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Piazza Armerina
Piazza Armerina
palazzo
diocesano
Palazzo Caritas
Diocesi di Piazza Armerina
impianto planimetrico; prospetto principale; prospetti secondari; interni; coperture
nessuno
XVII - XVII(fondazione intero bene); XIX - XIX(riconfigurazione intero bene); XX - XX(notizia storica intero bene); XXI - XXI(restauro intero bene)
Palazzo Caritas
Tipologia e qualificazione palazzo diocesano
Denominazione Palazzo Caritas <Piazza Armerina>
Altre denominazioni Palazzo del Centro della Caritas Diocesana
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (fondazione intero bene)

Risale alla seconda metà del XVII secolo la fondazione dell’edificio, destinato a residenza signorile.

XIX  (riconfigurazione intero bene)

L’edificio, dopo alcuni passaggi di proprietà, alla fine del XIX secolo è acquistato dalla famiglia Scebberas, la quale conferisce al palazzo l’attuale assetto, soprattutto all’esterno.

XX  (notizia storica intero bene)

Nei primi decenni del XX secolo si eseguono lavori di adeguamento, soprattutto per gli impianti e i servizi e per gli spazi dei giardini interni. A metà del medesimo secolo l’intero complesso ospiterà una comunità di religiose, le quali provvederanno a realizzare una cappella interno, e, successivamente diverrà proprietà della Diocesi di Piazza Armerina.

XXI  (restauro intero bene)

Nel primo decennio dell’attuale secolo l’edificio è destinato alle attività della Caritas Diocesana ed assumerà, di conseguenza il nome di Palazzo Caritas. In quella occasione si eseguono lavori di adeguamento di alcuni ambienti e si realizza nel giardino superiore una sala conferenze.
Descrizione

Nel cuore del centro storico di Piazza Armerina e poco distante dalla cattedrale si trova il Palazzo Caritas, appellato anche Palazzo Scebberras da nome della famiglia che ne fu proprietaria. Il prospetto principale si affaccia su uno slargo a cui fanno da quinta edifici storici, tra cui l’ex collegio dei Gesuiti. Il fianco settentrionale, a destra, prospetta su una scalinata, che sale a un piccolo spiazzo su cui si apre un accesso secondario al complesso. Da qui si accede a un giardino, sul quale è stata ricavata una sala conferenze. Il palazzo è organizzato su quattro livelli, dei quali i primi tre sono in parte affiancati da terrapieni; l’ultimo livello è in parte attrezzato a terrazza (lato est) e sul versante opposto si apre il giardino superiore, ove si è l’accesso secondario. Al terzo livello una comoda sala è stata adibita a cappella, quando il palazzo fu abitato da una comunità religiosa femminile.
impianto planimetrico
Al primo livello si ha una pianta quadrangolare con androne e accesso allo scalone, il quale collega in verticale tutti i livelli. Il primo livello, inoltre è aperto solo su un lato, verso est, mentre gli altri tre sono interrati. Il secondo e terzo livello hanno due lati interrati, mentre hanno libero, oltre il lato orientale, anche quello settentrionale, che prospetta su un piccolo giardino interno. il quarto livello ha soltanto il lato meridionale occultato dal volume del corpo di fabbrica di un edificio in aderenza; in parte è attrezzato a terrazza e sul lato orientale vi è un giardino, nel quale è stata allestita una sala conferenze. Tutti i livelli sono articolati con diverse stanze. Al terzo livello, in un grande ambiente è stata allestita una cappella, fornita di un’annessa sacrestia.
prospetto principale
Il prospetto principale si apre verso est su uno slargo su cui si affacciano altri edifici storici, tra cui l’ex collegio dei Gesuiti. La facciata è articolata su tre livelli più un ultimo, organizzato a terrazzo. A piano terra si apre il portone centrale, incorniciato da un portale in conci di pietra squadrati e intagliati opportunamente. Ai lati si aprono due finestre rettangolari, le cui cornici sono realizzate con elementi di terracotta. Dello stesso materiale sono le cornici delle aperture al secondo livello: al centro un solenne balcone, con cornice a tutto sesto e ringhiera aggettante in ferro, si apre sopra il portone; ai lati due finestre, con cornice ad arco ribassato e balcone non sporgente con ringhiera in elementi in terracotta. Anche le cornici delle tre finestre rettangolari al terzo livello sono in elementi di terracotta. Il paramento murario è parte in pietrame inforna e parte in conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti con orditura regolare, su cui permangono tracce di un perduto intonaco. Il cantonale all’angolo nord est è in conci di pietra squadrati e disposti con orditura regolare.
prospetti secondari
Il prospetto meridionale è totalmente occultato dal volume di fabbrica di un edificio in aderenza. Il prospetto orientale, al livello superiore, si affaccia sul giardino interno e presenta una pianta articolata, con finestre di diverse dimensioni e tipologie, tra cui la porta-finestra che immette sulla sala conferenze e la porta finestra che costituisce l’accesso secondario (e abitudinale9 al Palazzo Caritas. I paramenti murari sono intonacati e tinteggiati. All’esterno il muro di cinta del giardino è in conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti con orditura regolare e privi di intonaco. L’accesso è incorniciato da conci di pietra squadrati. Il prospetto settentrionale si affaccia sulla strada secondaria, che di fatto è una scalinata. Qui si aprono diverse finestre di varia tipologia e dimensione, a seconda del livello e delle destinazioni degli ambienti all’interno. Vi sono, inoltre, distribuiti, seguendo l’andamento della scala, quattro accessi secondari, abitualmente non usati e in parte dismessi. Il paramento murario è in conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti con orditura regolare e privi di intonaco.
interni
I quattro livelli sono tutti disimpegnati da una scala, caratterizzata con una ringhiera in legno intagliato e dipinto. Al terzo livello un vasto ambiente è stato adibito a cappella con annessa una sacrestia, ricavata in un ripostiglio contiguo. Tutte le stanze e i diversi ambienti hanno le superfici delle pareti intonacate e tinteggiate e ricevono luce naturale dalle varie finestre.
coperture
Tutti i soffitti dei diversi ambienti sono intonacati e tinteggiati, compresa la volta a botte lunettata, che copre la cappella. Il tetto dell’intero edificio ha una struttura in legno, coperta da tegole del tipo “coppo siciliano”. Il terrazzo a quarto piano è lastricato con riggiole quadrate di ceramica.
Adeguamento liturgico

nessuno
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