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Feroleto Antico
Lamezia Terme
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maggiore
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Impianto strutturale; Pianta; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (fine anni '90)
1531 - 1612(fondazione carattere generale); 1638 - 1638(demolizione intero bene); 1696 - 1733(ampliamento navate laterali); XVIII - XVIII(preesistenze pavimentazione); 1769 - XXI(preesistenze carattere generale); 2014 - 2016(2014 restauro)
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maggiore <Feroleto Antico>
Altre denominazioni S. Maria Maggiore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

1531 - 1612 (fondazione carattere generale)

La chiesa di Santa Maria Maggiore fu eretta nel 1612 ma i lavori preparatori iniziarono molti anni prima, come dimostra una data scolpita su uno dei due muri di sostegno, che è del 1531.

1638  (demolizione intero bene)

Nel 1638 fu quasi completamente distrutta dal terremoto, ma subito dopo parzialmente ricostruita.

1696 - 1733 (ampliamento navate laterali)

Nel 1696 per interessamento dell’arciprete don Ferdinando Andreaggi, vennero edificate le due ali della chiesa e successivamente, nel 1733, vi fu aggiunta anche la sacrestia.

XVIII  (preesistenze pavimentazione)

Sotto il pavimento di questo grandioso edificio sacro, un tempo vi erano numerosi sepolcri. Infatti una volta si usava seppellire i morti in questi luoghi prima che Napoleone istituisse la legge che vietava le sepolture all’interno dei centri abitati. Purtroppo questi sepolcri furono profanati e distrutti negli anni settanta in seguito a grandi lavori di restauro che interessarono soprattutto la pavimentazione.

1769 - XXI (preesistenze carattere generale)

La chiesa matrice nel 1769, al tempo in cui era retta da un arciprete e da un parroco, conservava al suo interno diverse opere pittoriche di notevole pregio, tra queste emerge la tela della Natività della Vergine Maria. Questo dipinto che misura m. 2,30 x 1,70 fu trafugato nella notte tra il 14 e 15 agosto 1968, ritrovato dopo 19 anni e successivamente restaurato è stato riportato nella chiesa nel 1991. La gente del paese venera da sempre questo quadro tanto che è stato identificato sempre come “il quadro divino” o più affettuosamente “U quadru do Bombinella”.

2014 - 2016 (2014 restauro)

La chiesa ha subito interventi di Restauro Conservativo, interni, che si sono conclusi il 14-10-2016, oggetto di contributo CEI.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria maggiore ha un impianto longitudinale a tre navate di cui quelle laterali più strette, sono sormontate da cupolette con soffitto a cassettoni. Le pareti sono arricchite da altari, stucchi e cornici. La navata centrale è caratterizzata da archi a tutto sesto scanditi da lesene al di sopra delle quali emerge un cornicione da cui parte la volta a botte cassettonata e illuminata da finestre. Sullo sfondo, vi è l'area presbiteriale a forma rettangolare con l'altare maggiore policromo. Al di sopra del presbiterio emerge la cupola con tamburo ottagonale arricchita da dipinti e finestre. All'esterno, la facciata è caratterizzata da quattro lesene al di sopra delle quali vi è un cornicione con fregio. La parte superiore termina con un timpano arcuato. Sul lato sinistro della facciata emerge il campanile con due livelli di finestre, l'orologio e con delle merlature terminali.
Impianto strutturale
Muratura tradizionale in pietrame, intonacata e tinteggiata.
Pianta
A tre navate con presbiterio rettangolare.
Facciata
La facciata è caratterizzata da quattro lesene al di sopra delle quali vi è un cornicione con fregio. La parte superiore termina con un timpano arcuato. Sul lato sinistro della facciata emerge il campanile con due livelli di finestre, l'orologio e con delle merlature terminali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (fine anni '90)
Intorno alla fine degli anni '90 sono state aggiunte delle pedane in legno, amovibili, per il prolungamento del presbiterio e per la ricollocazione dell'Ambone e della Sede.
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