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Ferrara
Ferrara - Comacchio
chiesa
parrocchiale
Santi Vincenzo e Anastasio
Parrocchia dei Santi Vincenzo e Anastasio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970)
XIII - XIII(preesistenze intero bene); 1411 - 1411(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(restauro intero bene); 2009 - 2011(restauro abside); 2015 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio di Monestirolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio di Monestirolo <Ferrara>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze intero bene)

La prima chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio risale al XIII secolo, era dipendente dal monastero di San Bartolo di Ferrara ed era collocata a Monestirolo dove pare esistesse una comunità di monaci benedettini sin dall’XI secolo.

1411  (costruzione intero bene)

La chiesa attuale venne edificata nel 1411.

XVIII  (restauro intero bene)

Nel corso del XVIII secolo l'edificio di culto venne restaurato.

2009 - 2011 (restauro abside)

Nuovi restauri si resero necessari nel 2009 per riparare i danni provocati da un incendio nella zona absidale.

2015 - 2017 (restauro intero bene)

Nel 2015 circa si tinteggiarono gli interni e venne posato il nuovo pavimento nella navata.
Descrizione

La chiesa sorge al centro dell'abitato, con la facciata rivolta al Po di Primaro, posta davanti al campo sportivo e davanti a distese di campi coltivati. La facciata a salienti rampanti è divisa in due registri da una cornice marcapiano, è ritmata da lesene poste su alto basamento che inquadrano il portale con timpano arcuato e una finestra arcuata, ed è conclusa da un timpano. L'interno è ad aula, scandita da lesene e voltata a botte e a crociera, con presbiterio e abside pentagonale.
contesto
L’abitato di Monestirolo sorge a sud-est della città di Ferrara, su una sponda del Po morto di Primaro, lungo la SP 65 che origina da Ferrara e conduce a Consandolo. La chiesa sorge al centro dell’abitato costituito da case d’abitazione e servizi. Più a nord, su via dei Prati, si apre il cimitero. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende la sacrestia, il campanile e la canonica a nord-ovest e l'oratorio di santa Rita a sud.
esterno
La chiesa affaccia sulla secondaria via Giuseppe Longhi ed è preceduta da un sagrato asfaltato, di forma rettangolare, che funge da parcheggio. La facciata, a salienti rampanti, è divisa in due registri sovrapposti da una cornice marcapiano ed è tripartita da lesene binate, poste su alto basamento con capitelli a sostenere una trabeazione e il timpano sommitale. Al centro del registro inferiore si apre il portale sottolineato da una cornice e sovrastato da un timpano arcuato, nel registro superiore si apre una finestra arcuata con cornice. All'apice del tetto basi innalzano vasi in pietra e una croce ferrea. Le ali sono raccordate al volume principale da salienti rampanti a partire da coppe in pietra. Il fianco sinistro è celato dal volume della casa canonica e dal campanile, il fianco destro è caratterizzato dall'aggetto delle cappelle laterali, dall'aggetto del volume dell'oratorio e da aperture finestrate. L’abside pentagonale è segnato da archi ciechi.
pianta
Chiesa ad aula con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare, abside pentagonale.
interni
Si accede all'aula mediante un portone sormontato, in controfacciata, da una cantoria con organo funzionante. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da volta a botte e a crociera, con costoloni estradossati e unghiature in corrispondenza di grandi finestroni rettangolari che si aprono nei muri perimetrali nel punto in cui si interrompe la trabeazione. La geometria è scandita dalla successione di lesene con capitello, che sorreggono la ricca trabeazione, che percorre quasi tutto il perimetro interno dell'aula, parte del presbiterio e dell'abside. Su ciascuna parete laterale della navata si apre una cappella, che ospita un altare minore ed è coperta da volta a botte, illuminate da due oculi vetrati. A destra dell'ingresso si apre la ceppella del presbiterio. L'arco trionfale, a tutto sesto, sorretto da due colonne libere, separa la navata dal presbiterio, rialzato di un gradino, coperto da cupola, impostata sull'arco trionfale e su altri tre archi a tutto sesto; su quello opposto all'arco trionfale si imposta la volta a catino dell'abside pentagonale. Pavimento in formelle di marmo bianche e rosse nella navata e in marmo e cemento nel presbiterio. Nel presbiterio una porta a destra, affiancata da due finestre, conduce in sacrestia.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale per aspersione, in marmo, si trova nella prima cappella a destra dell'ingresso. Vi sono due confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite un gradino e una balaustra in marmo ed è definito sul fondo dall'altare pre-conciliare a gradoni con tabernacolo integrato al centro e sormontato da una croce. L’altare post-conciliare, in metallo e mobile, è posizionato al centro del presbiterio ed orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è a sinistra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Altare in metallo collocato nel presbiterio negli anni '70.
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