chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Corbara Nocera Inferiore - Sarno chiesa parrocchiale S. Bartolomeo apostolo Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo Facciata; Impianto strutturale; Patrimonio artistico presbiterio - aggiunta arredo (2010) 1479 - 1587(preesistenze carattere generale); 1587 - 1599(costruzione carattere generale); 1634 - 1721(completamento carattere generale); 1737 - 1748(ampliamento carattere generale); 1831 - XIX(completamento carattere generale)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Corbara>
Altre denominazioni
S. Bartolomeo apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1479 - 1587 (preesistenze carattere generale)
Gli atti dell'Archivio diocesano di Nocera, relativi al Sinodo, voluto dal Vescovo Pietro Strabone nel 1479, ci dicono che, già a quel tempo, a Corbara, esisteva una Chiesa di S. Bartolomeo, tuttavia, le sue condizioni statiche ed architettoniche dovevano essere piuttosto precarie se, come risulta dalla Visita Pastorale di mons. Eusebio del 10 giugno 1526, essa veniva descritta come "un'antica spelonca, diruta e non pavimentata".
Nel 1587 il Sindaco Gio Angelo Giordano e moltissimi altri cittadini, rivolsero al Vescovo Sulpicio Costantino una petizione che portò all'autorizzazione ad erigere una Chiesa parrocchiale, dedicata a S. Bartolomeo
1587 - 1599 (costruzione carattere generale)
Il 21 luglio 1587, con un atto del notaio Vincenzi Ajeta, furono stabilite le condizioni necessarie al regolare funzionamento delle funzioni ecclesiastiche ed amministrative, che costituiscono l'atto di nascita della Chiesa di S. Bartolomeo di Corbara.
Probabilmente i lavori ebbero inizio subito dopo l'assenso vescovile. L'attestazione che l'edificio era completo e funzionante, la si ha solo il 20 aprile 1599, data di una seconda visita pastorale.
I relativi documenti dicono che Rettore era don Angelillo De Santis; che sull'altare vi era una icona con l'immagine di S. Maria Vergine, S. Bartolomeo e S. Pietro, in custodia lignea; e che vi era un secondo altare, dedicata a S. Maria di Costantinopoli sotto il patronato della famiglia Giordano
1634 - 1721 (completamento carattere generale)
Dagli atti della visita dell'11 novembre 1634, da parte del Vescovo mons. Francone, si apprende, poi, che la Chiesa si era arricchita di un nuovo altare dedicato alla Madonna del Rosario, da poco costruito, per devozione dei fratelli Pompilio, Camillo e Vincenzo Giordano.
Nel corso della visita pastorale del 9 febbraio 1639, viene annotata la esistenza di un ulteriore altare, dedicato a S. Erasmo e a S. Giovanni Battista, sul lato destro dell'altare maggiore.
Nel 1721 fu spostato l'altare di S. Maria di Costantinopoli e l'altare del SS.mo Rosario verso oriente.
1737 - 1748 (ampliamento carattere generale)
Da un atto notarile dell'1 settembre 1737, redatto dal notaio corbarese Nicola Giordano, apprendiamo che in quegli anni la Chiesa di S. Bartolomeo fu ampliata.
Nel 1778 i lavori non erano conclusi; il 20 febbraio di quell'anno il Sindaco Nicola Padovano disponeva di far riprendere gli stessi, interrotti per mancanza di fondi, e affidava le opere di riparazione e rinforzo del tetto, nonché quelli per la costruzione di una "lamia finta stuccata", da realizzarsi con il supporto di canne, al mastro fabbricatore Girolamo Ferrara da Torre del Greco, esperto di simili lavori.
Intanto la Chiesa si arricchiva di nuovi altari: il Vescovo Gerardo Antonio Volpe ne annotò sei nel corso della Visita Pastorale del 3 maggio 1748 e, precisamente, quello di S. Pietro di Alcatara, quello di S. Maria di Costantinopoli, quello del SS.mo Rosario, quello dei Morti, quello di S. Maria della Redenzione e quello di S. Antonio.
1831 - XIX (completamento carattere generale)
Circa cento anni dopo, come risulta dagli atti della Visita di mons. Francesco Saverio Calenda del 28 aprile 1831, gli altari erano diventati otto ed erano così disposti: 5 nella navata sud (S. Anna, S. Francesco, S.Pietro di Alcantara, SS. Rosario, S. Maria del Sacrificio) e 3 nella navata nord (S. Antonio, S. Pasquale e quello delle Anime del Purgatorio.
Descrizione
La facciata principale prospiciente la strada principale che attraversa la cittadina di Corbara, si presenta semplice e lineare, affiancata dal campanile a pianta quadrata.
Il sagrato è raggiungibile tramite una scala in pietra.
Il prospetto è composto da due registri sormontati da un timpano di forma triangolare.
Il primo registro è scandito da lesene che incorniciano il portale di ingresso.
Il secondo registro presenta delle lesene sormontati da capitelli di ordine ionico. Al centro vi è un'apertura circolare con una vetrata raffigurante San Bartolomeo Apostolo titolare della Parrocchia e patrono della Città di Corbara.
Di impatto è la cupola ricoperta da maioliche vietresi, tipiche delle costruzioni religiose della Costiera Amalfitana.
L'interno si presenta a tre navata con quella centrale più lunga coperta da un soffitto piano realizzato a seguito del terremoto del 1980.
L'ingresso presenta un tamburo in legno sormontato dal coro in muratura che ospita l'organo, raggiungibile tramite una scala a chiocciola in ferro posta alla sinistra del tamburo.
Le navate laterali, divise da archi a tutto sesto interrotte da lesene, presentano in fondo alla navata destra la cappella di San Bartolomeo, mentre alla navata sinistra vi è una porta che da accesso alla sacrestia.
Il presbiterio, sormontato dalla grande cupola, presenta l'altare maggiore in marmo bianco di Carrara con inserti in marmo giallo di Siena, con al centro il tabernacolo.
L'altare maggiore è sormontato da una pala del 1600 raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Bartolomeo e Pietro, incorniciata da una cornice di stucchi settecenteschi, a sua volta sormontata da un lunotto con al centro un'altra piccola tavola raffigurante il martirio di San Bartolomeo.
Facciata
La facciata principale prospiciente la strada principale che attraversa la cittadina di Corbara, si presenta semplice e lineare, affiancata dal campanile a pianta quadrata.
Il sagrato è raggiungibile tramite una scala in pietra.
Il prospetto è composto da due registri sormontati da un timpano di forma triangolare.
Il primo registro è scandito da lesene che incorniciano il portale di ingresso.
Il secondo registro presenta delle lesene sormontati da capitelli di ordine ionico. Al centro vi è un'apertura circolare con una vetrata raffigurante San Bartolomeo Apostolo titolare della Parrocchia e patrono della Città di Corbara.
Impianto strutturale
L'interno si presenta a tre navata con quella centrale più lunga coperta da un soffitto piano realizzato a seguito del terremoto del 1980.
L'ingresso presenta un tamburo in legno sormontato dal coro in muratura che ospita l'organo, raggiungibile tramite una scala a chiocciola in ferro posta alla sinistra del tamburo.
Le navate laterali, divise da archi a tutto sesto interrotte da lesene, presentano in fondo alla navata destra la cappella di San Bartolomeo, mentre alla navata sinistra vi è una porta che da accesso alla sacrestia.
Il presbiterio, sormontato dalla grande cupola, presenta l'altare maggiore in marmo bianco di Carrara con inserti in marmo giallo di Siena, con al centro il tabernacolo.
Patrimonio artistico
L'altare maggiore è sormontato da una pala del 1600 raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Bartolomeo e Pietro, incorniciata da una cornice di stucchi settecenteschi, a sua volta sormontata da un lunotto con al centro un'altra piccola tavola raffigurante il martirio di San Bartolomeo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2010)
Realizzazione degli elementi liturgici quali altare, ambone e fonte battesimale in marmo bianco di Carrara con inserti di marmo giallo di Siena.
Nell'altare e nell'ambone sono stati recuperati alcuni elementi della balaustra antica che delimitava l'area presbiterale.