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Crosara San Bortolo
Marostica
Padova
chiesa
parrocchiale
San Bartolomeo Apostolo
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
Impianto strutturale; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Sacrestia
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1634 - 1658(prime informazioni intero bene); 1726 - 1744(visita pastorale intero bene); 1818 - 1953(consacrazione intero bene); 1880 - 1885(ampliamento intero bene); 1909 - 1920(restauro intero bene); 1937 - 1953(rifacimento tetto); 1948 - 1948(realizzazione aperture); 1963 - 1963(rifacimento pavimentazione); 1978 - 2002(restauro vari ambiti); 2009 - 2009(intervento conservativo intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Crosara San Bortolo, Marostica>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

1634 - 1658 (prime informazioni intero bene)

L'attuale parrocchiale si trova nel luogo in cui forse era sorto un oratorio, divenuto poi chiesa campestre. Nel 1634 si ordinò fosse tinteggiata e riparata poichè aveva fessure sui muri e sui soffitti; nel 1658 fu sospesa "per difetto di tutte le cose necessarie per compiere le cose sacre".

1726 - 1744 (visita pastorale intero bene)

Nel 1726 il vescovo Barbarigo la trovò elegante, bene ornata e ottimamente coperta e non poteva essere diversamente dopo gli interventi di un generoso benefattore. Nel 1744 venne elogiata pure dal vescovo Rezzonico perchè era decorosa e ornata; il tetto però doveva essere riparato e le finestre rifatte e chiuse con vetri.

1818 - 1953 (consacrazione intero bene)

La chiesa venne benedetta nel 1818; ma nel 1887 il vescovo Callegari durante la visita pastorale volle rifare la cerimonia in forma solenne. La chiesa venne consacrata nel 1953 dal vescovo Bortignon.

1880 - 1885 (ampliamento intero bene)

NEl 1880 era ridotta in pessime condizione e insufficiente per l'aumento della popolazione così il parroco sostenuto dall'unanime consenso dei fedeli si impegno di ingrandirla, allungarla e innalzarla e rifarna la facciata

1909 - 1920 (restauro intero bene)

La chiesa fu soggetta a varie opere di restauro e conservazione: sono documentate nel 1909 a causa di infiltrazioni che acqua che danneggiò la parete sud occidentale e del 1920. A causa dell'esplosione del deposito di munizioni di Gomarolo, si temette che la vosta della chiesa cadesse, perciò fu assicurata con appositi legamenti, a spese del Commissariato pro Terre Liberate.

1937 - 1953 (rifacimento tetto)

Nel 1937 fu rifatto il tetto, pericolante dopo il terremoto del '36 e in parte scoperchiato da un uragano nel 1934. L'intonaco fu rinnovato più volte, ma con particolare cure nel 1953, in occasione della consacrazione della chiesa e del bicentenario della creazione della parrocchia.

1948  (realizzazione aperture)

Realizzazione di due aperture che mettono in comunicazione il coro, di fatto ampliato, e il presbiterio

1963  (rifacimento pavimentazione)

NEl 1963 avvenne l'ultimo rifacimento del pavimento, dopo quello effettuato da don Rezzara. Furono impiegati marmi di vario tipo fra cui il rosso Verona, il rosa corallo di Valdagno, il grigio zonato carnico, il rosso di Rubbio e di Lusiana. In quegli anni furono sostituiti i comuni vetri delle finestre.

1978 - 2002 (restauro vari ambiti)

Dal 1978 al 2002 un lungo lavoro di restauro fu eseguito ad altari, fregi, cornici stucchi e mobilio.

2009  (intervento conservativo intero bene)

L'ultimo intervento conservativo avvenne nel 2009 realizzato con il contributo della REgione.
Descrizione

Il tetto è stato oggetto di vari interventi di restauro realizzati dopo il 1884-85. Nel è 1909 stato riparato per infiltrazioni e nel 1920 restaurato dopo l’esplosione avvenuta nel 1918 del deposito di munizioni di Gomarolo. Poi è stato rifatto nel 1937 per l’uragano del 1934 ed il terremoto del 1936. Gli altari sono cinque, realizzati in tempi diversi e con dedicazione differente da quella attuale. L'altare maggiore è il più antico e risale al 1603 con pala d'altare (ml 2,40x1,60) firmata da Giambattista dal Ponte, 1612. I rimanenti quattro sono dedicati al Crocifisso con tela (sec.XVII) di Leandro dal Ponte, alla Madonna Immacolata, a Sant'Antonio, alla Madonna di Pompei. Sono stati realizzati nel 1700 con marmi pregiati grazie alla generosità di Giacomo Lazzari, benefattore di Corsara. L’organo (3,00 x 3,00 x 1,70 ml) è certificato dal 1763. Ricostruito nel 1869 dalla ditta Zordan. Visionato e accordato tra il 1981-83.Vi si riscontrarono elementi risalenti all’opera dell’organaro Callido. La cappellina era la sede antica della sacrestia. Nel 1700 fu decorata da un affresco (m 1,90x1,00) di cui non si conosce l'autore, raffigurante la sacra famiglia. Vi vengono celebrate le sante messe feriali.
Impianto strutturale
La chiesa ha un'ampiezza di 190 mq; è costituita da una navata e dal presbiterio. E' fiancheggiato a destra e a sinistra da un piccolo coro, arredato con mobili settecenteschi in noce. Ha una cappella e manca il transetto.
Facciata
La chiesa ha un'elegante facciata ottocentesca arricchita da lesene e capitelli. In due nicchie ai lati del portale sono poste le statue in terracotta della Madonna e di S. Giuseppe con il Bambino.
Pavimenti e pavimentazioni
Il primitivo pavimento in pietra venne rifatto nel 1884-85. Ad oggi l'ultima realizzazione del pavimento è stata effettuata nel 1963 con marmi di vario tipo.
Campanile
Risale all’inizio del 1600 – altezza 37 ml c.ca. Ritenuto sempre ad ogni visita pastorale molto bello finisce con una calotta in pietra bianca di San Bortolo (sec. XVIII). Ultimo restauro nel 2003 effettuato dalla Ditta Nova Domus Costruzioni. Fino al 1698 aveva una sola campana di bronzo. Nel 1887 le campane sono tre sostituite nel 1896 dalla Ditta Colbachini di Bassano del Grappa. La campana maggiore di 10 q.li, la piccola di 5,08 q.li, il sonello 55,5 kg, lo stesso peso di ogni battente.
Sacrestia
La collocazione attuale risale al 1948. E' arredata con due grandi mobili in parte antichi che contengono in parte arredi carie e tovaglie impreziosite da pizzi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Il presbiterio è racchiuso da una balaustra marmorea di grande pregio. A seguito del Concilio Vaticano II è stato inserito un altare ligneo rivolto verso i fedeli; a destra e a sinistra troviamo due leggeri amboni lignei.
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