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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Formignana
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
Santo Stefano I Papa e Martire
Parrocchia di Santo Stefano Papa e Martire
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1969)
XII - XII(costruzione intero bene); 1595 - 1595(ampliamento intero bene); 1747 - 1751(ampliamento intero bene); 1870 - 1870(restauro intero bene); 1891 - 1891(rifacimento facciata); 1935 - 1938(rifacimento cupola); 1970 - 1989(restauro coperture)
Chiesa di Santo Stefano I Papa e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santo Stefano I Papa e Martire <Formignana>
Altre denominazioni Chiesa di Santo Stefano Papa e Martire
Autore (ruolo)
Santini, Vincenzo (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (costruzione intero bene)

La chiesa di Formignana venne edificata prima del 1104 e, dopo vari passaggi dalla Diocesi di Ferrara a quella di Ravenna, nel 1187 venne assegnata definitivamente al vescovo di Ferrara da Papa Gregorio VIII.

1595  (ampliamento intero bene)

Alla fine del XVI secolo l'edificio di culto venne ampliato con l'aggiunta delle due navate laterali e della cappella maggiore trasformata.

1747 - 1751 (ampliamento intero bene)

Nel 1747 venne costruito il coro e nel 1751 i bracci del transetto con la cupola per a creare una pianta a croce latina. Progettista fu l'architetto Vincenzo Santini che compì l'opera grazie a un generoso contributo offerto dal legato Pontificio Cardinale Crescenzi.

1870  (restauro intero bene)

Nel 1870 si operarono restauri alla facciata della chiesa, alla canonica e al campanile romanico che venne dotato di una guglia. I restauri vennero eseguiti dalla ditta Luigi Bolognesi sotto la supervisione dell'ingegnere Ludovico Cottica.

1891  (rifacimento facciata)

Nel 1891 la facciata della chiesa venne rifatta e abbellita. L'anno successivo don Pellucchi fece modificare la torre campanaria romanica dotandola di una galleria e di una cupola ottagonale: il progetto è dell'ingegnere Lodovico Cottica, l'opera è dei muratori Luigi e Raimondo Bolognesi.

1935 - 1938 (rifacimento cupola)

La cupola sul presbiterio venne ricostruita nel 1931, su progetto dell’ingegnere Giuseppe Stefani, poiché era crollata. Negli anni successivi venne posata la pavimentazione in chiesa, eretto l'altare maggiore e sistemato il campanile.

1970 - 1989 (restauro coperture)

I restauri degli anni '70-'80 coinvolsero il campanile e portarono al rifacimento del tetto della chiesa.
Descrizione

La chiesa di Formignana sorge nel centro dell'abitato, in fondo alla prospettiva di una delle vie principali del paese. La facciata a salienti, in muratura a vista, è tripartita da quattro lesene. L'interno è a tre navate voltate a botte e a crociera, con transetto e abside semicircolare.
contesto
La chiesa di Formignana sorge al centro dell’abitato, in affaccio su una piazza che si sviluppa come prosecuzione di via Camillo Benso conte di Cavour. La chiesa è circondata da edifici d’abitazione civile e sevizi. E’ orientata.
impianto planivolumetrico
Il complesso parrocchiale di Formignana costituisce una aggregazione orizzontale di edifici che comprendono la chiesa, la sacrestia, la casa canonica e le aule di catechismo che sorgono a sud davanti alla facciata e altri volumi, differenti per destinazione e ingombro ma tutti parte delle opere parrocchiali, che circondano l’area presbiteriale comprendendo a nord il volume del campanile.
esterno
Un ampio piazzale asfaltato, di forma rettangolare, inquadra la chiesa in fondo alla prospettiva di via Camillo Benso conte di Cavour. Il piazzale, delimitato a destra da un giardino con monumento ai caduti della prima guerra mondiale ed a sinistra dal volume della casa canonica, è adibito a parcheggio e precede un breve sagrato selciato e delimitato da fittoni in pietra. La facciata a salienti è caratterizzata da un paramento murario a vista, con quattro paraste in corrispondenza del prospetto centrale e dei cantonali, che partono da uno zoccolo in marmo e si allungano sino alle falde del tetto dove si innalzano quattro edicole cuspidate in pietra. Al centro della facciata è posto un portale preceduto da due alzate, con cornice in cotto strombata, archivolto in muratura e lunetta; in asse con il portale si apre un oculo vetrato con cornice in cotto. Ai lati del portale porte ed oculi replicano il motivo centrale con dimensioni ridotte. Il sottogronda è arricchito da archetti pensili in cotto. All'apice del tetto un'edicola cuspidata in pietra da cui si innalza una croce ferrea. Il fianco sinistro è caratterizzato dai volumi delle cappelle laterali e da quello di un braccio del transetto. Il fianco destro è caratterizzato dall'aggetto dei volumi delle cappelle laterali ed è illuminato da finestre nel cleristorio.
pianta
Chiesa ad impianto longitudinale, a tre navate, orientata.
interni
Si accede all'aula mediante una bussola. All'interno la chiesa presenta tre navate, quella centrale coperta da volta a botte, con unghiature in corrispondenza di grandi finestroni rettangolari che si aprono nei muri perimetrali al di sopra della trabeazione. Le navate laterali sono coperte da volta a crociera. La geometria è scandita dalla successione di colonne con capitello tuscanico, che sorreggono quattro archi. La trabeazione percorre tutto il perimetro interno dell'aula, del presbiterio e dell'abside. Nel transetto si aprono quattro cappelle che ospitano gli altari minori e sono coperte da una volta a botte e a crociera. L'arco trionfale, a tutto sesto, separa la navata dal presbiterio, rialzato di due gradini, coperto da volta a botte. Sull'arco opposto all'arco trionfale si imposta la volta a catino dell'abside semicircolare. Pavimenti in marmo.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nella navata centrale l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale per aspersione, in marmo, si trova nella prima cappella a destra dell'ingresso. Vi sono due confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite due gradini e una balaustra in marmo ed è definito sul fondo dall'altare pre-conciliare a gradoni con tabernacolo integrato al centro e sormontato da una croce. L’altare post-conciliare, in metallo, è posizionato al centro del presbiterio ed orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a destra del presbiterio, la sede dei celebranti è a sinistra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1969)
Altare in metallo e materiale plastico collocato nel presbiterio negli anni '60.
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