (ruolo)
medievale (impianto originale)
neoclassico (ristrutturazione)
architettura moderna (riqualificazione interna)
Notizie Storiche

XI  (esistenza chiesa)

La chiesa risulta esistere già prima del 1037, anno in cui compare nell'elenco dei beni la cui proprietà era stata confermata all'abazia di Pomposa dall'imperatore Corrado.

1285  (riconoscimento titolo)

La chiesa è riconosciuta come parrocchiale già dal 1285.

1770 - 1796 (trasferimento dipinto)

L'11 luglio 1796, il sacerdote Francesco Saverio Rosi racconta l'evento miracoloso della Madonna dipinta da Francesco Appiani (1770) posta sotto l'Arco della mandorla. La Madonna cambiò colore e cominciò a lacrimare. Il dipinto fu subito trasportato nella chiesa di Sant'Angelo in Porta Eburnea ed il vescovo Odoardi la chiamò Madonna dell'umiltà. L'evento continuò a verificarsi per più giorni e per tre mesi aprì e chiuse gli occhi ripetutamente. Alla richiesta del vescovo di trasportarla in cattedrale i parrocchiani vi si opposero.

1800 - 1807 (ristrutturazione intero bene)

Su progetto dell'architetto Antonio Stefanucci, la chiesa assume un aspetto neoclassico, ridisegnando la facciata, rialzando la volta e decorando l'interno con stucchi. I lavori furono eseguiti dal 20 aprile 1800 al 3 maggio 1807.

1801  (esistenza lapide)

Risale al 1801 la lapide che ricorda la sepoltura nella chiesa di Annibale Mariotti, illustre perugino.

1809  (esistenza lapide)

Nella chiesa fu posta la lapide, nel 1809, che ricorda Vincentio Marcarellio, sacerdote e insegnante.

1821  (consacrazione chiesa)

In riferimento alla descrizione di Siepi, la chiesa fu consacrata il 15 luglio 1821 e fu la prima celebrazione solenne presieduta dal vescovo Cittadini.

1827 - XIX (costituzione confraternita)

All'interno della chiesa fu costituita, nel 1827, la Pia Unione di Maria SS.ma dell'Umiltà che ebbe una vita intensa per tutto il secolo XIX.

1843  (esistenza lapide)

Una lapide del 1843 ricorda un alunno del Collegio della Sapienza perugina.

2006  (restauri interni)

Al 2006 risalgono i lavori di sistemazione dell'interno della chiesa e contemporaneamente si è proceduto anche al restauro dei dipinti da parte della Ditta 2G di Guerri Giuliano di Città di Castello con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
Descrizione

Posta in fondo a via Caporali, traversa che parte dallo spazio centrale di Piazza Italia, la chiesa di San Michele chiude la quinta stradale creando una piccola piazzetta nel suo sacrato. La chiesa diventa così polo dell'area, centro di una sequenza di spazi liturgici che a monte vedeva gli oratori di San Crispino e San Crispiano con a fianco la chiesetta della Madonna del Suffragio e sotto, in proiezione planimetrica, l'attuale Piazza Mariotti con la chiesa della Confraternita dell'Annunziata e l'ex monastero delle Povere. L'andamento scosceso del terreno su cui è posta, è visibile dai due vicoli che ne costeggiano i lati e ne palesano le fondazioni e l'azione di compensazione avvenuta anche attraverso il riutilizzo di elementi in travertino di probabile origine etrusca.
pianta
Rettangolare, di dimensioni contenute ma suddivisa in cinque campate di cui le tre al centro uguali e le altre due più piccole. All'ingresso è presente una bussola in legno, sul fondo l'altare principale, con due porte laterali, zona presbiteriale rialzata di un gradino con la presidenza su altri due gradini. L'assemblea è tutta rivolta verso la mensa centrale, con una pedana che percorre tutto il perimetro.
facciate
La principale, ricostruita secondo lo stile neoclassico, presenta una tripartizione in orizzontale e in verticale, con modanature in cotto e fondo intonacato. Il timpano sovrasta la trabeazione semplice che delimita il corpo centrale bipartito da un cornicione, con sotto un portale architravato e nel livello medio un arco parzialmente tamponato da una finestra individuata da due colonnette laterali. Ai lati, quattro paraste simmetriche, con capitello corinzio, sono poste sopra un alto basamento e determinano il ritmo verticale evidenziandone una configurazione trilitica. Ai lati, dai due piccoli vicoli, si mostrano le fattezze materiche dell'impianto originale con le due facciate semplici con mattoni lapidei disposti a filaretto (opus vittatum) che mostrano il dislivello colmato dalla chiesa e palesano le fondazioni dove sono ravvisabili il rimpiego di blocchi di travertino di probabile matrice etrusca. Sul vicolo di sinistra, la facciata si spezza per la giustapposizione del corpo d'ingresso ai locali annessi, caratterizzato da un portone a tutto sesto e sopra dal rimpiego di una peculiare finestra a ruota forse preesistente nell'antica facciata.
struttura/alzato
Lo spazio è coperto da una volta a botte lunettata nelle campate centrali e divisa in fasce in corrispondenza delle paraste, con capitelli di ordine corinzio, sormontate da una contenuta trabeazione con cornice dentellata e architrave con kyma. In entrambi i lati, nelle campate centrali, in alto una finestra curva e al centro una tela racchiusa dentro una cornice. Tutte le pareti sono state recentemente intonacate con colori grigi e panna, con le modanature stuccate e con gli altari marmorei e la base delle paraste in cotto lasciata con i materiali in vista. Nella parete di fondo, un arco cieco incornicia l'altare marmoreo e le similari porte, mentre nella controfacciata un similare arco è interrotto dall'apertura strombata della finestra che pervade il prospetto.
preesistenze
Nella parete destra dell'ultima campata è stato lasciato nel recente restauro un quadrato che testimonia l'antica decorazione a motivi floreali.
pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è stato recentemente ricoperto di una moquette grigia.
Adeguamento liturgico

intero corpo - aggiunta arredo (2010)
Dopo il recente restauro, l'intera assemblea è stata impostata intorno alla mensa eucaristica, con tutti gli arredi liturgici in plexiglass.
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