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Nocera Superiore
Nocera Inferiore - Sarno
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maggiore
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Pianta; Campanile
Altare - intervento strutturale (2004)
1826 - XIX(costruzione intero bene); 1854 - XIX(completamento campanile); 1930 - XX(rifacimento intero bene)
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maggiore <Nocera Superiore>
Altre denominazioni S. Maria Maggiore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1826 - XIX (costruzione intero bene)

La Chiesa venne progettata dell'architetto gesuita Giambattista Iazzolla; realizzata con assegni fissi del Vescovo, mons. Agnello Giuseppe d'Auria, marchese di Cassibile, commendatore del Real Ordine del Merito Civile di Francesco I, di Re Ferdinando II e con sussidi comunali e dei fedeli. I lavori iniziarono nel 1826 e la chiesa fu aperta al culto nel 1854.

1854 - XIX (completamento campanile)

L'edificio principale è affiancato da un campanile voluto dai Borbone insieme a una scala in pietra lavica e al ponte che attraversa il fiume nella via adiacente.

1930 - XX (rifacimento intero bene)

L’edificio è stato più volte danneggiato e ricostruito, numerose e rovinose alluvioni, sisma del 1930, bombardamenti nel 1943 ed il sisma del 1980 che la rese inagibile.
Descrizione

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è Chiesa Madre ed è stata Cattedrale della prima Chiesa della città di Nuceria. La sua prima sede fu nel Battistero dal VI sec sino al IX sec per poi essere ospitata nella Cappella della Congrega di Santa Caterina d’Alessandria. La costruzione dell’attuale chiesa iniziò nel 1826 e venne aperta al culto nel 1854. L’edificio è stato più volte danneggiato e ricostruito, numerose e rovinose alluvioni, sisma del 1930, bombardamenti nel 1943 ed il sisma del 1980 che la rese inagibile. Lentamente e con sacrificio di tutta la popolazione è stata ricostruita e riaperta al culto nel 2003. La chiesa è a navata unica, ampia e luminosa e la zona presbiterale culmina con un catino absidale. Abbellita da statue sugli altari minori e da una grande tela sull'altare maggiore firmata D. Grieco datata 1968, raffigurante Santa Maria Maggiore con Bimbo con angeli tra santi Prisco e Giovanni XIII.
Pianta
La chiesa è a navata unica, ampia e luminosa e la zona presbiterale culmina con un catino absidale
Campanile
Il vicino campanile, voluto dal Borbone, fu ideato a Napoli; i lavori furono diretti dall'architetto Ulisse Rizzi, docente universitario e dall'ingegnere Andrea Fortunato del Genio civile con le funzioni di ufficiale di sezione del Genio militare presso la Sotto Direzione napoletana
Adeguamento liturgico

Altare - intervento strutturale (2004)
L'ultimo restauro dopo il sisma del 1980, ha visto la riorganizzazione di tutto il presbiterio con l'aggiunta di elementi in Legno e la riapertura al culto nel 2004.
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