chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Berra Ferrara - Comacchio chiesa parrocchiale San Francesco d'Assisi Parrocchia di San Francesco di Assisi contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici altare - intervento strutturale (1970) XVI - XVI(preesistenze intero bene); 1869 - 1870(costruzione intero bene); 1891 - 1891(restauro intero bene); 1925 - 1926(ampliamento intero bene); 1955 - 1955(restauro intero bene); 1962 - 1962(restauro campanile); 1978 - 1982(restauro intero bene)
Chiesa di San Francesco d'Assisi di Serravalle
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Francesco d'Assisi di Serravalle <Berra>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
XVI (preesistenze intero bene)
La prima chiesa di Serravalle venne edificata alla fine del XVI secolo dal conte Alessandro Pasqualetto Giglioli, nel luogo in cui si trova la chiesa odierna, e venne posta alla dipendenza dalla parrocchia di Ariano Polesine. Nel 1639 i Giglioli ottennero da papa Urbano VIII che l'edificio di culto venisse innalzato al rango di abbazia, riservando alla propria famiglia il diritto di giuspatronato. Nel 1818 la chiesa di San Francesco d'Assisi passò dalla Diocesi di Adria a quella di Ravenna e la cura delle anime spettò al parroco di Cologna. Questo edificio, sospeso al culto dal 1863 perché versante in cattive condizioni, venne demolito insieme all'annesso campanile nel 1870.
1869 - 1870 (costruzione intero bene)
La chiesa venne ricostruita a partire dal 24 giugno 1869, su progetto dell'ingegnere Manfredo Manfredini di Ferrara, con il contributo del Comune di Copparo e dei conti Giglioli. Poco più tardi venne innalzato il campanile, tuttora esistente, su progetto dell'ingegnere Ladislao Cottica del Comune di Copparo.
1891 (restauro intero bene)
La rotta del Po del 1872 provocò numerosi danni. La chiesa rimase sottacqua per alcuni mesi e le sue strutture murarie si indebolirono. Per questo già nel 1891 si operarono lavori di ristrutturazione, che coinvolsero sia la chiesa sia il campanile.
1925 - 1926 (ampliamento intero bene)
Nel 1925 si rese necessaria un'ampia ricostruzione dell'immobile, divenuto quasi inagibile e insufficiente per accogliere la popolazione. Fu incaricato l'ingegnere Emilio Baruzzi. Venne ampliata la navata. Nel 1927 venne rifatta la facciata in stile neoromanico. Nel 1933 vennero decorati gli interni neoclassici dal ferrarese Daniele Campanati.
1955 (restauro intero bene)
Alcuni lavori di restauro si registrano nel 1955, quando venne rifatto l'intonaco della parete nord, venne creato nell'aula il solaio in cassettoni di gesso sostenuti dai vecchi travi di legno e venne posato il pavimento del presbiterio in marmo orobico grigio. Altri interventi si realizzarono negli anni '60, come l'abbattimento e ricostruzione dell'altare maggiore, e negli anni '70.
1962 (restauro campanile)
Nel 1962 venne restaurato il campanile.
1978 - 1982 (restauro intero bene)
Nel 1978 venne rifatto il tetto, vennero tinteggiati i muri interni e venne realizzato il solaio dell'aula in gesso. Nel 1982 venne restaurata la facciata e vennero inaugurate le nuove lapidi dedicate ai caduti in guerra.
Descrizione
La Chiesa di San Francesco d'Assisi sorge a nord della città di Ferrara e nelle immediate vicinanze del delta del fiume Po, in un territorio caratterizzato da campi coltivati, al confine con la regione Veneto. L'edificio è parte di una aggregazione di volumi che comprende la chiesa, la sacrestia, la canonica e l'ex asilo. L'esterno è in mattoni a vista con facciata a salienti. L'interno è ad aula con solaio piano, con presbiterio e abside semicircolare.
contesto
La Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi sorge su piazza Giuseppe Mazzini, nel cuore di Serravalle, località del Comune di Berra, posta a nord della città di Ferrara e nelle immediate vicinanze del delta del fiume Po e quindi del mare Adriatico. La chiesa è collocata nel centro del paese, a ridosso del nodo viario principale della località, occupando un vasto isolato.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di più elementi composta da chiesa, sacrestia, nell'angolo sud-est la canonica collegata a un edificio ad uso commerciale, a ovest l'ex scuola materna.
esterno
La chiesa di San Francesco affaccia su piazza Giuseppe Mazzini, in parte destinata al traffico stradale e in parte utilizzata a parcheggio, per questo il sagrato è ridotto ai gradini che precedono la facciata. La facciata a salienti è caratterizzata da due lesene che delimitano il corpo centrale e due lesene minori che definiscono le ali. Al centro si apre il portale preceduto da un protiro su colonne, con terminazione cuspidata, sormontato da un oculo vetrato e, oltre una cornice in cotto, da una lunetta posta in asse. Nelle ali laterali, divise in altezza da cornici in cotto, sono presenti due lapidi in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale e due nicchie con statue di santi. I profili delle coperture del tetto, la cuspide del protiro e le cornici sono sottolineati da teorie di archetti pensili. Quattro cippi lapidei e una croce si innalzano sul tetto. Il fianco sinistro è celato dal volume della casa canonica e non è indagabile. Il fianco destro dell'aula evidenzia l’aggetto del volume della cappella laterale ed è illuminato da due lunette. L’abside semicircolare, scandita da lesene, è caratterizzata da oculi vetrati. Il campanile si erge staccato a nord della chiesa.
pianta
Chiesa ad aula con cappelle laterali, presbiterio rettangolare, abside semicircolare.
interni
Si accede all'aula mediante una bussola sormontata, in controfacciata, da una cantoria con organo. Oculo vetrato in asse con la bussola. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da solaio piano. Grandi finestroni a lunetta si aprono nei muri perimetrali al di sopra della trabeazione. La geometria è scandita dalla successione di lesene con capitello tuscanico, che sorreggono la trabeazione, che percorre tutto il perimetro interno dell'aula, del presbiterio e dell'abside. Su ciascuna parete laterale della navata si apre una cappella, una ospita un altare minore l'altra un armonium, le cappelle sono coperte da una volta a botte, sottostante direttamente la trabeazione. I confessionali sono incassati al centro dei muri perimetrali dell'aula. L'arco trionfale, a tutto sesto e sostenuto da colonne libere, separa la navata dal presbiterio, rialzato di due gradini, coperto da volta a crociera. Sull'arco opposto all'arco trionfale si imposta la volta a ventaglio dell'abside semicircolare. Presbiterio e abside sono illuminati da oculi vetrati Pavimento in marmo e cemento nella navata e in marmo nel presbiterio.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura in travi di legno. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il fonte battesimale per aspersione, in marmo, si trova in fondo all'aula. Vi sono due confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite due gradini ed è definito al centro dall'altare post-conciliare, in cemento e fisso, orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a consolle, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è dietro l'altare. Nell'abside un piedistallo innalza il tabernacolo.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970)
Altare in cemento realizzato dallo scultore Biancini di Faenza, collocato nel presbiterio negli anni '70.