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Paternò
Catania
chiesa
parrocchiale
SPIRITO SANTO
Parrocchia dello Spirito Santo
Planimetria; Interni; Prospetti; Impianto strutturale
intero edificio - intervento strutturale (2000)
XVII - XX(preesistenze carattere generale); XX - XX(Fondazione Michelangelo Virgillito carattere generale); 1978 - 1978(erezione canonica carattere generale); 1998 - 2000(costruzione intero bene)
Chiesa dello Spirito Santo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dello Spirito Santo <Paternò>
Autore (ruolo)
Ascarelli, Giovanni (progettista)
Macciocchi, Maurizio (progettista)
Mauro, Patrizia (progettista)
Virgillito, Michelangelo (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - XX (preesistenze carattere generale)

Un'antica chiesa intitolata allo Spirito Santo esisteva fin verso la fine del XVII secolo sulla collina di Paternò. Andata decaduta l'antica chiesa, nel secolo successivo fu realizzato, quindi, un Conservatorio di Vergini sotto lo stesso titolo, vicino la chiesa di San Gaetano, nei quartieri, all'epoca, di nuova realizzazione. Il conservatorio funzionò fino al secondo dopoguerra. Nel 1979 fu costruita, quindi, nel quartiere Ardizzone una chiesa prefabbricata che, fino all'inaugurazione del presente edificio, ebbe il titolo dello Spirito Santo.

XX  (Fondazione Michelangelo Virgillito carattere generale)

L'edificio è stato costruito grazie all'impegno finanziario della Fondazione Michelangelo Virgillito, costituita dopo la morta del finanziere originario di Paternò. Michelangelo Virgillito (1901-1977) nel corso della vita realizzò diverse opere filantropiche per la sua cittadina originaria e in testamento destinò una parte consistente del suo patrimonio per la costituzione di una fondazione a lui intitolata che, per volontà del fondatore, si sarebbe dovuta occupare anche di dotare di una chiesa il quartiere Ardizzone.

1978  (erezione canonica carattere generale)

L'erezione canonica della parrocchia sotto titolo dello Spirito Santo risale al 01.01.1978

1998 - 2000 (costruzione intero bene)

L'edificio è stato realizzato tra il 1998, quando fu posta la prima pietra, e il 2000, anno della consacrazione. Il progetto è stato realizzato dall'arch. Giovanni Ascarelli, dall'arch. Maurizio Macciocchi, dall'arch. Patrizia Mauro e dall'ing. Michelangelo Virgillito.
Descrizione

L'ampio complesso parrocchiale è costituito dalla chiesa vera e propria e dagli ampi locali per le attività parrocchiali che comprendono anche una casa canonica. I diversi edifici sono quindi collegati tra loro da un'articolata serie di porticati e di logge che unificano il complesso e fungono da filtro tra l'esterno e l'interno. L'interessante progetto riesce, quindi, a realizzare con un linguaggio architettonico che spicca per il sapiente uso dei materiali, un edificio sacro dove è coniugata la contemporaneità con i molteplici spunti derivanti dalle tipologie tradizionali dell'architettura sacra. Facciate piane in tutto il complesso edilizio. Spazio interno a fruizione longitudinale con aula ellittica e presbiterio absidato. Volumetria del complesso prismatica a pianta trapezoidale con il corpo della chiesa a base ellittica.
Planimetria
Al centro di un ampio lotto trapezoidale, la chiesa si sviluppa secondo una pianta ellittica all'interno della quale è ricavata l'aula. Il corpo ellittico della chiesa è descritto da una doppia parete così da creare dei corridoi e delle logge perimetrali. Dai corridoi è possibile accedere a dei locali riservati per le confessioni, alla cappella del SS. Sacramento e alla cappella per i battesimi. I corridoi sono quindi collegati con gli altri locali parrocchiali e con i porticati esterni, che a loro volta descrivono una serie di cortili.
Interni
La conformazione degli interni appare molto curata, seppur caratterizzata da una marcata essenzialità del linguaggio che trae molta della sua forza espressiva dall'uso dei materiali. L'illuminazione naturale proviene dalle ampie finestrature che si aprono sulla copertura dell'aula e fa sì che la maggiore intensità luminosa sia concentrata nella zona presbiteriale, contribuendo così alla percezione della gerarchia degli spazi, che fisicamente sono invece fortemente connotati dall'unitarietà dell'insieme architettonico.
Prospetti
Anche se la percezione del prospetto principale appare fortemente penalizzata dall'orografia dei luoghi, il complesso riesce a risaltare da qualunque visuale grazie alla nitida volumetria degli edifici che lo compongono e che danno un chiaro segno architettonico al panorama urbano circostante. Sono poi di particolare qualità estetica le diverse viste del corpo ellittico della chiesa e del campanile che si ottengono dai cortili porticati del complesso.
Impianto strutturale
Struttura portante in calcestruzzo armato e legno lamellare per la copertura.
Adeguamento liturgico

intero edificio - intervento strutturale (2000)
L'edificio è stato realizzato secondo le ultime disposizioni in materia liturgica. L'altare e l'ambone sono realizzati in pietra lavica.
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